Cristina Reccagni. Imprenditrice innovativa di successo: legno arredo, turismo, l’Intelligenza Artificiale e molto altro ancora.
Associata APA Confartigianato Milano, Monza e Brianza è un vulcano di idee, di opere realizzate ed è in continuo progresso.
Cristina Reccagni promuove l’artigianato e il design di alto livello attraverso un laboratorio moderno di falegnameria e con macchinari tecnologici all’avanguardia.
Incoraggia nuove tendenze, propone arredamenti su misura disegnati da lei e propone “il bello”.
Legata a Monza, per nascita e per aver avuto il suo primo ufficio di progettazione in centro alla città.
Allora chiediamo…
Cristina buongiorno. Come sta?
Sorride
“Sto bene, grazie!”
Di cosa si occupa, anzi, se noi dicessimo “sempre legno e Monza” a lei cosa verrebbe in mente?
Sorride professionale
“Mi occupo del settore legno arredo, ovvero sono la titolare di un’azienda che produce arredamento su misura.
Io sono un interior-designer.
Mi occupo del cliente a 360 gradi, dalla progettazione degli arredi su misura, alla consulenza per gli impianti elettrici ed idraulici, ai colori delle tinteggiature delle pareti, alle lampade, a quadri e tappeti…
Il contratto con i clienti è di mia competenza, così come il marketing, l’amministrazione, il rapporto con gli enti pubblici e bancari.
Produciamo arredamento e manufatti di ogni genere e stile. Il materiale è tutto molto curato e di alta qualità. Ci rivolgiamo ad alberghi, strutture ricettive, bar, ristoranti, profumerie, uffici e soprattutto abitazioni
Siamo iscritti al MEPA* e siamo fornitori ufficiali del tribunale di Milano, Monza, Lecco, Lodi”.
Monza. Cosa significa per lei?
“Sicuramente Monza significa il legame professionale, affettivo e produttivo con APA Confartigianato Milano, Monza e Brianza e poi… la Villa Reale… “
Villa Reale di Monza?
“Si. Abbiamo presentato nel 2015 una creazione ispirata a un nuovo approccio alla cultura del “mangiare” e che si sposa con il progetto “Un posto a tavola” per la promozione dell’artigianato e del design.
E poi Monza è molto altro… un riferimento…”.
Legno, artigianato e innovazione…
Sorride. Imprenditrice nel cuore.
“Serve conciliarli. Sono legati fra loro.
Noi svolgiamo ancora un lavoro artigianale, direi artistico abbinato alla tecnologia ed all’innovazione.
I nostri macchinari sono tutti a controllo numerico, quindi ci permettono di produrre articoli molto elaborati nelle forme e nei materiali, con il massimo della precisione.
Inoltre abbiamo all’interno della nostra azienda un ufficio tecnico in grado di dare un servizio di consulenza totale al cliente, cosa non usuale per un’azienda piccola o media brianzola.
Tra i nostri clienti posso anche annoverare nomi importanti di calciatori, attori, cantanti e rappresentanti della pubblica amministrazione nazionale”.
Come funziona in questo periodo il mercato del legno?
“Io reputo che dopo il Covid il mercato del legno abbia avuto un grande rilancio.
Personalmente durante il periodo del Covid ho avuto un incremento molto cospicuo del fatturato. Questo però è possibile con molta iniziativa e molta inventiva… e soprattutto lavoro, molto lavoro.
Io per esempio mi sono inventata dei para fiato di lusso”.
Cosa sono i para fiati?
“Sono il risultato dell’investimento di tempo e di una ricerca sui materiali realizati non in plexiglass, ma per esempio fatti in policarbonato.
Sono quegli strumenti che durante il Covid era obbligatorio utilizzare in qualsiasi posto pubblico per non avere un contatto diretto con la persona che si aveva di fronte”.
Para fiati. In quali ambiti sono stati maggiormente utilizzati?
