La Ministra degli Esteri della Repubblica Democratica del Congo Thérèse Kayikwamba Wagner, intervenendo alla società del servizio pubblico britannico BBC, accusa il Ruanda di occupare illegalmente il suo Paese cercando di realizzare un colpo di stato
Il mondo cosa fa?
Zaire, Repubblica dello Zaire, Congo già “colonia belga”, è oggi la Repubblica Democratica del Congo.
Il Paese ha accordi con la Cina per lo sfruttamento delle risorse minerarie e delle terre rare (necessarie per la realizzazione dei dispositivi elettronici).
Il Ruanda, dopo il genocidio del 1994, gode delle attenzioni europee e statunitensi attraverso finanziamenti e interventi diretti.
Il movimento M23 è spalleggiato dal Ruanda e prosegue la marcia lungo il Kivu, uno dei più grandi laghi africani che determina il confine d fra la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda.
I ribelli filo ruandesi dell’M23 (Movimento 23 marzo), forti di una potenza di fuoco di oltre 3 mila combattenti, espugnando la città congolese di Goma rischiano di innescare una guerra regionale e di dimensioni drammatiche per i circa due milioni di abitanti che fuggono in massa dal proprio Paese
Da Kigali, capitale del Ruanda, non negano esplicitamente di sostenere l’M23 affermando che i combattimenti vicino al confine rappresentano “una grave minaccia alla sua sicurezza e integrità territoriale.
Jeremy Laurence, portavoce dell’Ufficio Onu per i diritti umani (Ohchr), lancia l’allarme sull’espandersi della violenza nei confronti dei civili: «Abbiamo documentato l’esecuzione sommaria di almeno 12 persone da parte dell’M23 tra il 26 e il 28 gennaio».
Il gruppo M23 ha «occupato scuole e ospedali, costretto gli sfollati a lasciare i campi e sottoposto la popolazione civile alla coscrizione e ai lavori forzati».
I rapporti dei funzionari governativi denunciano lo stupro di oltre 160 donne e l’evasione di almeno 4mila detenuti dalla prigione di Goma in seguito alla conquista della città da parte del movimento M23.
La CEI (Conferenza Episcopale Italiana) esprime vicinanza alla popolazione della Repubblica Democratica del Congo e dichiara di “ricevere quotidianamente notizie e immagini di uccisioni, mutilazioni, distruzione e sfollamenti nel silenzio quasi totale dei media” e informa “…di aver deciso uno stanziamento dai fondi dell’8Xmille che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica” perché “non possiamo tacere di fronte a questo scempio, all’annientamento dell’umanità“.
Paolo Cariolato è missionario laico con i salesiani e vive nella Repubblica Democratica del Congo
Nel 2018 è stato raggiunto dal fratello Francesco.
Insieme e, prima in collaborazione con la Caritas poi in modo indipendente, hanno aperto l’unico ristorante italiano a Goma.
Affermano “Il patriottismo finisce quando la necessità economica di campare bussa alla porta”.
Foto copertina: fonte ISPI. Attacco alla Repubblica Democratica del Congo da parte del Ruanda
Fonte: Vaticannews, Avvenire, CEI, Osservatore Romano, ANSA, ISPI.