Il gioco del go e Sun Tzu
Quali collegamenti esistono fra il gioco del go e il filoso-guerriero cinese Sun Tzu?
Quali sono i legami fra l’autore del celebre testo “L’Arte della guerra” con il nostro presente?
La logica Sun Tzu
Il famoso testo “L’Arte della guerra”, scritto circa nel VI secolo A.C., oppure trascritto da Sun Tzu sotto l’imperatore Qianlong, è ancora oggi un classico e famoso volume di arte bellica.
È un manuale di addestramento militare conclamato e abitualmente adottato.
È un antico trattato di strategia militare, capace di proporre ancora oggi molteplici insegnamenti.
Uno degli aforismi maggiormente citati nel testo, e qui di nostro interesse, riguarda pressappoco una citazione che suona così: “Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento, bensì sottomettere il nemico senza combattere”. *
Sottomissione
La Cina è stata fino ad oggi unanimemente riconosciuta come un “paese non guerrafondaio”.
La Cina non è una nazione che si è fatta largo nel mondo prioritariamente ed esclusivamente a suon di guerre centenarie, sottomissioni armate e prolungate, come invece agirono altri popoli, che ancora oggi governano in presenza su residenti autoctoni e presiedono su territori “esterni” in maniera legittima e legale.
L’impero
Certo non è mancata la guerra dentro e fuori i confini territoriali cinesi, ma l’impero e la potenza cinese sono prosperati principalmente in altro modo.
Millenni trascorsi all’insegna della crescita economica e demografica, della conquista di spazi e terre secondo logiche di politica estera basate su raziocinanti fili rossi univoci, concordati e progressivi.
Logiche comunque di conquista determinate da scelte strategiche di lungo periodo, consistenti e coerenti nel tempo.
La logica del go
Chi è nato prima?
Che abbia avuto prima diffusione** il gioco del go, oppure la notorietà del generale Sun Tzu qui poco importa.
La logica non cambia e con il tempo si rafforza.
Il gioco del go presuppone un livello culturale medio-alto. Quindi una buona formazione, acume e attenzione ai dettagli.
Il gioco del go è una “battaglia” a tavolino dove si contrappongono due avversari, ognuno con lo scopo prioritario di controllare una zona del goban (tavolo da gioco) posseduta dall’avversario.
Regole
Il gioco del go prevede regole precise di ingaggio.
Una delle principali è cercare di posizionarsi strategicamente in modo da non poter essere catturati.
Per vincere serve ritagliarsi spazi “autonomi” e di possesso territoriale certo.
Conquistare zone nelle quali l’avversario potrà essere catturato in caso di attacco.
Le regole sono sempre quelle e mantenute nei secoli.
Predominare, catturare conquistare e sottomettere. La storia dell’umanità.
Un importante giocatore
La Cina è sempre più orientata alla conquista di nuovi mercati, di allargamento della propria influenza e accrescimento di potenza. Come tutti i Paesi.
Il gioco del go prevede un progressivo e paziente piano di accerchiamento e conquista dei territori avversari.
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese gioca a go.
Il ruolo di abile giocatore di go può essere un aiuto nelle logiche di decisioni e scelte in politica estera? Non sempre e non necessariamente di guerra? Bella domanda!
La logica del gioco del go
Nel gioco del go l’avversario non viene colpito, ma circondato e assediato su tutti i fronti finché incapace di muoversi, diventa inoffensivo, addomesticato.
Appunto, come identificato da Sun Tzu: “…sottomettere il nemico senza combattere”.
Oggi nulla è cambiato, assistiamo ancora a guerre di conquista che sono diventate parte integrante della nostra vita, non solo in Europa, ma in molte altre zone del globo.
E lo stesso principio millenario del gioco del go e dell’Arte della guerra è riscontrabile nell’altrettanto secolare, ma al tempo stesso moderno e riadattato, ruolo di politica estera cinese di espansione?
“L’Arte della guerra”
Il libro contiene analisi dettagliate della macchina militare cinese del V secolo A.C.
Parla di armamenti, di adattamento alle condizioni ambientali, di disciplina e di strategia.
Tratta di come conquistare e vincere.
I servizi di informazione e spionaggio sono sempre attivi nello sforzo di ogni battaglia, economica o militare che sia. E gli insegnamenti del libro sono declinabili al tempo presente.
Perché scandalizzarsi oggi?
L’arte della guerra e i suoi consigli sono applicabili in politica estera e nell’ambito di condivise regole generali e obiettivi “limitati”.
Sottomettere e conquistare era previsto, era nella logica delle cose.
Invadere e vincere era annunciato sia per “l’arrendevolezza” dei Paesi conquistati e sia per la “risolutezza” dei popoli invasori.
Perché scandalizzarsi? Sono storie conosciute da millenni… Piaccia o meno.
Nella scacchiera mondiale a chi la prossima mossa al gioco del go?
** Sun Tzu (VI – V sec A. C.) – Il gioco del go potrebbe avere avuto origine sotto l’imperatore Yao (2337-2558 A.C.)
Foto copertina: https://davidbrim.com/sun-tzu-lessons-on-strategy/
Il testo è privo di tracce di intelligenza artificiale