“Ho contattato aziende estere per l’acquisto del policarbonato ed ho progettato una paratia che suddividesse nelle aule giudiziarie del Tribunale di Milano le postazioni dei giudici, del Pubblici Ministeri e degli avvocati. Non solo frontalmente ma anche lateralmente con tanto di apertura per permettere il passaggio dei togati.
Tutto eseguito con telai di massello molto eleganti e idonei per le aule del tribunale risalenti al 1940.
Era epoca mussoliniana, noi stessi anni fa li abbiamo restaurati completamente.
Ancora adesso quelle sono strutture di pregio e sono posizionate nelle aule della sezione penale e della corte d’appello”.
Imprenditrice inventrice…
Sorride entusiasta.
“L’inventiva e la fantasia sono alla base del mio lavoro.
Ogni giorno devo creare partendo sicuramente dalla mia esperienza ormai più che trentennale, ma adattandomi di volta in volta alle novità dettate dalla moda, dal mercato globale e dalle esigenze della location…”
Abbiamo saputo però che Cristina Reccagni è anche imprenditrice di successo in un altro settore.
“L’altro settore, che secondo me ha avuto e continuerà ad avere nei prossimi anni grande espansione, è il settore del turismo”.
E in che modo opera anche nel settore del turismo?
“Da imprenditore ed investitore ho puntato sul settore extra-alberghiero.
Ho investito in località italiane di forte affluenza turistica, soprattutto estera, con esigenze di lusso e bellezza.
Ho aperto alcune strutture ricettive in Salento con l’obiettivo di continuare anche in altre Regioni italiane.
Nelle mie strutture ho molti turisti che arrivano, soprattutto dall’estero, dall’Australia, in particolar modo dalla Francia, dalla Germania e dal Regno Unito.
Ritengo che anche in questo settore la differenza la faccia la qualità del servizio, ma soprattutto la qualità della location. Perciò ho ristrutturato personalmente ed arredato molto accuratamente tutto con pezzi disegnati da me ed altri con interni di “vero antiquariato”. Quadri fatti con le mie mani, oggetti e lampade di modernariato, ho curato ogni struttura nel minimo particolare”.
Occuparsi di turismo significa anche gestire rapporti umani e relazioni.
Lei come vede il rapporto fra il settore del turismo e l’Intelligenza Artificiale?
Cosa ci dobbiamo aspettare?
“Va considerata come premessa, che, se viene a mancare il rapporto umano e di relazione fra cliente e fornitore di servizi, non esiste successo imprenditoriale. Ma proprio in questo contesto e con adeguati accorgimenti forse l’intelligenza artificiale assumerà sempre più una certa rilevanza.
Per esempio, nell’esercizio di affittacamere si può attuare il servizio di check in e check out con dispositivi di apertura porte automatici ed inserimento di codici a distanza, non fantascienza perché, già in tanti alberghi da me arredati, viene utilizzato.
Ovviamente oggi i costi da sostenere sono ancora troppo alti e non facilmente ammortizzabili da una struttura con poche camere. Anche le pulizie delle camere potrebbero rientrare nell’intelligenza artificiale.
Ma io ritengo che nessun artifizio potrà mai sostituire l’accuratezza umana e l’empatia che si instaura tra cliente ed host”.
E quindi il rapporto umano…
“Eh sì! Certo! Il rapporto umano è estremamente importante. Decisivo spiegare ai turisti quali sono le bellezze del territorio, dove possono andare a mangiare, a fare acquisti a visitare musei, le spiagge più belle, le strade migliori da percorrere etc.
Bisogna saper organizzare loro anche delle esperienze come ad esempio una giornata in vigna, oppure in un birrificio artigianale, un percorso a cavallo, in canoa, in barca e tanto altro…”
Quindi nella sua attività legata al turismo parliamo di “esperienze fisiche, umane, personali… “
“Infatti! Io ho unito tutto in un mio know-how complessivo.
Propongo e faccio fare ai miei ospiti esperienze diversificate, unite anche all’imprenditoria territoriale.
E quindi, riprendendo l’esempio del Salento, porto i miei ospiti a visitare birrifici artigianali, a conoscere dove fanno la mozzarella…
E a questo proposito ho creato quindi delle partnership con diverse aziende importanti del Salento, dove i miei ospiti possono fare una giornata personale, riservata e interattiva”.
