La Liberazione di Trieste dai Partigiani Jugoslavi
Il 30 aprile 1945, i partigiani italiani avevano occupato i punti nevralgici di Trieste, una città che aveva subito l’occupazione dei nazisti.
I tedeschi furono disarmati dai partigiani jugoslavi che arrivarono il 1° maggio, dando inizio a un regime d’occupazione, di altro colore, ma di medesima violenza, che durò fino all’11 giugno.
Terrore per gli italiani
Questo evento segnò l’inizio di un periodo di terrore per la popolazione, in particolare per quella di etnia italiana. Gli occupanti attuarono provvedimenti che sembravano preludere all’annessione della città e della regione, ordinando ovunque anche il cambio dei simboli di sovranità.
La fine dell’occupazione nazista
Nonostante le difficoltà, questo periodo rappresenta un momento cruciale nella storia di Trieste. La presenza dei partigiani jugoslavi ha segnato la fine dell’occupazione nazista e ha aperto la strada alla liberazione della città. Tuttavia, la liberazione di Trieste non ha portato immediatamente alla pace. Le tensioni tra gli occupanti jugoslavi e la popolazione locale hanno continuato a esistere, culminando in diversi episodi di violenza.
Antonio Fonda Savio
Infatti, anche gli italiani del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) fecero la loro parte. Le ripetute battaglie per la liberazione di Trieste videro al comando il colonnello Antonio Fonda Savio. Agli assalti contro i tedeschi parteciparono anche le Guardie di Finanza e numerosi elementi della Guardia Civica già organizzata clandestinamente dal Comitato.
I partigiani jugoslavi
Rimane comunque che l’ingresso dei partigiani jugoslavi, anche sull’onda dell’arrivo dei salvatori americani in Italia, rappresenta ancora oggi per Trieste e per tutto il nostro paese, un momento di grande importanza storica. Nonostante le difficoltà e le tensioni, quel 1° maggio ha segnato la fine dell’occupazione nazista ed ha aperto la strada “al primo tratto” della liberazione della città.
La vera liberazione di Trieste
La liberazione di Trieste non finisce qui. La definitiva liberazione dagli orrori della Seconda guerra mondiale non è arrivata ne il 25 aprile e nemmeno il 1 maggio, ma bensì il 12 giugno 1945 dopo 40 giorni di occupazione del capoluogo giuliano delle truppe comuniste di Tito. Ma questa è altra storia.