Alcuni semplici suggerimenti per migliorare la qualità di vita in famiglia quando è presente il Disturbo da deficit di attenzione
Il disturbo ADHD
Il disturbo ADHD determina in una persona difficoltà di concentrazione e attenzione, fatica nel controllo del comportamento, iperattività, impulsività, disturbi di umore, incapacità ad organizzarsi, agitazione e altri sintomi ancora.
La presenza di un figlio con ADHD implica da parte dei genitori una particolare attenzione alle interazioni con l’ambiente del proprio figlio, ambiente nel quale si possono creare delle situazioni difficili da gestire e da affrontare per chi ha questo disturbo: scuola, sport, vita familiare, relazioni con i coetanei, ecc…
Bambini ADHD
Con un bambino ADHD le punizioni spesso non sono efficaci, come anche promesse non mantenute. Sono invece molto efficaci le ricompense appena il comportamento desiderato è stato messo in atto dal bambino. Ciò genera in lui gratificazione e autostima, rafforzando la motivazione a metterlo ancora in atto per stare meglio con se stesso e con gli altri.
Strategia del riposo
Un’altra strategia da promuovere é favorire un buon riposo notturno, giustamente prolungato nel numero di ore in modo da favorire maggiormente di giorno il controllo del comportamento e soprattutto l’attenzione e la concentrazione, due principali punti di debolezza della persona che soffre di questo disturbo. Per favorire il sonno va curato l’ambiente della casa, un ambiente che deve essere tranquillo, specialmente la sera, privo di distrazioni come cellulare o TV ad alto volume. In questo ambiente è fondamentale disporre di una camera dove il bambino possa trascorrere un tempo tranquillo prima di risposarsi, facendo attività predispongano al riposo (letto, cuscini, libri da leggere, coperte morbide, luce soffusa, ecc…).
Per il cervello un buon sonno significa maggiore abilità a focalizzare, concentrarsi e allungare i tempi di attenzione di giorno. A ciò si aggiunge lo sviluppo della memoria perché più facilmente si immagazzinano le informazioni.
L’importanza dell’alimentazione
Importante anche è l’alimentazione, semplice e sana durante il giorno, priva di eccitanti (es. bevande con caffeina).
Strategia delle relazioni sociali
Un’altra strategia è promuovere attorno al bambino ADHD delle buone, sane, profonde relazioni sociali, a partire dalla famiglia, che deve essere il più possibile unita e motivante per lo sviluppo del bambino. In essa il bambino deve potersi sentire accolto, ascoltato, compreso. Determinante è anche la percezione del suo ruolo nella famiglia (esempio colui che aiuta la mamma nelle necessità del fratellino/della sorellina). La qualità del tempo speso con gli altri (familiari, amici, compagni di scuola, insegnanti ecc…) può aiutare il bambino a percepirsi, a conoscerci in relazione con gli altri, sviluppando così modalità empatiche di interazione che gli permettano di fare pace con le complessità comportamentali del disturbo ADHD (ad esempio con i disturbi dell’umore).
L’allenamento cognitivo
Fare esercizi di allenamento cognitivo con costanza o attività che sviluppino la mente tenendola impegnata a lungo ad apprendere cose nuove per il bambino é anche questo un modo per fargli sperimentare la sua capacità di autocontrollo quando è occupato in attività di suo interesse.
Se possibile, favorire il contatto con animali da compagnia (specialmente i cani), veri e propri stabilizzatori dell’umore e fonte di relazione senza richiesta specifica che però aumenta lo sviluppo dell’empatia (cura dell’animale, gioco e passeggiata con l’animale sono alcune attività di grande beneficio).
Per saperne di più: www.sviluppocognitivo.it