Come le più comuni tecnologie, il calcio è in continua evoluzione; infatti, da due mesi a questa parte sui giornali calcistici, nei programmi televisivi sportivi e sui canali social sentiamo parlare sempre più spesso di “cartellino blu”.
Voi vi starete chiedendo a cosa serve un cartellino blu nel calcio se già esiste quello di colore rosso e quello di colore giallo.
La domanda è assolutamente legittima e, sempre la stessa, ha bisogno di una risposta adeguata.
Quindi, partendo da chi ha proposto l’introduzione del cartellino di colore blu, passando per una fase di stallo e per finire poi con il verdetto finale, vi andrò a spiegare il perché della proposta e la decisione finale.
L’International Football Association Board chiamata anche IFAB è un organo internazionale con sede a Zurigo, in Svizzera. Questa ha il potere di stabilire qualsiasi modifica ed eventuali innovazioni delle regole del gioco del calcio a livelli internazionali e nazionali.
A proposito di innovazioni, l’IFAB ha dato il via libera alla sperimentazione del cartellino blu nel calcio d’élite che si andrebbe ad integrare ai due cartellini già in vigore.
Gli amanti del rugby e dell’hockey sul ghiaccio sanno già dove io stia andando a parare perché questa tipologia di sanzione esiste già per gli sport citati sopra.
Come spiegato dalla menzionata associazione, il cartellino blu non è altro che un’espulsione a tempo; ovvero si parla di un tempo limitato, il quale si trova nel range 8 – 10 minuti.
Quando l’arbitro dovrà estrarre questa tipologia di cartellino?
Il perché i membri dell’IFAB abbiano valutato e deciso di proporre questa tipologia di sanzione è il seguente: combattere, eliminare, ridurre a zero i falli tattici (quelli che interrompono un’azione promettente), le perdite di tempo e le proteste eccessive.
Quindi, in due parole, al presentarsi di una delle tre tipologie di falli, l’arbitro di gara sarà tenuto ad estrarre per il giocatore protagonista di quel determinato fallo il cartellino di colore blu; a sua volta, quest’ultimo dovrà abbandonare il terreno di gioco per un massimo di 10 minuti, lasciando così la sua squadra in dieci.
L’innovazione proposta dall’IFAB ha avuto voce il 02/03/2024 a Glasgow in Scozia. Lì presenti all’assemblea generale c’erano i vertici del calcio internazionale.
Il Numero 1 della FIFA Gianni Infantino senza troppi peli sulla lingua ha chiaramente detto: «questo per noi è un argomento inesistente, non esisterà, almeno per adesso, senza un’adeguata sperimentazione prima nel calcio “minore” nessun cartellino blu.»
A seguito dell’assemblea appena svolta, l’IFAB fa sapere che l’espulsione a tempo rimarrà solamente una sperimentazione nelle categorie minori e una eventuale approvazione avverrà solo dopo aver valutato l’impatto sui giocatori.
Discorso rimandato alla prossima stagione.
A mio avviso questa innovazione potrebbe portare a responsabilizzare alcuni giocatori in campo, facendo prevalere il senso di squadra e di gruppo sull’individualismo.