Elezioni: fatte. Risultati: a posto.
Il mondo è sempre appeso a elezioni, a risultati elettorali e alle capacità comunicative.
Il mondo sta sempre votando, da qualche parte si vota sempre, e, la Comunicazione “la fa da padrona”.
Le analisi del voto
Le analisi del voto non mancano e proseguono nel tempo.
Oggi in particolare devono affrontare anche il nodo del nostro mondo appeso alle instabilità mondiali, ai focolai di crisi e alla “nuova polarizzazione” su scala globale.
Torneremo ancora a “due blocchi divisori”, anche se con caratteristiche e profili differenti?
Europa e Stati Uniti da una parte e Cina e Russia dall’altra. E reciproci alleati mondiali.
Semplificando, il mondo è ancora appeso ad una nuova Guerra Fredda?
In realtà tutti sono una minaccia per tutti
Tutti sono protagonisti di sanzioni, recriminazioni e minacce. Le provocazioni nucleari mondiali e le debolezze dei governi, di qualsiasi tipo, non sono mai un buon segno.
Le guerre vinte ed in particolare la seconda guerra mondiale, aggiudicata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati, ringraziano un elemento determinante: la Comunicazione.
La vittoria intesa come la capacità di proporre un modello “di vita” migliore e differente da quello esistente in altri Paesi.
La Comunicazione
Certo, in passato, tecnologia, innovazioni, armamenti, motivazioni di uomini illuminati e oculate scelte politiche supportarono la Comunicazione e ne furono fondamento. Il modello presentato di vita post bellico ebbe il sopravvento su menti e coscienze di milioni di persone fino a quel momento non in condizioni di vedere oltre al “loro Muro”. Sarà così anche in futuro?
Quello di Berlino cadde anche grazie ai Media e alla Comunicazione incessante e profonda rivolta ai “popoli” dai servizi di informazione.
Un “nuovo paradigma” di una nuova vita andava affacciandosi.
Oggi?
La dimensione della Comunicazione è affascinante, attrae e, oggi, è svolta soprattutto dai social media. Quelli che ci fanno “vedere, leggere e pensare” sia quello che c’è ed esiste, ma spesso anche quello che non c’è ed è inventato di sana pianta. La pianta dei Cavalli di Troia.
La Comunicazione è figlia di “settori” che si inventano a pro domo loro la storia e prospettano un futuro a volte disastroso e a volte magnifico.
Oggi la competitività nel campo della Comunicazione social è aperta. Incessante e veloce. Talmente tanto veloce da farci girare la testa.
L’analisi rapida
Una rapidità di informazioni e comunicazioni da farci perdere il dono dell’analisi delle profondità e dei dettagli delle informazioni.
Paradossalmente proprio l’avvolgente velocità quotidiana ci induce e ci procura “decadenza e pigrizia”.
Ci spinge ad accettare passivamente quello che ci viene proposto. Senza poterlo prima anticipare, conoscere, e poi, dopo, la velocità non ci permette di analizzare e approfondire le informazioni.
La rapidità della Comunicazione sfrenata non ci permette di crescere in conoscenza e competenza.
Ognuno
Ognuno cerca di affermare il proprio primato del “convincimento social”.
Ognuno ha verità e ricette pronte da somministrare. La verità è nelle tasche di tutti quelli che appaiono.
Ognuno è alla ricerca delle vittorie social, vuoi in termini di visualizzazioni e vuoi in termini di persuasione mediatica.
La Cina vince
La Cina, rispetto al mondo dei social, ha una visione tutta particolare.
Combatte e cerca, come tutti i Paesi: Russia, Stati Uniti e Occidente compreso, di affermare il proprio primato competitivo, soprattutto sul piano tecnologico e della Comunicazione.
Il disastro del COVID 19 ha indebolito tutti, ma alcuni si sono rialzati più velocemente e con maggior vigore di altri. Molti sono morti e purtroppo non ci sono più.
E diversi Paesi si sono indebitati e altri si stanno “mettendo in difficoltà” fino al collo per diverse generazioni a venire.
La Comunicazione
La Comunicazione nel periodo della pandemia mondiale ha innescato dinamiche e investimenti. Ha lasciato segni e solchi profondi nelle popolazioni di tutto il mondo.
La Cina ha accelerato ed impresso una marcia potente all’innovazione (5G, semiconduttori…) e alla conquista di mercati mondiali (Africa, Europa…). Ha dimostrato e comunicato potenza.
Xi Jinping
La conferma di Xi Jinping, uscito vincitore dalle elezioni del Congresso dello scorso anno e nominato Segretario Generale, ha attestato come il ruolo di Pechino è oggi molto più rilevante di quello di Mosca.
Probabilmente Xi Jinping proporrà continuità di Comunicazione e leadership.
Il Presidente della Repubblica Popolare Cinese investirà ulteriori risorse, anche nelle forze armate, come previsto nel quattordicesimo Piano Quinquennale del 2021, permettendo al proprio paese di completare il processo strategico per essere alla pari con i migliori eserciti del mondo.
E nonostante la Cina non sia mai stata un paese guerrafondaio in giro per il mondo, a differenza di altre potenze mondiali anche europee, nei prossimi anni apprenderemo di nuovi sviluppi “interni” e di contesto internazionale. La Cina lo farà e lo comunicherà al mondo nel migliore dei modi.
Il destino del nostro mondo
Il destino del nostro mondo è appeso alla Comunicazione, anche social, e passa altresì dalla Cina.
La cura e l’attenzione ai dettagli di ciò che ci viene proposto dai mezzi di Comunicazione non ci deve far perdere la visione panoramica e la lettura strategica globale mondiale. Sempre più a rischio di (inserito) offuscamento social.
Questo articolo non contiene tracce di Intelligenza Artificiale
Foto copertina: fonte Presidenza del Consiglio dei Ministri-licenza- https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/