Proponiamo, per iniziare il 2024, un articolo che può essere interessante per approfondire le tradizioni e il significato di diversi tipi di Capodanno. In particolare in quest’articolo mi concentrerò sui capodanni nelle tre religioni monoteiste: dopo aver parlato brevemente del nostro Capodanno, quello gregoriano, e della sua storia passerò al capodanno islamico e a quello ebraico (per quest’ultimo ringrazio Beatrice, la ragazza di mio fratello, per le preziose informazioni che mi ha fornito, che si sono aggiunte a quelle che ho ricavato dalle fonti che sono riuscito a reperire), per concludere con una riflessione finale.
Fonte Wikipedia, fuochi artificiali
Il nostro Capodanno è il Capodanno gregoriano, primo giorno dell’anno secondo il calendario gregoriano, calendario che è una variante del precedente calendario giuliano, promulgato nel 46 AC da Giulio Cesare. È una festività laica di origini pagane e si pensa che derivi dal culto del dio romano Giano, ma le sue origini possono esser fatte risalire anche a più indietro nel tempo, al capodanno babilonese. Anche i druidi celti festeggiavano l’inizio dell’anno. Nei primi tempi dell’antica Roma l’anno iniziava a marzo, in coincidenza con l’entrata in carica dei consoli neoeletti. Successivamente, sempre in epoca romana, l’inizio dell’anno fu spostato al 1 di gennaio. Quando esattamente ciò avvenne è ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi. Secondo una teoria lo spostamento del Capodanno al 1° gennaio avvenne nel 153 AC ad opera di Quinto Fulvio Nobiliore che, eletto console a dicembre, volle entrare in carica immediatamente, già il 1° gennaio anziché il 1° marzo, per far fronte subito all’emergenza rappresentata dalla ribellione dei Celtiberi in Spagna. È tuttavia possibile che lo spostamento della data di Capodanno sia avvenuto anche prima del 153 AC, mentre è stata ormai confutata la teoria in base alla quale sarebbe stato Giulio Cesare, in occasione della promulgazione del nuovo calendario giuliano avvenuta nel 46 AC, a fissare l’inizio dell’anno al 1° gennaio. Nel 1582 al calendario giuliano Papa Gregorio XIII sostituì una sua variante più precisa, il calendario gregoriano (un’evoluzione di quello giuliano).
Nel tentativo di salvare quella che era a tutti gli effetti una festa pagana, il Cristianesimo ha cercato, a più riprese, di attribuire a Capodanno un significato cristiano. Così il 1° gennaio è oggi giorno di San Silvestro (il Papa che, secondo la leggenda, avrebbe convertito Costantino, il primo imperatore romano cristiano), giorno di Maria Santissima Madre di Dio e giorno della circoncisione di Gesù. Il Capodanno Gregoriano resta però una festività puramente laica.
Fonte Vecteezy: capodanno islamico
Il capodanno islamico, Raʿs as-Sanah al-Hijrīyah, cade nel giorno di Awal Muharram, cioè il primo giorno del mese di Muharram. Muharram è il primo mese dell’anno nel calendario islamico, nonché uno dei quattro mesi sacri dell’Islam. Il calendario islamico è un calendario lunare, basato cioè su mesi lunari: un mese lunare è il periodo che intercorre tra un novilunio e l’altro. Ciò fa sì che un anno islamico sia composto da 12 mesi di 29 o 30 giorni (354 o 355 giorni in un anno) e che quindi, rispetto a quello gregoriano (quello in uso oggi in Occidente e in gran parte del mondo, che è un calendario solare, basato cioè sull’alternarsi delle stagioni), sia più breve di 11 giorni. Come conseguenza di ciò il capodanno islamico può cadere in qualsiasi giorno di qualsiasi mese del calendario gregoriano.
Il giorno di Awal Muharram non viene festeggiato per celebrare l’inizio dell’anno in quanto tale, dato che nell’Islam non sono previsti festeggiamenti per l’anno nuovo; Raʿs as-Sanah al-Hijrīyah è invece la festa che commemora l’esodo (Hijrah/Egira) di Maometto e della prima comunità islamica da Mecca a Medina (allora chiamata Yatrib), per sfuggire alle persecuzioni dei pagani (1 Muharram 1 AH, cioè 16 luglio del 622 DC; AH è l’abbreviazione del Latino Anno Hegirae, anno dell’Egira). Il calendario islamico, per la conta degli anni, parte proprio dall’Hijrah, evento considerato fondativo della comunità islamica (Umma).
