Alla luce della triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, della perdita della biodiversità e dell’inquinamento, gli Stati membri dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente – UNEA si sono riuniti per il 2° “Summit UNEA Città e Regioni”, dove hanno condiviso le esperienze sui molteplici vantaggi che la natura può fornire alle città. In particolare, i partecipanti hanno esplorato la possibilità di concepire le città come centri di innovazione e opportunità e creatori di benessere.
Stewart Maginnis, vice direttore generale, IUCN, (Economy Division, UN Environment Programme), in un discorso programmatico, ha chiesto di reinventare le città come sistemi rigenerativi viventi. Ha affermato che per affrontare le immense sfide create dall’urbanizzazione, la natura dovrebbe essere vista come un alleato. Martina Otto, che guida il lavoro di UN, Environment sulle città ha dichiarato: “Capovolgendo il copione e collegando le nostre città e regioni con la natura, possiamo affrontare la tripla crisi planetaria di cambiamento climatico, perdita di natura e biodiversità, inquinamento e rifiuti”.
L’Assemblea si è espressa rilevando quanto le città siano i motori dell’economia globale, ospitando 4,2 miliardi di persone e siano viste come entusiasmanti focolai di innovazione e crescita. Tuttavia, esse, con le loro emissioni di CO2, pari quasi al 75% di quelle globali, si stanno riscaldando più della media mondiale e sono sempre più sia la causa sia il peso del cambiamento climatico. Pertanto, l’attuazione delle politiche per le città favorevoli alla natura, ha bisogno di un’efficace governance multilivello, approcci multi-stakeholder e misure finanziarie adeguate. Inoltre, occorrono strategie che vedano coinvolti anche i singoli cittadini con l’inclusione a tutti i livelli delle politiche, della pianificazione e del processo decisionale. In conclusione, si prospetta una nuova visione: città non più distruttrici della natura, ma che crescono con la natura per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.