Non possiamo che essere d’accordo su quanto sia perfetto il linguaggio latino nel definire il mondo celeste! Equinozio, dalla parola latina per notte uguale, evoca immagini di bilanciamento cosmico, di un’armonia terrena rasserenata dall’equa distribuzione di luce e buio. Ma, ahimè, la realtà non è così poetica come il nostro immaginario.
L’equatore celeste nell’equinozio
Sì, il sole attraversa l’equatore celeste nell’equinozio, ma la luce solare, quella saggia e capricciosa, ci fa uno scherzo. Il sole, signori miei, non è un punto luminoso preciso ma un disco ardente e grazie alla magia della rifrazione atmosferica, noi, poveri mortali, godiamo di qualche minuto in più di luce durante l’equinozio. E per questo fenomeno, cari miei, dobbiamo rendere omaggio all’equilux, il valoroso compagno dell’equinozio, che giunge alcuni giorni prima, carico del suo stesso fascino ma purtroppo meno celebrato.
I sintomi del male
I sintomi del male di stagione cominciano ad evidenziarsi: un viso arrossato, un battito cardiaco accelerato, un sognare ad occhi aperti e un’inclinazione verso il romanticismo, il tutto avvolto da un desiderio irrefrenabile di abbandonare la noia e correre all’aperto a giocare.
La diagnosi? Febbre primaverile.
Ebbene sì, sembra che ci sia qualcosa di più profondo di una semplice esuberanza emotiva per la fine dell’inverno. Le prove aneddotiche suggeriscono una base biologica per questo aumento di umore, desiderio ed energia che accompagna l’equinozio di primavera. Sebbene le cause esatte rimangano elusive, è probabile che gli ormoni abbiano un ruolo da protagonisti.
Equinozi di autunno e primavera
Gli equinozi di autunno e primavera sono gli unici due giorni dell’anno in cui il sole sorge esattamente a est e tramonta esattamente a ovest. Per affinare il vostro senso di orientamento, scegliete un punto di riferimento da un punto panoramico dove vivete e notate dove il sole sorge e tramonta nell’equinozio. Da quel momento in poi, saprete sempre dove si trovano est e ovest.
La Sfinge di Giza e la Pasqua
A celebrare l’equinozio ci pensano anche i giochi di luce della Grande Sfinge di Giza. Così come diversi altri siti antichi che si allineano all’equinozio, come Chichen Itza e Angkor Wat.
L’equinozio di primavera è come un segnalibro nel calendario per determinare la data della Pasqua. Nel 325 d.C., il Concilio di Nicea decise che la Pasqua sarebbe stata celebrata la prima domenica dopo la prima luna piena che cadeva o dopo l’equinozio di primavera. Se la luna piena cadeva di domenica, la Pasqua veniva posticipata di una settimana in modo da non coincidere con la Pasqua ebraica. Quest’anno la Pasqua cadrà il 31 marzo.
Saturno
Ma la Terra non è l’unica a godersi tutto il divertimento: anche Saturno si unisce alla celebrazione dell’equinozio. Anch’esso ha un equinozio ogni primavera e autunno, ma poiché le stagioni sul pianeta dagli anelli sono un po’ più… come dire… languide, l’attesa tra un equinozio e l’altro è notevole. Gli equinozi di Saturno si verificano circa ogni 15 anni terrestri; il prossimo avrà luogo il 6 maggio 2025. Noi siamo più fortunati.
Per concludere, condivido una citazione in spirito primaverile “Voglio fare con te
ciò che la primavera fa con i ciliegi.” di Pablo Neruda.