In molti Paesi il giorno di Awal Muharram è un giorno festivo.
Il termine Hijrah, oltre ad avere il significato di “esodo”, può anche esser impiegato in un’accezione più vasta, col significato di “lasciare”, “uscire”, “migrare” o “muoversi” e la fede, per la religione islamica, è appunto un mettersi in viaggio: un lasciarsi alle spalle l’ignoranza, il politeismo, il peccato, la schiavitù e la discordia per approdare alla salvezza. L’Hijrah di Maometto e dei suoi seguaci rappresenta un momento fondativo: per la prima volta il gruppo di persone riunite intorno al profeta – di fronte alle difficoltà, al pericolo e al dolore delle persecuzioni e dell’esilio – si è sentito veramente una comunità di fratelli e sorelle uniti nella fede; una fede che è appunto uno sforzo costante per avvicinarsi a Dio, nonostante difficoltà e privazioni. Il concetto di sforzo di fede, o lotta quotidiana per la fede, è centrale nell’Islam e rappresenta il significato principale del termine Jihad (il significato di “guerra santa” della parola Jihad, al contrario di ciò che si può pensare, è solo un significato secondario).
Le celebrazioni di Raʿs as-Sanah al-Hijrīyah sono molto morigerate e, nella maggioranza dei casi, si festeggia pregando in moschea, stando con la famiglia e compiendo opere di carità. Durante il capodanno islamico i più religiosi compiono un digiuno volontario, mentre altri amano mangiare insieme alla famiglia riunita.
In Egitto, come in molti altri Paesi, Raʿs as-Sanah al-Hijrīyah è una festività nazionale ufficiale. L’istituzione governativa egiziana Dar al-Ifta e l’Istituto Nazionale per la Ricerca Astronomica e Geofisica, sulla base di calcoli astronomici e di osservazioni della luna, stabiliscono la data di Awal Muharram e in quel giorno il Gran muftì d’Egitto (che presiede Dar al-Ifta) pronuncia un discorso ufficiale alla Nazione. Ogni governatorato egiziano ha le proprie tradizioni su come festeggiare Raʿs as-Sanah al-Hijrīyah ma, in generale, in Egitto è abitudine tenere concerti di musica religiosa. Fino al XIX secolo gli Egiziani festeggiavano il Capodanno islamico con la macellazione rituale di diversi tipi di uccelli, accompagnata da letture del Corano; i volatili venivano poi consumati insieme a couscous e torte salate. Inoltre era usanza visitare i cari defunti e distribuire elemosine. Dal XIX secolo in poi però, nei principali centri urbani e presso le famiglie egiziane più agiate, le usanze tradizionali di Raʿs as-Sanah al-Hijrīyah vennero soppiantate dai festeggiamenti del Capodanno Gregoriano occidentale. Oggi le tradizioni egiziane legate al capodanno islamico vengono portate avanti per lo più nelle campagne e dalle famiglie più religiose.
Fonte Ecostiera.it: Rosh Hashanah. Capodanno ebraico con chicchi di melograno
Nella cultura ebraica si festeggiano 4 “capodanni”:
1) Rosh Ha-Shanah: inizia il primo giorno del mese di Tishrei – settimo mese del calendario ebraico nonché mese dal quale si fa partire il nuovo anno civile – e termina conclusosi il giorno 2 di Tishrei
2) 1 Nisan: primo giorno del mese di Nisan, primo mese del calendario ebraico
3) Rosh Hashanah LaBehemah, capodanno degli animali: il giorno dell’anno nel quale anticamente si sceglieva l’animale per l’annuale sacrificio al Tempio di Gerusalemme; la festività di Rosh Hashanah LaBehemah cadeva l’1 del mese di Elul, mese che, nel calendario gregoriano, si colloca tra agosto e settembre.
4) Tu Bishvat, capodanno degli alberi: giorno nel quale si destinava al Tempio di Gerusalemme la decima parte del raccolto annuale di frutta.
Il primo mese del calendario ebraico è Nisan (che si colloca tra marzo e aprile del calendario gregoriano) perché è il mese dell’esodo degli Ebrei dall’Egitto (infatti Pesach, la Pasqua ebraica, che rappresenta la ricorrenza della liberazione degli Ebrei dalla schiavitù egiziana, si festeggia nei giorni 15-22 di Nisan) e Dio, in occasione della liberazione dalla schiavitù in Egitto, comandò a Mosè e al popolo ebraico: “Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno”.
