A fine maggio del 2022 l’AC Monza, squadra appartenente alla famiglia Berlusconi, conquistava la sua prima qualificazione ad un campionato maggiore, la Serie A.
Dopo un primo periodo di adattamento e di risultati non proprio eccellenti con il tecnico Giovanni Stroppa, colui che ha portato il Monza in Seria A, la società monzese decide di effettuare un cambio in panchina, ingaggiando l’attuale tecnico Stefano Palladino.
Alla guida del Monza, quest’ultimo conquista un undicesimo posto, a meno uno dal decimo occupato dal Torino. Questo traguardo indica che il Monza parla calcio e può far parte di questo mondo.
Nella stagione seguente, forse noi, amanti di questo sport, ci aspettavamo qualcosa di più dai brianzoli ma crediamo che anche la società si aspettasse molto; si aspettava almeno di fare meglio della passata stagione ma il campionato non è ancora giunto al termine. Mancano ancora tre giornate e, con questo, nove punti. Sappiamo bene che nel calcio questi nove punti non sono da sottovalutare, in quanto sono sufficienti per capovolgere qualunque tipo di scenario.
Come esposto, il campionato ancora non è finito e il Monza ha addirittura la possibilità di entrare in Europa, per la prima volta nella sua storia, qualificandosi per la prossima UEFA Conference League. Tutto ciò appena dopo due anni dall’ingresso nella massima serie.
C’è qualcosa forse di più emozionante?
Come nella vita anche nel calcio, o bianco o nero.
Ci sono due scenari possibili: il primo vede il Monza conquistare la sua prima qualificazione in Europa mentre il secondo vede un Monza ferito.
Per far sì che il primo scenario prenda vita è fondamentale che l’Atalanta concluda il suo campionato al quinto posto in classifica e che vinca la prossima finale di Europa League contro i tedeschi del Leverkusen, a Dublino il 22 maggio. Inoltre, occorre che la Fiorentina, anch’essa in finale, vinca contro i greci dell’Olympiacos e che concluda il campionato fuori da tutto. Infine, è indispensabile che il Monza vinca almeno due delle tre partite rimaste e che abbia un pizzico di fortuna in questo finale di stagione.
I buoni posizionamenti delle squadre italiane negli ultimi anni nelle competizioni UEFA hanno permesso alla nostra nazione di salire al secondo posto nel ranking UEFA (strumento che classifica le squadre impegnate nei campionati europei). Grazie al secondo posto ottenuto in questa stagione, l’Italia può candidare ben cinque squadre anziché quattro alla prossima UEFA Champions League (UCL).
Voi vi starete chiedendo, cosa c’entra l’Atalanta di Gasperini in un articolo in cui si parla del Monza ed è proprio qui il gioco. L’Atalanta è la squadra che in questo finale può spostare gli equilibri. Nel corso del presente articolo, mi spiegherò meglio.
Se l’Atalanta vincesse l’Europa League si qualificherebbe direttamente alla prossima Champions League ma cosa significa questo? Ciò significa che il suo posto verrebbe preso dalla squadra appena al di sotto di essa in classifica, portando ben sei squadre a candidarsi per la Champions League.
Ad esempio: ad oggi, l’Atalanta è quinta in classifica e la Roma è al sesto posto. Quest’ultima prenderebbe il posto dell’Atalanta e si qualificherebbe per l’UCL della prossima stagione.
Stessa situazione accadrebbe per le squadre in corsa per la Uefa Europa League (UEL) e Uefa Conference League (UECL).
Se la Fiorentina vincesse la UEFA Conference League si qualificherebbe direttamente per la prossima UEFA Europa League e si andrebbe poi ad aggiungere alle altre due squadre già presenti, grazie al posizionamento in classifica, lasciando uno spazio vuoto per la UEFA conference League che potrebbe essere occupato dal Torino, attualmente al decimo posto o, appunto, dal nostro Monza attualmente a meno due punti dai granata.
Unico obiettivo della squadra di Palladino, se intende partecipare ad una competizione europea, è quello di non steccare le partite e sperare che il Torino cada nelle ultime giornate.
Il calendario sorride ai brianzoli che sulla carta hanno un finale di stagione migliore rispetto ai granata che devono ancora affrontare due “grandi” del nostro calcio, il Milan e l’Atalanta.
È davvero difficile che tutte queste combinazioni vadano a formare un sei vincente, ma sognare non costa nulla.