Per “underground” intendiamo qualcosa di produzione artistica o letteraria che, per contestare il sistema, non viene affidata ai normali canali di diffusione o distribuzione.
Balducci fa tutto questo nel Mondo della moda.
Domenico Balducci, è un artista italiano che ho conosciuto grazie a Diane Pernet.
Domenico ha rapito la mia attenzione grazie ai suoi contenuti social di illustrazione e video concettuali per diverse realtà e personaggi del mondo della Moda, come per esempio appunto, fra le mie preferite, Diane Pernet e Michèle Lamy (moglie e collaboratrice da una vita di Rick Owens).
Quante pelli artistiche ha Domenico Balducci? Tante, e tutte con un filo conduttore: la creatività e l’attitudine.
Da dov’è partito il suo percorso?
Si laurea allo IED Moda Lab di Roma in fashion design, nasce come illustratore, video creator, stylist e fotografo con una creatività e una visione concettuale molto moderna, partendo dalla rivista “Fashion Files” per poi essere riconosciuto dalle realtà più importanti dell’alta moda.
Nella prima parte della sua carriera lavora come fotografo e stilista.
Successivamente, raggiunge un nuovo traguardo meritato e importante perché viene selezionato da Vogue Italia per lo shooting “Precious shots” continuando la collaborazione esponendo le sue fotografie per l’importante iniziativa A red lipstick for Convivio, ideata da Vogue.it insieme a Viva Glam di MAC Cosmetics, linea creata per sostenere il Mac Aids Fund. La fonte d’ispirazione è un rossetto rosso; l’obiettivo è quello di sostenere una battaglia importante contro una malattia che ogni anno miete milioni di vittime, l’Aids.
Viene selezionato da Franca Sozzani, visionario e anticonformista direttore di Vogue Italia dal 1988 al 2016 – anno della sua scomparsa, per entrare a far parte alla mostra/evento “Beauty in Wonderland”, dove due foto di Domenico vengono inserite nel taccuino fotografico ufficiale .
Poi arriva il momento nel quale le sue foto vengono selezionate dal celebre Bruce Weber, fotografo e regista statunitense per una campagna pubblicitaria su Moncler, che sarà il progetto che darà una visibilità internazionale al suo lavoro fotografico concettuale, alla base del suo intenso e unico pensiero artistico.
Attualmente lavora anche per la modella Zumy Rosow incastrandosi perfettamente con la sua arte al mood dell’indossatrice musa di parecchi direttori creativi (tra tutti Alessandro Michele quando era alle redini della casa di moda Gucci, di recente accolto nella Maison Valentino).
Insieme alla fotografia e allo styling, attualmente si dedica parecchio all’illustrazione, per me grande fiore all’occhiello, collaborando con diversi brand e con Barbara Brocchi, che a sua volta è Illustratrice, Project Designer, Jewels Designer, Professoressa allo Ied e molto altro.
Notato da un footwear designer americano continua il suo percorso di illustratore per alcuni marchi newyorkesi e attualmente, per nostra fortuna, continua la sua carriera creando contenuti social di illustrazione e video concettuali che vi consiglio di andare a vedere sul suo profilo Instagram (@domenico_balducci_) in collaborazione con diversi personaggi illustri della moda.
Sono contenuti che vi appassioneranno e vi avvicineranno al Mondo della moda, quello “underground”, quello visto da una prospettiva diversa, nonostante l’immersione totale di Domenico nella moda dal giorno zero.
Come nella musica, anche la moda quindi, ha i suoi talenti da conoscere.
Io, per fortuna, ho conosciuto l’arte di Balducci e non posso che condividerla sui social, supportarla parlandone a chi, come me, ama la moda e chi la sa trasmettere.