L’anno ebraico civile inizia invece l’1 di Tishrei (settimo mese del calendario ebraico), un giorno che può cadere fra il 5 settembre e il 5 ottobre del calendario gregoriano: infatti gli Ebrei, per collocare la propria Storia all’interno della Storia dell’universo, contano gli anni a partire dalla data di creazione di Adamo ed Eva che, secondo la tradizione ebraica, avvenne 5 ore e 204 parti dopo il tramonto del 7 ottobre 3761 AC.
L’anno civile del calendario ebraico quindi non inizia il primo giorno del primo mese, ma il primo giorno del settimo mese, motivo per cui è Rosh Ha-Shanah, e non 1 Nisan, la festività concettualmente più simile al nostro Capodanno.
Rosh Ha-Shanah dura due giorni, 1 e 2 di Tishrei, ed è una ricorrenza dedicata alla riflessione sui propri peccati e alla penitenza. L’1 di Tishrei è il primo dei Dieci Giorni del Pentimento (periodo di penitenza) l’ultimo dei quali è lo Yom Kippur, cioè il 10 Tishrei. L’1 di Tishrei è anche il giorno del giudizio: Dio giudica ogni essere umano e decide in quale di tre libri iscriverne il nome: il libro dei giusti, il libro dei malvagi e quello dei peccatori. I giusti possono continuare a vivere, i malvagi vengono depennati dal libro dei vivi e condannati alla distruzione e i peccatori hanno tempo fino allo Yom Kippur per pentirsi, rimediare ai torti inflitti ad altri e redimersi dai propri peccati. Lo Yom Kippur, decimo giorno di Tishrei e ultimo dei Dieci Giorni del Pentimento, è invece il giorno dell’espiazione, in cui viene emessa la sentenza divina di condanna o assoluzione. Oggi tuttavia l’enfasi sul giudizio divino è molto minore, è venuta meno quest’immagine di un Dio giudice che decide della vita e della morte delle persone e anzi si tende a credere che tutti possano essere redenti e salvarsi. Ciò che più conta, ai giorni nostri, è l’aspetto dell’autocritica: Rosh Hashanah è un’occasione per riflettere su se stessi, sui propri errori e peccati e su come migliorarsi. Inoltre è fondamentale compiere gesti riparatori per rimediare ai torti inflitti ad altri, perchè Dio può perdonare i peccati commessi contro di Lui, non quelli commessi contro altri esseri umani (che possono esser perdonati solo dalle parti danneggiate). Gran parte delle due giornate viene trascorsa in Sinagoga e sono particolarmente importanti le funzioni religiose mattutine. Al mattino in sinagoga viene suonato lo shofar, una tromba ricavata dal corno di un montone, il cui suono riveste un’importanza fondamentale. 30 squilli di shofar seguono le letture bibliche e ulteriori 70 squilli avvengono durante e dopo le preghiere del Musaf, per un totale di 100 squilli di tromba. Se il primo dei due giorni di Rosh Ha-Shanah cade di Shabbat (sabato), lo shofar, anziché esser suonato nel corso di entrambi i giorni, verrà suonato solo il secondo giorno. Il suono dello shofar è simile ad un lamento, simboleggia gli squilli di tromba che si odono durante l’incoronazione di un re (per rimarcare la regalità di Dio) e invita al pentimento. Lo scopo delle preghiere (berachà) è quello di riconoscere e riaffermare la regalità di Dio, supplicarlo di ricordarsi del bene compiuto e di dimenticarsi dei peccati commessi durante l’anno e domandargli di concedere un felice anno nuovo a tutte le Sue creature.
