Nell’Era digitale, molti si chiedono se il libro e la lettura siano strumenti educativi antiquati. La tecnologia digitale ha rivoluzionato i mezzi di formazione dei giovani, e in particolare la lettura. L’essere umano che costruisce il proprio sapere leggendo, memorizzando e riflettendo su ciò che altri hanno scritto, memorizzato e riflettuto, sta scomparendo a poco a poco. Si sta formando un individuo che costruisce il proprio sapere navigando in un mondo virtuale. I mezzi di comunicazione moderni sono vivaci, colorati, interattivi e multimediali, ma la lettura mantiene ancora la primogenitura della libertà di pensiero, dell’interiorizzazione di concetti e della comprensione dei mutevoli aspetti della vita e del mondo che ci circonda.
Pertanto, la risposta ai quesiti è no, il libro e la lettura non sono strumenti educativi anacronistici. Anzi, gli studi hanno dimostrato che i processi mentali ed emotivi che si attivano durante la lettura sono rimasti sostanzialmente gli stessi nei secoli, garantendo a chi ne fruisce un’esperienza arricchente non solo dal punto di vista dell’acquisizione di conoscenze e competenze, ma anche dal punto di vista del dialogo con la propria interiorità.
Tuttavia, la lettura non è una capacità innata o un bisogno istintivo, ma una capacità da educare e un’esperienza da scoprire. La famiglia può svolgere un ruolo importante nel favorire la capacità di lettura dei bambini. I genitori che leggono storie ad alta voce ai propri figli favoriscono la creazione di un legame affettivo indissolubile e un terreno di condivisione e confronto utile in tutte le fasi della crescita dei bambini.
Ma quando iniziare? Non è mai troppo presto, ma si può trovare uno spazio nella routine quotidiana per la condivisione della lettura a partire dai quattro mesi in poi. La conoscenza dell’oggetto libro, l’approccio e le modalità del momento di condivisione variano a seconda dell’età dei bambini.
Ad esempio, dai primi mesi di vita ai 6 mesi, i bambini apprezzano la compagnia dell’adulto, amano il suono della sua voce e delle parole. In questa fase, i bambini possono riconoscere la routine della lettura e calmarli. Poiché i bambini usano i loro sensi per esplorare gli oggetti, i libri in tessuto morbido o i libri da bagnetto realizzati in materiale atossico sono l’ideale. Durante la lettura, i bambini potrebbero non prestare attenzione all’intera storia, ma è importante dosare i tempi e fare pause se necessario.
Dai 6 ai 9 mesi, i bambini iniziano ad esplorare i libri aprendoli e chiudendoli o sfogliandoli; i libri con le pagine cartonate sono i perfetti. Potrebbero riconoscere determinate storie o immagini, preferendone alcune in particolare, e amano storie con immagini che vedono protagonisti altri bambini, oggetti familiari e animali.
Dai 9 ai 18 mesi, per catturare l’attenzione dei bambini, è preferibile offrire loro storie brevi e semplici con immagini colorate, frasi in rima e parole che si ripetono.
In buona sostanza, non c’è tempo sbagliato per il piacere della lettura, né età che possa impedirci di scoprire le meraviglie che si celano tra le pagine di un libro.