I Blues sono una squadra professionistica di rugby con base nel nord della Nuova Zelanda. Rappresentano la città di Auckland, la più popolosa del paese. Terra fertile di vulcani produce giocatori di alto livello, molti hanno giocato e giocano ancora negli All Blacks. Questa feconda produzione di forti giocatori ha determinato un “quasi monopolio” di risorse umane destinate alla Federazione di rugby a 15 (New Zealand Rugby).
Un accordo di suddivisione territoriale con i Chiefs ha sventato l’esclusiva rappresentanza di uomini e donne destinate ad indossare prima la casacca dei Blues e poi quella della Nazionale.
Oggi la regione di Auckland è rappresentata a grandi linee, per la zona nord dai Blues e per la parte territoriale del sud dai Chiefs (Waikato) con sede ad Hamilton.
Per diversi anni gli All Blacks usufruirono di giocatori che indossavano la casacca dei Blues. Per questo non è strano riconoscerne molti nella classifica del XV ideale del blasonato The New Zealand Herald in vista dell’inizio del campionato, il Super Rugby Pacifica 2024.
Oggi 23 febbraio inizierà il Super Rugby, la competizione che raggruppa le migliori squadre di Nuova Zelanda e Australia. Insieme a The New Zealand Herald proponiamo The Best of the Blues. La selezione dei migliori giocatori di tutti i tempi del Super Rugby XV
- Tony Woodcock – Pilone sinistro e bi-campione del mondo nel 2011 e nel 2015. Ricevette l’Odine del merito della Nuova Zelanda. Era un pilone che calciava. Una rarità. Lo fece 137 volte per i Blues. Uno dei grandi del gioco del rugby.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=daWu7tbv21M
- Keven Mealamu – Tallonatore, guerriero. Forse uno dei numeri 2 più forti si sempre. Fu il terzo giocatore in assoluto a raggiungere le 100 presenza con la maglia degli All Blacks. Bi-campione del mondo nel 20111 e nel 2015. Quando si ritirò nel 2015 era il recordman di presenza nel Super Rugby con 175 incontri (164 per i Blues, 11 con i Chiefs).
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=W2mL7S4tiLY
- Olo Brown – Pilone destro di origini samoane capace di giocare anche tallonatore. Dotato di forza inconsueta., tecnica ed intelligenza di gioco. Rilasciò poche interviste, riservato e dotato di dinamismo letale. Partecipò alla finale della Coppa del Mondo del 1995 vinta dal Sudafrica. Riuscì a segnare tre volte per i Blues e oggi esercita la professione di avvocato.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=pxYQSAP7wfU
- Robin Brooke. Possente seconda linea. Fratello di Martin e Zinzan. 62 volte internazionale per gli All Blacks. Partecipò alla Coppa del Mondo del 1999. Atletico e mobile in campo aperto Oggi è proprietario di un supermercato.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=bRKqFh8if2I
- Ali Williams – Seconda linea. Uno dei migliori al mondo nel suo ruolo e da lui partivano molte delle azioni da meta. Burlone e festoso fuori dal campo, duro e brillante saltatore in rimessa laterale. Campione del mondo nel 2011. Ha concluso la carriera in Francia nel 2015 e con una successiva esperienza nella National Rugby Football League negli Stati Uniti a Filadelfa.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=WHnw7EOKfHg
- Jerome Kaino – Terza linea ala, samoano di origini statunitensi e dalla potenza inarrestabile. Centurione del Super Rugby (137 partite), è stato capitano ed ha indossato anche la prestigiosa maglia n.8. Campione del mondo nel 2011 e nel 2015. Una rarità ovale. Conclude la carriera in Francia con Tolosa nel 2021 e vince il campionato Top14.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=uv4bFAGmD7I
- Michael Jones – “Iceman”. Terza linea ala samoano di religione cristiana, non giocava la domenica. Grande placcatore con il motto “è meglio dare che ricevere”. Molti infortuni hanno ridotto la carriera. Campione del mondo nel 1987. Tre lauree, tre figli e imprenditore. Fra le molte onorificenze anche quella di Membro dell’Ordine al merito della Nuova Zelanda per i servizi resi al rugby. Una leggenda.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=An44899NaUQ
- Zinzan Brooke – Terza linea centro. Ruolo prestigioso. Maori, formidabile giocatore, massiccio, campione del mondo nel 1987. 58 volte ha indossato la maglia della nazionale e poi anche quella di squadre italiane. Capitano praticamente sempre. Un esempio classico della cultura neozelandese. Oggi imprenditore alberghiero.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=Jp8f6OiwNtM
- Steve Devine – Mediano di mischia. Una carriera con i Blues (70 presenze). Nel 2003 sale sul terzo gradino del podio nella coppa del mondo. Di lui si sarebbe parlato molto di più se non fosse stato per una serie di traumi che hanno posto fine alla sua carriera.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=lLIjOpV1fQ8
10. Carlos Spencer – Mediano di apertura. Il Re, detto tutto. È ritornato a giocare a 42 perché “leggenda del passato”. 35 volte internazionale, 291 punti personali e vanta un terzo posto nella coppa del mondo 2003.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=dpW9Busiz2o&t=6s
- Rupeni Caucaunibuca – Ala. Figiano. Il genio imperfetto. 87 mete, velocità impressionante e capacità di eseguire giocate sconcertanti gli hanno assicurato il posto di una delle migliori ali di tutti i tempi.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=LcHn6g5XLOI
- Sam Tuitupou – Primo centro. Uno dei più forti della storia. Quando giocava con Spencer era letale. Ha vinto tutto con la nazionale neozelandese Under 19 e 21. 9 presenze con gli All Blacks. Lasciato il rugby in nuova Zelanda ha giocato in Inghilterra e Irlanda.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=fyvZ70eqRL4
- Reiko Ioane – Secondo centro. Statisticamente verrà ricordato come uno dei più grandi giocatori di Super Rugby di tutti i tempi: 99 presenze e 49 mete. Membro della nazionale di rugby a 7, olimpionico e campione del mondo 2019. Illimitato. Una leggenda
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=C4vaw0DqouY
- Joeli Vidiri – Ala. 47 mete in 64 partite con i Blues, recordman per il maggior numero di mete in una partita Super Rugby (quattro). Nazionale per la Nuova Zelanda e le Fiji. Generoso, potente, irresistibile. Deceduto all’età di 48 anni.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=P4q71rdgFT4
- Doug Howlett – Estremo. Un mito. 62 presenze con gli All Blacks e 49 mete. Giocare con Spencer e Umaga ha aiutato, ma lui si trovava al momento giusto nel posto corretto per ricevere e segnare.
Tributo: https://www.youtube.com/watch?v=T4Fso5dN0eg
Allenatore: Sir Graham Henry – Capo allenatore dei Blues nei campionati ’96 e ’97. Campione del mondo nel 2011 è stato uno degli allenatori di maggior successo che abbia allenato gli All Blacks.
The New Zealand Herald propone le menzioni d’onore per: Joe Rokocoko, Eroni Clarke, Ihaia West, Sean Fitzpatrick, Daniel Braid, Isaia Toeava, Ofisa Tonu’u e Steven Luatua.
Thanks to Will Toogood, nzherald.co.nz; theguardian, Wikipedia, Rugbymeet, Rugbypass, Espn, Mirror, Rugbyspeakeuk,