Un’altra pratica tradizionale, anche se non condivisa da tutti, è il Tashlich, che consiste nello scuotere le estremità dei propri abiti vicino ad uno specchio d’acqua (o, in mancanza, ad un pozzo o un catino riempito d’acqua) recitando particolari versetti biblici. Il Tashlich viene praticato durante il pomeriggio del primo giorno di Rosh Ha-Shanah, a meno che questo non cada di Shabbat, nel qual caso il rito dovrà esser praticato il secondo giorno. Il Tashlich è un rito che simboleggia metaforicamente lo scuotersi di dosso i propri peccati (e per questo motivo alcuni lo criticano, perché si potrebbe avere l’impressione che compiendo il Tashlich sia davvero possibile redimersi dai propri peccati, senza pentimento o alcun gesto di riparazione). Uno dei motivi per cui è necessario che sia presente dell’acqua è che Abramo, sulla strada verso il luogo del sacrificio di Isacco (l’episodio avvenne durante Rosh Ha-Shanah), trovò un fiume, messo sul suo cammino da Satana, a sbarrargli il passaggio; Abramo proseguì comunque e, quando l’acqua gli fu arrivata al mento, pregò Dio e il fiume si prosciugò. Un altro motivo è che Rosh Ha-Shanah è la ricorrenza in cui Dio viene incoronato Re e, nell’antico Israele, i re venivano incoronati sulle sponde dei fiumi.
Per finire, durante i due giorni di Rosh Ha-Shanah è molto importante anche la ritualità riguardante la cena. Prima di ogni cena le donne e le ragazze accendono le candele e subito dopo vengono recitate le seguenti preghiere: “Benedetto sia tu, Signore nostro Dio, Re dell’universo, che ci hai santificato con i Tuoi comandamenti e ci hai comandato di accendere la luce (del Sabato e) dello Yom Hazikaron (il giorno della rimembranza, altro nome per indicare Rosh Ha-Shanah)” e “Benedetto sia tu, Signore nostro Dio, Re dell’universo, che ci hai concesso la vita, ci hai sostenuto e ci hai permesso di raggiungere quest’occasione” (quest’ultima preghiera si chiama Shehecheyanu). Subito dopo si versa il vino e, con la coppa in mano, si recita la preghiera del Kiddush. Dopo il Kiddush, se la cena è quella del secondo giorno, si recita la preghiera del frutto nuovo e si mangia il frutto nuovo (il frutto nuovo è un qualunque frutto di stagione che non sia ancora stato mangiato), dopo di che si pratica il rito del lavaggio delle mani prima del pane; se invece la cena è quella del primo giorno, dopo il Kiddush si passa direttamente al lavaggio delle mani prima del pane. Subito dopo il rituale lavaggio delle mani si recita la relativa preghiera, si torna a tavola, si sollevano due pagnotte di challah (un pane tipico), si recita la preghiera dell’Hamotzie, si intinge il pane nel miele e lo si passa ai commensali perché lo mangino. Durante la prima cena, dopo il pane, vengono consumati altri cibi tipici, che simboleggiano i desideri per l’anno nuovo. Importanti sono in particolare gli spicchi di mela intinti nel miele, che simboleggiano il desiderio di un felice e dolce anno nuovo; altri cibi benauguranti sono melograno, datteri, teste di pesce o di montone e lo tzimmes, uno stufato di carote e frutta essiccata. Le portate del pasto vero e proprio vedono la centralità dei cibi dolci, mentre vanno evitati le nocciole e i cibi aspri.
Fonte lastminute
Tutti e tre i capodanni qui considerati potrebbero avere origini pagane. Del nostro Capodanno si è già detto e non è necessario ripetersi. Rosh Ha-Shanah, secondo lo studioso e rabbino Arthur Green, potrebbe derivare dal Capodanno babilonese, i cui riti pagani sarebbero stati fatti propri dagli Ebrei durante la cattività babilonese e adattati e trasformati per conciliarli con la religione ebraica. L’enfasi sull’incoronazione di Dio a Re potrebbe derivare dall’usanza babilonese, all’inizio di ogni anno, di reinvestire di autorità gli dei e il re (loro rappresentante ed egli stesso uomo-dio), in modo da legittimare il loro potere anche per l’anno a venire. La centralità attribuita al suono dello shofar potrebbe esser collegata all’usanza babilonese del teru’ha, che consisteva nel fare molto rumore a Capodanno, probabilmente per scacciare gli spiriti malvagi (e come non pensare al rumore dei botti del nostro Capodanno?). Infine in Babilonia si credeva che gli dei decidessero a Capodanno, in base al loro capriccio, della sorte a cui sarebbe andata incontro ogni persona l’anno a venire. Il popolo ebraico ha sostituito al capriccio divino il giudizio divino e alla sorte ha sostituito il libero arbitrio, conferendo agli esseri umani il potere di decidere del loro destino, scegliendo se seguire o meno la retta via e potendo ritornare sulla strada del bene riparando ai peccati commessi; il momento del giudizio divino e della sentenza resta però, come per i Babilonesi, l’inizio dell’anno.
