Si è conclusa una giornata molto intensa, tante sfide belle ed avvincenti, due partite fatali per due allenatori e nuovi ribaltoni in classifica. La Serie A affascina sempre di più, sempre più battagliata è la corsa alle posizioni più alte, basta osservare Atalanta, Fiorentina e Lazio inseguire posti Champions ma anche la lotta salvezza inizia già mettere contro diverse squadre con diversi destini.
TOP
La Juventus si porta a casa l’ennesimo derby della Mole. Il Torino non vince una partita contro la Juve dal lontanissimo 2015. Quasi dieci anni di dominio bianconero, destinato a continuare dopo la partita giocata la scorsa sera all’Allianz Stadium. Un due a zero che sa di rinascita per la squadra di Thiago Motta, che si riconferma dopo l’appuntamento in Champions League. Prima Weah, poi il raddoppio del predestinato Yildiz; la stella bianconera ancora in gol, ancora a imitare Del Piero nella sua esultanza, sintomo di una vicinanza all’ex calciatore. La Juventus si rialza e pronta a costruire un progetto solido.
L’ Atalanta ci sta mostrando anno dopo anno , partita dopo partita che un progetto, partendo da zero, può arrivare ad essere vincente. Anche nelle sfide più complicato, dove non si riesce a divagare, i Bergamaschi sono capaci di ribaltare e di giungere ugualmente alla vittoria. Contro l’Udinese , i ragazzi di Gasperini erano sotto. In quarantacinque minuti sono stati in grado di acciuffare il pareggio e addirittura a portarsi sul due a uno. Si riconfermano e si portano al secondo posto. Clamorosi!
Stessa partenza è stata quella della Fiorentina. Forse qualche scivolone iniziale ma alla fine sono praticamente attaccati all’Atalanta, in piena zona Champions. Palladino sta facendo un super lavoro, manovrando una squadra giovane ma con qualche veterano all’interno del gruppo, come De Gea. La vera svolta è Moise Kean. In 14 partite con i viola ha già toccato gli 11 goal. Cifre importanti che posso renderlo un punto fermo anche in Nazionale. Con la Juventus ha realizzato 11 reti ma in tre anni; questo ci fa capire lo status di forma della squadra di Firenze
FLOP
Indubbio dire che l’ennesima squadra che ha deluso è la Roma. Stavolta a pagarne le spese è il mister Juric. Dopo non molte partite dall’esonero di Daniele De Rossi, la società giallorossa taglia un altro allenatore. Fatale è stata la sconfitta contro il Bologna; tre gol subiti sono troppi, la doppietta di El Shaarawy, non è servita a cambiare le sorti del match ma soprattutto del destino di Juric.
A Lecce situazione molto simile a quella della Roma. I punti, le vittorie non arrivavano, la società ha fatto sentire la sua voce, ha usato le sue prerogative ed ha cacciato Gotti. L’uomo che lo scorso anno era stato quasi idolatrato per aver salvato i salentini dalla retrocessione, ora si trova con le valigie in mano a causa delle troppe sconfitte e di una posizione in classifica che mette il Lecce esposto a troppi rischi. Vedremo come saprà rialzare le sorti della squadra il neo mister Giampaolo.
Il Milan è altamente e lo si è visto nella partita contro il Cagliari. Vincere con il Real Madrid al Bernabeu e poi pareggiare tre a tre con il Cagliari non è il massimo. La difesa a volte crolla, anche quei pilastri come Theo, scricchiolano e non danno più tante sicurezze. Dopo il vantaggio dei sardi dopo appena due minuti, Leao si era improvvisamente acceso, Abraham aveva chiuso la partita. Forse non era definitamente finita perché Zappa alla fine mette a segno due reti e condanna il Milan al settimo posto in classifica.