Il rispetto è una virtù che si apprende prima di tutto in famiglia verso le persone, gli animali, l’ambiente in generale.
Affinché in una persona si generi il sentimento del rispetto ci deve essere innanzi tutto una condizione di benessere, in particolare tutti in una famiglia devono sentirsi amati.
Amore e stima
E’ l’amore, la stima, l’ascolto dei bisogni e la soddisfazione di questi che fa stare bene le persone dentro un gruppo e stimola in modo naturale un approccio attento verso tutto ciò che appartiene all’ambiente che si incontra. Quando uno sta bene, si sente bene, si sente valorizzato non ha bisogno di mancare di rispetto.
L’adolescenza e l’esempio
Certamente ci sono momenti di crescita in cui è più difficile coltivare questa virtù, ad esempio l’adolescenza, periodo di opposizione verso tutto. Ma se nella famiglia il rispetto è un valore, specialmente tra i genitori, i figli lo osservano e lo assorbono.
L’esempio che gli adulti danno dentro una famiglia di come trattano gli altri, gli oggetti, gli animali, resta impresso nella mente dei bambini.
Mancanza di rispetto
Anche un membro esterno alla famiglia che mostra mancanza di rispetto può scandalizzare o essere un esempio da imitare per un bambino. Per questo i genitori devono stare molto attenti a ciò che i bambini vedono o ascoltano, dal vivo o anche sui media (social, tv, radio, ecc..) perché facilmente imparano, nel bene o nel male.
Il punto di riferimento
I genitori sono e rimangono nella vita il punto di riferimento di un bambino prima e di un adulto poi. Ciò che si è osservato, ascoltato, da bambini sul rispetto è fonte di notevole introspezione nell’arco della vita.
Ci si guarda indietro e si sceglie come comportarsi a seconda dei modelli ricevuti. Si sceglie, appunto, ovvero si può avere una forte personalità che respinge modelli negativi sul rispetto, oppure una personalità debole farà della mancanza di rispetto la sua bandiera per sentirsi, forte, essere una persona che conta.
Accurata deve essere quindi la scelta dei modelli proposti dai genitori ai figli se si vuole che questa virtù si sviluppi negli anni della crescita.
Il rispetto per l’ambiente
Il rispetto per l’ambiente oggi è un tema forte, che implica delle responsabilità di comportamento e di scelte. Il rispetto per la natura e un’esperienza di vicinanza e conoscenza con altri esseri viventi può essere molto utile per veicolare il rispetto.
Altresì le parole che si usano verso i propri cari, o anche verso persone estranee devono contenere il rispetto. Lo stesso tono di voce, la gestualità, gli sguardi devono essere sempre attenti verso questa virtù che si può sviluppare solo osservando dei sani esempi che vivono il rispetto come benessere e armonia con l’ambiente.
Comportamenti provocatori
Quando nell’adolescenza i comportamenti provocatori toccano anche la mancanza di rispetto, bisogna essere fermi nell’arginarli, circoscriverli, dare un nome preciso che possa identificare chiaramente l’azione che non va bene perché isolante, denigrante, fuori luogo per la pace interiore ed esteriore.
Rispetto e attenzione emotiva
Il rispetto implica anche l’attenzione emotiva verso gli altri, ovvero si può anche ferire e mancare di rispetto con un linguaggio svilente, che calpesta l’altro.
Anche se si può avere ragione, si passa immediatamente dalla parte del torto quanto si scavalca l’attenzione emotiva, con la finalità di mettersi sopra gli altri, imporsi, anche con violenza verbale.
Le relazioni soclali
Se questi comportamenti dei figli non vengono immediatamente segnalati come negativi per se stessi e le relazioni sociali, si rischia di lasciare spazio alla formazione e all’utilizzo di abitudini di interazione che poi diventano la norma che ferisce e fa male agli altri.
Investire tanto tempo nel coltivare sentimenti di tolleranza, pazienza, umiltà, gentilezza, attenzione nei figli, farà sorgere in modo spontaneo e naturale il sentimento del rispetto e dell’armonia verso tutto ciò che un figlio incontra nel presente e incontrerà nel futuro.