Post Fiera Artigianato. Ci pare sia stata un’ottima iniziativa. Quali consuntivi e risultati raggiunti. Quali sono gli obiettivi futuri per Fiera Milano? Quali prospettive per la prossima iniziativa fieristica?
Artigiano in Fiera conclude un anno di soddisfazioni per Fiera Milano. Dopo la chiusura forzata causata dalla pandemia, quest’anno siamo tornati a pieno regime. Abbiamo ospitato oltre 50 manifestazioni fieristiche in Italia, organizzandone più di 20 all’estero. Il tasso di occupazione dei quartieri fieristici ha sfiorato i 200 giorni. Finalmente abbiamo potuto assolvere al nostro compito: aiutare le aziende a sviluppare il loro business. Uno degli obiettivi futuri di Fiera Milano è quello di presentarsi sul mercato internazionale come un hub di riferimento a livello europeo. Una piattaforma in grado di attirare i più importanti eventi mondiali capaci di rendere ancor di più Milano una città leader nel settore dell’organizzazione di manifestazioni fieristiche, congressi ed eventi. A settembre, ad esempio, abbiamo ospitato la manifestazione internazionale Gastech, la più grande mostra e conferenza globale per il gas naturale, il GNL, l’idrogeno e organizzato la nuova fiera del design a Singapore, FIND. L’intenzione è di proseguire su questa strada, portando sempre più eventi di questo tipo a Fiera Milano e contemporaneamente guidando le imprese italiane verso una maggiore internazionalizzazione.
Oltre al tema dell’internazionalizzazione, Fiera Milano sta lavorando anche sullo sviluppo di nuovi format fieristici in grado di catturare i trend futuri soprattutto su alcuni settori chiave: mobilità; life science; economia circolare e trasformazione digitale. In merito a quest’ultimo tema, Fiera Milano ha siglato due importanti accordi con Netcomm, digital hub di riferimento in materia di e-commerce e retail digitale, e con AnotheReality, realtà che si occupa di mondi immersivi declinando le nuove tecnologie in progetti innovativi. L’obiettivo è quello di sviluppare un nuovo evento unico nel suo genere, in scena nel novembre 2023, volto a sviluppare il processo di trasformazione digitale delle aziende e ad approfondire il sempre più attuale tema del metaverso. Netcomm curerà la Business Conference dedicata alle aziende, utilizzatori finali delle tecnologie per attuare la trasformazione digitale e l’evoluzione del business, mentre AnotheReality si unirà a Fiera Milano per realizzare la prima Technology Conference italiana che fornirà alle imprese uno sguardo sulle potenzialità del metaverso.
Inoltre, nel 2022, Fiera Milano ha organizzato anche il primo appuntamento biennale internazionale dedicato alla mobilità del futuro: Next Mobility Exhibition. Per quanto riguarda il futuro, nel 2023 ci attendono sfide importanti, ad iniziare dalle nostre mostre dedicate all’agroalimentare e all’ospitalità professionale, TUTTOFOOD e HOST, si passa poi alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo. Tra gli eventi da segnalare anche il ritorno a Milano dell’appuntamento internazionale ITMA 2023, la più grande fiera mondiale della tecnologia tessile e dell’abbigliamento. L’autunno 2023 vede poi il ritorno della sinergia di successo tra SMART BUILDING EXPO, MADE EXPO, SICUREZZA, tre eventi fieristici dedicati al mondo delle costruzioni e alla sicurezza, e la nuovissima GEE- GLOBAL ELEVATOR EXHIBITION, la fiera dedicata ad ascensori e scale mobili. Senza dimenticare gli appuntamenti annuali importanti, come le manifestazioni dedicate al settore moda, come HOMI Fashion & Jewels, MICAM, MIPEL, LINEAPELLE E MILANO UNICA. Oltre al ritorno del SALONE DEL MOBILE, o ancora EICMA, MILAN GAMES WEEK & CARTOOMICS e ARTIGIANO IN FIERA.
La differenza fra le collocazioni geografiche e di merito fra gli spazi espositivi in città e il quartiere a Rho-Pero. Per cosa si differenziano, quali criteri per organizzare eventi in un luogo oppure in altro?