Perché non pensare, poi, che anche i Musulmani abbiano provato a salvare il Capodanno, in origine pagano, giustificandolo come la ricorrenza dell’Egira di Maometto?
Fonte: non solo musica&ricette
Per concludere, una riflessione finale. Oggi, ma in realtà già da 70 anni, Arabi musulmani ed Ebrei israeliani sembrano votati allo sterminio reciproco, per contendersi un fazzoletto di terra sul quale potrebbero vivere entrambi. Il 7 ottobre 2023 il conflitto in Palestina si è riacceso e all’orrendo massacro, perpetrato da Hamas, di 1139 Israeliani – per lo più civili innocenti, tra cui giovani pacifisti, donne e bambini – ha fatto seguito la brutale e forse genocida invasione della Striscia di Gaza da parte di Israele. Entrambi i popoli sono ostaggio di élite politiche composte da pericolosi estremisti fascistoidi, criminali e macellai. Forse perché Israeliani e Palestinesi trovino finalmente il modo di convivere pacificamente e rispettarsi, secondo il principio non negoziabile di due popoli due Stati, potrebbe esser d’aiuto anche che si ricordino delle proprie radici comuni e delle tante cose che li accomunano.
Oltre alla lingua (Arabo ed Ebraico sono simili e tra loro imparentate, essendo entrambe lingue semitiche) anche i loro calendari e i loro Capodanni hanno molto in comune.
Per iniziare, Rosh Ha-Shanah e Raʿs as-Sanah sono termini tra loro molto simili e hanno lo stesso significato (Capodanno).
Poi il calendario: il calendario islamico, come si è visto, è un calendario lunare, composto da anni più brevi di 11 giorni rispetto agli anni gregoriani; quello ebraico è lunisolare, cioè lunare come quello islamico, ma con l’aggiunta di un mese ogni 19 anni per 7 anni consecutivi, in modo da compensare la differenza di 11 giorni (in meno) che distingue anche l’anno ebraico da quello solare gregoriano (in questo modo si adatta il calendario ebraico all’alternarsi delle stagioni ed è possibile fissare le festività in stagioni e periodi precisi).
Infine il 10 di Tishrei, come visto, è il giorno dello Yom Kippur, uno dei giorni più sacri per gli Ebrei. Cosa succede invece proprio il 10 di Muharram? Succede che si festeggia l’Ashura, una ricorrenza molto importante per l’Islam. E cosa commemora l’Ashura per i musulmani sunniti (per gli sciiti ha un diverso significato)? L’attraversamento del Mar Rosso da parte di Mosè e la salvezza del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto!
Infine un pensiero all’Ucraina, che soffre per l’ennesima brutale e insensata guerra, con una curiosità: nel 2020 il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato Rosh-Hashanah (insieme ad altre due feste ebraiche, Pesach e Hanukkah) festa nazionale.
Sperando in un 2024 di pace, buon anno a tutti!
Fonti:
Capodanno Gregoriano:
Hans Hauben, Some observations on the early roman calendar, in: “Ancient Society”, Vol. 11/12 (1980/1981), Peeters Publishers, pp. 241-255
Romano Impero, Il Capodanno Romano, romanoimpero.com, https://www.romanoimpero.com/2016/12/capodanno-romano.html
Simone Conversano, Capodanno: le origini pagane, da Giano ai giorni nostri, Immoderati, 01/01/2022 https://www.immoderati.it/capodanno-le-origini-pagane-da-giano-ai-giorni-nostri/
Cristiano Vignali, San Silvestro, il “Giano Cristiano” a cui è dedicato il Capodanno, LaNotizia.net, 02/01/2022 https://www.la-notizia.net/2022/01/02/san-silvestro-il-giano-cristiano-a-cui-e-dedicato-il-capodanno/
