Una vendetta premeditata e un linguaggio che mal si addice al ruolo che ricopre un Premier. In un clima politico già surriscaldato dalla campagna elettorale, il saluto del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca desta preoccupazione e disappunto.
Il racconto
“Buongiorno, sono la st… della Meloni”, le parole proferite dalla Premier, che ha atteso di incontrare De Luca a Caivano per replicare ad una sua precedente affermazione in un fuorionda in occasione della manifestazione con i sindaci a Roma il 16 febbraio scorso. “Lavori anziché manifestare”, affermò in quella circostanza Giorgia Meloni. “Lavora tu, st….”, la replica di De Luca, che reagì spontaneamente (e non in favore di telecamera) all’atteggiamento ostativo dinanzi alla protesta dei sindaci e degli amministratori della Campania contro il mancato sblocco del Fondo Sviluppo e Coesione, tuttora in stand by con effetti devastanti per lo sviluppo regionale.
Il dibattito politico smarrito
L’atteggiamento della Premier Meloni, in un contesto ufficiale e sotto gli occhi dei presenti e della stampa, rappresenta un ulteriore esempio di come il dibattito politico stia scivolando verso un pericoloso terreno di aggressività e mancanza di rispetto istituzionale. In una democrazia matura, come dovrebbe essere la nostra, il confronto politico dovrebbe essere improntato al rispetto reciproco e alla dialettica costruttiva. Tuttavia, troppo spesso assistiamo a episodi in cui la volontà di colpire l’avversario politico con epiteti spiacevoli prende il sopravvento sul rigore istituzionale.
Un’azione premeditata
È preoccupante che un’azione del genere sia stata compiuta proprio da un Premier, la cui condotta dovrebbe essere un esempio per tutti i cittadini. Questa azione premeditata assume un’ulteriore gravità in quanto avviene in piena campagna elettorale. Il dovere di ogni politico, d’altra parte, dovrebbe essere quello di contribuire a rafforzare il dialogo e a promuovere la coesione sociale, anziché alimentare divisioni e conflitti. È quindi fondamentale che episodi come questo non passino inosservati e che vengano condannati con fermezza da tutte le forze politiche e dalla società civile. È necessario riaffermare con forza i valori fondamentali della democrazia e del rispetto reciproco, al di là delle divergenze politiche.
La replica
“Ho visto che la Meloni ci ha tenuto a comunicare la sua nuova e vera identità e noi non possiamo che concordare ovviamente”, ha affermato intanto con toni molto pacati il governatore De Luca, oggi, a margine di un convegno all’ospedale Cardarelli di Napoli, spiegando di aver “appreso dai social della raffinata eleganza con cui si era avvicinata al presidente della Regione che era lì per accoglierla e darle il benvenuto”.
Il rigore istituzionale
In un momento in cui il Paese ha bisogno di unità e coesione per affrontare sfide cruciali, è fondamentale che i nostri leader politici dimostrino maturità e responsabilità, evitando comportamenti che possano alimentare ulteriori divisioni e contrasti. La politica deve essere al servizio del popolo e delle istituzioni, non un’arena per liti personali e offensive gratuite. È tempo di ritrovare l’etica istituzionale nel dibattito pubblico, per costruire un futuro all’insegna del dialogo costruttivo e per ripristinare la fiducia dei cittadini nei confronti della classe dirigente politica.