Capita che una sera ti invitino a teatro e non ci sia il solito spettacolo di prosa o una commedia. Capita che non ci sia nemmeno uno spettacolo di danza o un concerto di musica lirica, da camera o giù di lì. A teatro quella sera c’è una straordinaria recita di “teatro canzone” che prende spunto da un famoso spettacolo ideato da Giorgio Gaber e Sandro Luporini: “Far finta di essere sani”.
Lo spettacolo, andato in scena al teatro Menotti Filippo Perego di Milano, in memoria dei vent’anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber, vedeva protagonisti, oltre ad una straordinaria Andrea Mirò ed a un eclettico Enrico Ballardini, anche la band “Musica da ripostiglio”. In conclusione dello spettacolo, approfittando della gentile disponibilità, porgiamo alcune domande a Luca Giacomelli ed Enrico Ballardini.
Com’è nato il gruppo?
Il gruppo nasce grazie a Emilio Russo (direttore artistico del Teatro Menotti NdR), che ci ha uniti in spettacoli precedenti: Io e Andrea Mirò nel 2015 in uno spettacolo su Guccini e con “La musica da ripostiglio” in uno spettacolo del 2019 che si chiamava “Trattoria Menotti” sulle canzoni milanesi. Durante il 2020 abbiamo incominciato a lavorare a “Far finta di essere sani” che avrebbe dovuto debuttare in quell’anno, ma a causa del COVID lo spettacolo è stato rimandato.
Perché proprio uno spettacolo dedicato all’opera di Giorgio Gaber?.
Innanzi tutto perché Gaber è il padre del Teatro Canzone italiano e noi, che siamo attori musicisti non potevamo che realizzare Gaber. Poi a Gennaio 2023 cade il ventesimo anniversario della scomparsa di Giorgio Gaber…
A quali riflessioni apre questo spettacolo?
Sono molte le riflessioni che si possono fare: innanzitutto bisognerebbe incominciare a rispettarsi un po’ di più. “Far finta di essere sani” è uno spettacolo che nasce 50 anni fa e già allora Gaber poneva la questione: “Chi è Maria? Scusa se parlo di Maria” Gaber /Luporini 1973), cioè a incominciare a capire che la realtà siamo noi, non è al di fuori di noi. Questa è una riflessione, un punto di vista, una domanda che ci dovremmo porre anche oggi e che non ha una risposta e probabilmente non ce l’avrà mai: già porsela sarebbe tantissimo.
Che altri progetti avete in cantiere?
Sorride, possiamo dirlo?!
Se non è un segreto…
Insieme alla fondazione Gaber abbiamo deciso di realizzare una trilogia e “Far finta di essere sani” è stato il primo della serie. A giugno 2023 ci sarà un secondo spettacolo dal titolo “Libertà obbligatoria” che debutterà al Piccolo Teatro di Milano per poi proseguire con altre repliche al Teatro Menotti Filippo Perego di Milano.