La Nazionale italiana vanta più di un secolo di storia: esordì per la prima volta il 15 maggio del 1910 all’Arena civica di Milano in un’amichevole contro la Nazionale francese, il cui esito fu la vittoria dei nostri eroi per 6-2. Nel corso degli anni ha collezionato numerosi successi, ricordando le quattro Coppe del Mondo alzate al cielo, rispettivamente negli anni, 1934, 1938, 1982, 2006, rendendola così tra le più titolate al mondo, secondi solo alla Nazionale brasiliana e a pari merito con quella tedesca.
Il 2006 è riconosciuto come l’anno della gloria per la Nazionale e per l’Italia tutta, capace di avvicinare grandi e piccini e tifare, tutti, per questa impresa, portando l’orgoglio italiano in giro per il Mondo. Tutti ricordiamo quella notte, tutti ricordiamo le sfilate in macchina con gli amici cantando l’inno a squarciagola. Ancora non ci credevamo: la nostra cara Italia sul tetto del Mondo!
Ma cosa è cambiato nel corso del tempo?
Siamo passati dall’avere il piacere di indossare questa maglia e dall’orgoglio nell’essere convocati per rappresentarla a oggi che, invece, sembra che i giocatori non siano più mossi dalla stessa audacia e dallo stesso amore per la patria, fattore stimolante per gli anni precedenti. La magia che una volta era presente sembra essere giunta al capolinea e i valori che ci tenevano legati sono svaniti.
Come risolvere questo problema?
Bisogna scavare molto a fondo per individuare i problemi che nel corso degli ultimi anni si sono riversati sulla squadra. Uno di questi è sicuramente la mancanza di giovani, ma non perché non vi siano ragazzi disposti a giocare ma, un elemento limitante è la mancanza di club italiani di investire tempo e denaro per i nostri talenti, preferendo andare a cercare altrove.
La situazione della Nazionale rappresenta lo specchio della nostra realtà. Questi episodi succedono anche nella vita di tutti i giorni, dove le possibilità per i giovani di crescere e costruire qualcosa, sono sempre di meno e, quindi, gli stessi, sono costretti ad andare via per costruirsi un futuro migliore. I club devono avere più categorie: pulcini, allievi, primavere e squadra A, in modo da poter crescere e investire sui giovani dai primi passi, portando loro mano per mano verso la via del successo. Solo in questo modo potremo ritornare ad avere una Nazionale competitiva e gloriosa, come lo è stata nel corso degli anni.
Foto by italiani.it
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