Motta di Livenza, 13 settembre 1928. Una data che segna un lutto per il panorama letterario italiano: in un incidente stradale, si spegne la vita di Italo Svevo, pseudonimo di Ettore Schmitz.
Lo scrittore triestino, di ritorno da un soggiorno termale a Bormio insieme alla famiglia, rimane coinvolto in un incidente automobilistico sulla via Postumia. Le ferite riportate, seppur inizialmente sembrate lievi, si rivelano fatali a causa di un preesistente problema cardiaco. Svevo muore all’età di 67 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo della letteratura.
Un’eredità letteraria inaspettata
La morte di Svevo giunge in un momento in cui la sua fama come scrittore stava finalmente iniziando a consolidarsi a livello internazionale. Grazie all’amicizia e all’ammirazione di James Joyce, che aveva riscoperto la sua opera, Svevo aveva visto pubblicare in Francia “La coscienza di Zeno”, romanzo che lo avrebbe consacrato come uno dei più importanti narratori del Novecento.
La sua scrittura, introspettiva e psicoanalitica, aveva anticipato molti temi cari alla letteratura moderna, come l’analisi del flusso di coscienza e l’indagine nei meandri della psiche umana. Romanzi come “Una vita”, “Senilità” e “La coscienza di Zeno” sono ancora oggi studiati e ammirati per la loro profondità e la loro originalità.
Le circostanze dell’incidente e le cause della morte
L’incidente che ha portato alla morte di Svevo è avvenuto in circostanze piuttosto banali. L’auto, su cui viaggiavano lo scrittore, la moglie Livia, il nipote Paolo Fonda Savio e l’autista, è uscita di strada sbattendo contro un albero. Le cause esatte dell’incidente non sono mai state del tutto chiarite, ma si ipotizza che alla base ci sia stata una distrazione o un malore dell’autista.
Il referto medico attribuì il decesso di Svevo a un’uremia e a un’insufficienza cardiaca, aggravate dallo shock provocato dall’incidente.
Un ricordo indelebile
La morte di Italo Svevo ha rappresentato una perdita inestimabile per la cultura italiana. La sua capacità di indagare la complessità dell’animo umano e la sua scrittura raffinata e ironica lo hanno reso uno degli autori più amati e studiati della letteratura italiana.
Nonostante la sua scomparsa prematura, l’eredità di Svevo continua a vivere attraverso le sue opere, che continuano a essere lette e rilette da generazioni di lettori.