Gli alberi si sono evoluti per la prima volta 300 milioni di anni fa con le gimnosperme: i primi alberi. Sulla base della documentazione fossile animale, nella storia del pianeta si sono verificate cinque maggiori eventi di estinzioni di massa (Big Five). La più recente di queste è avvenuta nel Cretaceo in coincidenza con la maggiore distribuzione spostamenti ed estinzioni di alberi a fioritura precoce come magnolie.
Le foreste pluviali del Gondwana dell’Australia orientale sono conservate come Patrimonio dell’Umanità perché proteggono più di 40 milioni di anni della storia evolutiva della foresta pluviale.
Tre quarti delle foreste del New South Wales furono distrutte in circa 130 anni fino agli anni ’70, bruciate e disboscate per produrre preziosi oggetti in legno, pavimenti, mobili, rifiniture interne e calci di armi.
Gli alberi trovati nelle foreste rimanenti includono il pino cerchio (Araucaria cunninghamii), corniolo (Ceratopetalum apetalum), pinkwood o susino (Eucryphia moorei) e il faggio antartico (Nothofagus moorei), tutti rappresentanti dei generi paleo-antartici.
In totale 87 generi di piante attuali hanno il record fossile paleo-antartico del tempo del continente del Gondwana. Il Global Tree Assessment ha compiuto uno sforzo particolare per salvaguardarle, ma gli studi indicano che il 29% di queste specie arboree sono ancora a rischio di estinzione.
La sopravvivenza dei lignaggi della foresta pluviale del Gondwana è di fondamentale importanza in tutto l’emisfero australe. Nel tempo gli alberi si sono adattati o hanno seguito milioni di anni di cambiamenti climatici e sono sopravvissuti a un’estinzione su larga scala. Essi continuano a sostenere la diversità biologica e la funzione di ricchi ecosistemi di foreste pluviali, essenziali per il futuro del pianeta.