Raʿs as-Sanah al-Hijrīyah
Islam online, How Should Muslims Celebrate the New Hijri Year?, islamonline.net https://fiqh.islamonline.net/en/how-should-muslims-celebrate-the-new-hijri-year/
Islam Awareness, The Islamic (Hijri) calendar, islamawareness.net https://www.islamawareness.net/Dates/introduction.html
تعرف على احتفالات رأس السنة الهجرية اليوم بمراكز وقصور الثقافة (Scopri oggi le celebrazioni del Capodanno Hijri nei centri culturali e nei palazzi), El Watan News https://www.elwatannews.com/news/details/3651145
Shaima Mukhtar مظاهر احتفال المصريين بالعام الهجري الجديد.. حفلات إنشاد ديني ومجسمات (Aspetti della celebrazione egiziana del capodanno Hijri: concerti e modelli di canto religioso), El Watan News, 20 luglio 2023 https://www.elwatannews.com/news/details/6695244
Louay Ali, المفتى يهنئ الرئيس السيسى والشعب المصرى بمناسبة العام الهجري الجديد (Il Mufti si congratula con il presidente Sisi e il popolo egiziano in occasione del nuovo anno dell’Egira), youm7.com, 5 agosto 2021 https://www.youm7.com/story/2021/8/5/%D8%A7%D9%84%D9%85%D9%81%D8%AA%D9%89-%D9%8A%D9%87%D9%86%D8%A6-%D8%A7%D9%84%D8%B1%D8%A6%D9%8A%D8%B3-%D8%A7%D9%84%D8%B3%D9%8A%D8%B3%D9%89-%D9%88%D8%A7%D9%84%D8%B4%D8%B9%D8%A8-%D8%A7%D9%84%D9%85%D8%B5%D8%B1%D9%89-%D8%A8%D9%85%D9%86%D8%A7%D8%B3%D8%A8%D8%A9-%D8%A7%D9%84%D8%B9%D8%A7%D9%85-%D8%A7%D9%84%D9%87%D8%AC%D8%B1%D9%8A-%D8%A7%D9%84%D8%AC%D8%AF%D9%8A%D8%AF/5413952
Sart Fransis احتفالات رأس السنة الهجرية في الموروث الشعبي المصري.. ذبح وصدقة وقرآن (Le celebrazioni del Capodanno Hijri nel folklore egiziano…macellazione, beneficenza e il Corano) https://alwan.elwatannews.com/news/details/4318620/%D8%A7%D8%AD%D8%AA%D9%81%D8%A7%D9%84%D8%A7%D8%AA-%D8%B1%D8%A3%D8%B3-%D8%A7%D9%84%D8%B3%D9%86%D8%A9-%D8%A7%D9%84%D9%87%D8%AC%D8%B1%D9%8A%D8%A9-%D9%81%D9%8A-%D8%A7%D9%84%D9%85%D9%88%D8%B1%D9%88%D8%AB-%D8%A7%D9%84%D8%B4%D8%B9%D8%A8%D9%8A-%D8%A7%D9%84%D9%85%D8%B5%D8%B1%D9%8A-%D8%B0%D8%A8%D8%AD-%D9%88%D8%B5%D8%AF%D9%82%D8%A9-%D9%88%D9%82%D8%B1%D8%A2%D9%86
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Marc Zvi Brettler, Zichronot: Asking an Omniscient God to Remember. Do we really want God to remember all that we did?, TheTorah.com https://www.thetorah.com/article/zichronot-asking-an-omniscient-god-to-remember
Chabad, What Is Rosh Hashanah?, Chabad.org https://www.chabad.org/library/article_cdo/aid/4762/jewish/What-Is-Rosh-Hashanah.htm#Why
Chabad, Rosh Hashanah Dinner and Prayers, Chabad.org https://www.chabad.org/library/article_cdo/aid/4839/jewish/Rosh-Hashanah-Dinner-and-Prayers.htm
Talmud Babilonese, Tractate Rosh Hashanah, disponibile in Inglese su Jewish Virtual Library https://www.jewishvirtuallibrary.org/tractate-rosh-hashana-chapter-1
Arthur Green, Rosh Hashanah, a season of rebirth, in: “Judaism for the World. Reflections on God, Life, and Love”, Yale University Press, 2020 https://www.google.it/books/edition/Judaism_for_the_World/6NL5DwAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Our+sages+applied+this+verse+to+Rosh+Hashanah,+the+Jewish+New+Year+festival,+occurring+on+the+new+moon+of+the+month+Tishrey.+They+described+it+as+a+festival+that+has+a+new+moon+hidden+within+it.&pg=PA129&printsec=frontcover
Dinka Kumer, What Is Tashlich?, Chabad, Chabad.org https://www.chabad.org/library/article_cdo/aid/564247/jewish/What-Is-Tashlich.htm