“Questi bambini nascono due volte. Devono imparare a muoversi in un mondo che la prima nascita ha reso più difficile. La seconda dipende da voi”.
Questo è ciò che dice un medico di esperienza a due novelli genitori con un figlio nato da un parto difficile. Da qui il titolo: Nati due volte.
Un libro da leggere
Un libro da leggere e da far leggere. A chi? A tutti.
Un libro che parla di un argomento che ancora crea disagio.
Un racconto personale di un tema difficile vissuto in prima persona.
Di che cosa parla questo libro?
Parla di un uomo, di un padre, di una famiglia, del rapporto con il figlio.
Parla della disabilità che arriva e travolge e stravolge tutte le certezze sulle quali si basa una vita. Parla dell’amore che fa affrontare ciò che sembra inaffrontabile, che dà la forza per percorrere i tortuosi sentieri che la ti vita ha riservato.
Parla del coraggio di ogni giorno, del far crescere e crescere insieme, della pervicacia genitoriale nel voler raggiungere obiettivi possibili e non, dell’imparare a conoscersi e accettarsi per quello che si è.
La trama
Raccontata in prima persona, narra dell’arrivo del figlio in una normale famiglia tra lavoro, casa e vita quotidiana. Al parto qualcosa non va e il nascituro ne paga le dure conseguenze. Così la vita cambia per sempre da un giorno all’altro.
Tra l’incredulità, l’angoscia, i nuovi confini e i nuovi traguardi inizia un percorso diverso per questa famiglia impreparata, come molte altre. Un percorso fatto di disorientamento, coraggio, conquiste, sconfitte, amarezze, solitudine e speranze, le cui tappe si scoprono, spesso dolorosamente, di passo in passo.
Camminare insieme
Camminiamo insieme a questo padre, e, la bravura è nel tenerci la mano mentre ci mostra i vari aspetti che si impara a conoscere solo quando qualcosa si affronta.
Niente retorica, niente sconti, nemmeno a sé stesso nel mostrarsi anche nelle proprie umane piccolezze di padre e di uomo.
Siamo con lui, siamo con loro
Siamo con lui mentre discute con la moglie, mentre con lei affronta le varie sentenze tra medici, specialisti, insegnanti.
Siamo con questa coppia quando la frustrazione diventa un peso troppo grande, quando vacillano le certezze, quando si comprende che tutto ciò non avrà fine.
Siamo con loro quando ostinatamente procedono nell’organizzare la crescita del figlio, che, tra successi, insuccessi e amore, impara al di là degli insegnamenti diretti a diventare persona.
È un figlio
I genitori stessi, che vivono e amano questo ragazzino speciale, imparano a vederlo al di là del difficile corollario. È un figlio.
È un essere umano con la propria personalità, con i sogni e le caratteristiche di ogni adolescente. È lui, e, nel riconoscere questo c’è la piena cognizione del titolo.
Nel renderlo il più autonomo possibile con i limiti imposti dalla disabilità gli offrono nuovamente la vita come individuo capace di scegliere, agire, partecipare.
E nella comprensione di essere arrivati a questo momento si realizzano e si rendono proprie le parole ascoltate anni prima, all’inizio del percorso, da un medico di esperienza.
Vita quotidiana
Il tutto viene raccontato da chi sa scrivere, ed è piacevole notare termini precisi e a volte eruditi. Non ci sono colpi di scena, non particolare enfasi nelle descrizioni delle varie difficili situazioni, anche nella disperazione.
È vita quotidiana che viene raccontata per quella che è, e, questa capacità è il valore aggiunto che permette a tutti di percorrere insieme ai protagonisti questo cammino così personale.
Editore: Mondadori