Torniamo all’Intelligenza Artificiale nel settore del legno…
“Nel settore del legno arredo, invece ritengo che l’intelligenza artificiale non potrà mai sostituire il saper fare e l’ingegno dell’artigiano.
La genialità tipica italiana del saper costruire con le proprie mani, piene di esperienza ed anima, un mobile non solo ben fatto ma bello ed unico, non potrà mai essere paragonata ad una qualsiasi forma di tecnologia assoluta, ovvero, artigianalità umana e tecnologie unite fanno il futuro, ma non una o l’altra distinte.
L’artigiano è un vero artista.
L’artigiano ogni giorno si mette alla prova con delle novità, con nuove sfide da vincere, per difficoltà costruttiva, progettuale mettendo inventiva, creatività, insomma tutto sé stesso…
Il vero artigiano brianzolo crea non produce”.
È una caratteristica propria di ogni essere umano: saper rimettersi in gioco…
“Esatto, ogni giorno l’imprenditore, ma anche ogni essere umano, deve far funzionare non soltanto le proprie mani, ma anche il proprio cervello e la propria anima.
Deve saper dare sé stesso in quello che fa. Io stessa come designer ogni giorno mi devo rimettere in gioco, come se fosse il primo.
Devo analizzare innanzitutto il cliente che ho davanti, perché costui non è un numero ma un essere umano con le sue peculiarità, le sue fragilità e le sue emozioni.
Devo entrare nella sua casa come nella sua vita personale in punta di piedi, non imponendo mai le mie idee, i miei gusti, ma sapendomi adattare ogni volta alle diverse esigenze in tutto e per tutto.
Devo comprendere bene i suoi gusti per poter realizzare il suo sogno inespresso.
Io devo essere per il cliente il valore aggiunto alla sua idea di bello ed entrare in sintonia ed empatia con lui/lei.
Secondo me, insomma, ci devo mettere esperienza, tecnica e tanta anima”.
Obiettivi aziendali?
“Mi sono prefissa ancora un incremento di fatturato ulteriore per il 2024 e poi…”.
E poi? C’è altro?
“Sì, sto lavorando per aprire un’altra nuova attività… ma per ora è riservato…”.
Beh! A noi lo può dire…
Sorridiamo entrambi
“Vabbè! A voi lo dico…”.
Uno scoop per national daily press…
“Farò ancora imprenditoria. Nel settore del food and beverage… e non posso dire altro…”.
Complimenti Cristina, ci dirà nella prossima intervista…
“Si certo. Grazie molto… ma non è finita…”.
Ci stupisca… altro?
“La mia fantasia non smette mai di galoppare e quindi mi sono data nuovi obiettivi.
Amo l’arte, in ogni sua forma! Amo lo spettacolo.
Ho fatto l’attrice amatoriale per vent’anni, per cui mi è stata data la possibilità di collaborare con una radio che va in web. Lo sto facendo già da un po’ di tempo con una trasmissione mia che parlerà di politica, di attualità e soprattutto di imprenditoria…”.
Già che ci siamo ci dica il nome della radio…
“RBS. WWW.RADIORBS.IT”
È da considerare una nuova attività imprenditoriale…
“Si e sotto una forma diversa.
Una modalità assolutamente innovativa che mi sto inventando negli ultimi periodi in collaborazione con un bravissimo giornalista: Paolo Giglio.
E in più mi occuperò anche della parte diciamo, commerciale degli sponsor di questa radio…”.
Cristina, altro?
Sorride…
“No. Per ora no…”.
Grazie, complimenti per le sue attività, auguri per le prossime… e arrivederci.
“Grazie a voi, a presto”.
A presto Cristina. Buon lavoro!
Sempre Legno S.r.l. Lissone: www.semprelegno.it
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* MEPA: Il portale Acquisti in Rete della Pubblica Amministrazione
Questa intervista non contiene tracce di Intelligenza Artificiale