Fiera Milano opera attraverso diversi spazi espositivi e congressuali. Ovviamente le diverse venue hanno peculiarità differenti e sono in grado di ospitare eventi, congressi e manifestazioni fieristiche che per esigenze particolari scelgono la loro location. Nello specifico, Fiera Milano Congressi, società del Gruppo che si occupa di questo settore e leader nell’industria congressuale dal 1994, gestisce i due centri congressi internazionali a Milano (Allianz MiCo e Stella Polare) e il meeting centre nel cuore di Roma (MoMeC). Due centri congressi e un meeting centre per un totale di circa 23.500 posti e 65 sale conferenze. Allianz MiCo è il centro congressi più grande d’Europa. Lo scorso giugno 2022, MiCo ha cambiato nome diventando Allianz MiCo. Questo a seguito di una partnership, dalla durata di 9 anni, che conferisce a MiCo-Milano Convention Centre, una ancor maggiore attrattività internazionale grazie alla forza del brand Allianz, primo marchio assicurativo tra i gruppi che operano a livello globale nei financial services. Questa partnership valorizza ulteriormente il posizionamento di Milano come meta congressuale e turistica europea e l’impatto economico del “turismo d’affari” legato ai grandi eventi convegnistici.
Sede ogni anno dei più importanti congressi internazionali associativi e corporate, Allianz MiCo è il sito maggiormente utilizzato da Fiera Milano per ospitare o organizzare gli eventi che prediligono la collocazione in città. Il quartiere espositivo fieramilano, invece, è uno dei maggiori centri espositivi al mondo. Si sviluppa su 20 grandi padiglioni posti ai due lati di un asse pedonale lungo oltre un chilometro, per una superficie totale di 400.000 mq. Le dimensioni permettono al quartiere di Rho di essere la location perfetta per i grandi eventi nazionali ed internazionali.
Quale impatto sul PIL Regionale e nazionale di Fiera Milano e sul sistema fieristico italiano? Come siamo messi in relazione al sistema fieristico europeo?
L’impatto economico complessivo di Fiera Milano è di 8,1 miliardi di euro, di cui di cui 4,3 mld in Lombardia. In epoca pre-covid, le oltre 50 manifestazioni realizzate da Fiera Milano generavano 17,5 miliardi di euro di export per le aziende espositrici. Il contributo totale (diretto, indiretto e indotto) al pil generato dalle “vendite fieristiche” era pari a 53,7 miliardi. Il sistema fiere italiano rappresenta complessivamente il secondo polo europeo (dietro alla Germania) e il quarto a livello mondiale (alle spalle di Cina, Stati Uniti e Germania). I numeri del settore fieristico in Italia (dati Prometeia-Aefi) rappresentano un comparto molto importante che si compone di 190 imprese tra quartieri espositivi e organizzatori di eventi fieristici, 3.700 gli addetti, 200mila espositori e più di 20milioni di visitatori negli oltre 420 eventi internazionali e nazionali in un anno.
Aziende italiane comprate da stranieri, fenomeno più frequente di quanto si immagini. La proprietà finisce all’estero con conseguente rischio patrimonio Made in Italy in mano estera (occupazione, delocalizzazione…). Come la vede dal Suo punto di vista? Diversi settori strategici non sono più italiani, Fiera è strategico per la Lombardia e per l’Italia. Se per ipotesi astratta accadesse anche a Fiera di essere acquisita da stranieri, cosa potrebbe succedere nel tessuto economico occupazionale regionale e nazionale?
È un’ipotesi difficile da immaginare per Fiera Milano. Noi siamo una eccellenza italiana che rappresenta il Made in Italy. E, secondo me, tale dobbiamo restare. Condividiamo con le nostre imprese gli stessi valori, la cultura e le tradizioni. Le nostre fiere sono un asset insostituibile per la competitività dell’industria italiana e la crescita del tessuto produttivo del Paese. Come Fiera Milano, sentiamo la forte responsabilità di avere un ruolo fondamentale per il sistema produttivo italiano, proprio come un ponte che mette in collegamento opportunità di crescita e di sviluppo. La nostra fiera è uno spazio, non solo fisico, dove valorizzare e promuovere il potenziale del brand Italia.