Come costruire un presepe
Cari affezionati lettori, ben ritrovati
Spero abbiate avuto l’occasione di visitare qualche Museo del Presepio, tra quelli suggeriti nel precedente articolo, prima della pausa estiva, e che vi sia venuto il desiderio di fare un bel presepio artistico per il prossimo Natale.
Se così fosse, come mi auguro, è ora necessario compiere alcune scelte circa la costruzione del presepio.
Innanzitutto, occorre scegliere lo stile. Il presepio può essere infatti orientale o popolare.
Il Presepio orientale è un presepio che rappresenta una scena ambientata nei luoghi propri della Palestina ai tempi della nascita di Gesù.
La storia ed i riferimenti dei Vangeli permettono di ricreare quell’ambiente. Vegetazione, architettura, luci ed ombre. devono dunque raffigurare quel particolare momento storico. Senza dimenticare che i vestiti dai personaggi, che metteremo nel Presepe, dovranno seguire la moda del tempo.
Il presepio però può essere anche popolare, ovvero ambientato in qualsiasi epoca e luogo, purché anche in questo caso, si riproduca la scena, il più verosimilmente possibile.
Storicamente Gesù nacque e visse tra Betlemme, Nazareth e Gerusalemme, ma è anche vero, per i credenti, che Gesù nasce ogni giorno, in ogni luogo e ovunque due o più persone si trovino nel suo nome, lui è presente.
Ecco, dunque, il motivo per il quale è possibile ambientare il Presepe in ogni luogo e tempo.
Nello stile popolare confluiscono anche i presepi che seguono delle particolari tradizioni, quale ad esempio iconico spicca il Presepe Napoletano, fatto di figure, ambientazioni, addobbi così speciali che lo rendono unico.
Recentemente, quasi a seguire l’arte pittorica, si è diffuso lo stile simbolico, ove il concetto, la spiegazione dei simboli è l’elemento di lettura dell’opera presepiale.
Tuttavia, questo stile entra un po’ in contraddizione con il brano evangelico di Luca che racconta che nella notte Santa accorsero i pastori alla grotta, chiamati dagli angeli e che dopo aver visto Gesù, tornarono alle loro case pieni di stupore e glorificando il Signore.
Era stata dunque sufficiente la vista, senza che nessuno avesse spiegato l’evento.
Tornando necessariamente al principio, ecco che la scelta dello stile diviene fondamentale e da questa scelta scaturiscono tutte le successive che riguardano il bozzetto da preparare, la dimensione del presepio, le statue da utilizzare, la luce e di colori, la vegetazione e gli animali, i materiali.
A proposito di materiali, la scelta di quale materiale usare è in realtà la decisione più importante da prendere dopo quella sulla scelta dello stile e, in parallelo, anche su che tipo di presepe realizzare se a cielo aperto o a diorama.
Mi spiego, un presepe cielo aperto vuol dire che il presepio si può vedere nei quattro lati e non c’è una copertura, mentre il diorama consiste nel rinchiudere la scena dentro ad un cassone o limitare la visione attraverso un boccascena.
Nel primo caso occorrerà che tutto il Presepe sia proporzionato e costruito, mentre nel secondo caso, quello del diorama, si dovrà tener conto della prospettiva con le sue regole e ciò che non si vede potrà non essere costruito, per esempio di un palazzo, si potrebbe realizzare solo una facciata o al più due facciate con un angolo.
Per quanto riguarda il materiale, si può scegliere tra la carta, il sughero o il polistirolo o il polistirene, oggi il più utilizzato. Approfondiremo questa parte nel prossimo articolo.