Il disastro del 2018
Nel luglio del 2018, la Grecia è stata vittima di una serie di incendi boschivi di portata disastrosa, che hanno colpito principalmente la regione dell’Attica, nell’area di Atene.
Tra il 23 e il 26 luglio, le fiamme si sono propagate rapidamente, alimentate da forti venti e temperature elevate, causando la morte di 94 persone e il ferimento di oltre 200.
Le zone colpite
Le zone più colpite dagli incendi sono state quelle di Mati, Rafina e Penteli, dove interi paesi sono stati evacuati e diverse case sono state completamente distrutte.
Le vittime, tra cui molti bambini e anziani, sono state ritrovate in casa, nelle auto o annegate in mare nel tentativo di sfuggire alle fiamme.
Le cause degli incendi non sono state ancora completamente chiarite, ma si ipotizza che siano state una combinazione di fattori, tra cui dolo, incidenti e negligenza.
Le condizioni meteorologiche estreme, con temperature elevate e venti forti, hanno poi contribuito alla rapida propagazione delle fiamme.
Gli incendi del 2018 nell’Attica rappresentano una delle tragedie più gravi della storia moderna della Grecia. Oltre al tragico bilancio in termini di vite umane, gli incendi hanno causato ingenti danni ambientali ed economici.
La regione dell’Attica ha subito la distruzione di vaste aree boschive e coltivate, con un impatto significativo sulla flora e la fauna locale.
Le misure adottate
A seguito della tragedia, il governo greco ha avviato una serie di misure per migliorare la prevenzione e la gestione degli incendi boschivi. Sono stati stanziati fondi per l’acquisto di nuovi mezzi e tecnologie, è stato aumentato il numero dei vigili del fuoco e sono stati implementati piani di evacuazione più efficienti.
Gli incendi del 2018 nell’Attica rimangono un monito tragico e un doloroso ricordo per la Grecia. La memoria delle vittime deve essere preservata e la tragedia deve servire da lezione per migliorare la prevenzione e la gestione di future calamità naturali.
La situazione in Italia
Un quadro completo degli incendi boschivi del 2023 ce lo fornisce ISPRA (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) con una tabella che riportiamo qui sotto che ci indica una statistica per regione.
…e il 2024 non ha dati incoraggianti, dal 1° gennaio al 31 maggio 2024 risulta una superficie complessiva colpita da incendi boschivi di 39 km2, di cui quasi 12 appartenenti a boschi e foreste. Attualmente l’80% delle aree percorse da incendio sia totali che forestali si trova nelle regioni Sicilia e Calabria.
Giornata nera è stata quella del 20 luglio, 16 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento della Protezione Civile, di cui 6 dalla Sicilia, 3 dalla Calabria, 2 dal Lazio, 2 dalla Sardegna e una ciascuna da Basilicata, Puglia e Umbria.
Uno strumento tecnologico che ci permette di avere una situazione completa a livello globale è stato ideato dalla NASA.