Una sorta di cono gigante su ruote.
Si chiama “K5”, non ha braccia né gambe ed è un robot sviluppato dalla società Knightscope, a New York la polizia ha iniziato a utilizzarlo per rafforzare la sicurezza pubblica e migliorare il controllo delle aree urbane.
Il mastodontico robot di 190 kg, dispiegato a Manhattan nell’area della metropolitana di Times Square nel settembre 2023 come parte di un progetto pilota, è progettato per monitorare l’area, raccogliere dati tramite videocamere e sensori e pattugliare autonomamente. È in grado di rilevare suoni sospetti, come vetri rotti o grida, e inviare segnalazioni in tempo reale alla centrale della polizia.
Robot senza armi (per ora)
Tuttavia, K5 non è armato e non può intervenire fisicamente in caso di crimine, ma può fungere da deterrente e supportare gli agenti umani con la raccolta di informazioni.
Essendo privo di braccia, l’unico aiuto immediato che può fornire è la possibilità per le persone di premere un pulsante sul robot per essere messi in contatto con un operatore umano a cui segnalare il problema.
K5 non è solo a New York
Un altro robot impiegato a New York è il “DigiDog”, una sorta di cane robot sviluppato da Boston Dynamics, dotato di telecamere e sensori che possono essere utilizzati per le missioni di ricerca e salvataggio o per situazioni pericolose come la gestione di pacchi sospetti.
“Colleghi” Robot in tutto il mondo
‘’Robocop’’ a Dubai che può accettare pagamenti di multe e rilevare comportamenti sospetti tramite riconoscimento facciale, ‘’AnBot’’ in Cina dotato di taser (pistola elettrica) che può arrivare ad una velocità di 18 km/H per inseguire i criminali in fuga, ‘’REEM’’ negli Emirati Arabi che gestisce le denunce in maniera ‘’smart’’ con il caricamento diretto dei documenti; ‘’Xavier’’ a Singapore, che nel 2021 veniva utilizzato per evitare assembramenti in piena pandemia, insomma, K5 non è solo al mondo.
Avanguardia della sicurezza urbana oppure alba di una nuova distopia?
In un’ottica di utilizzo anche nel nostro paese di queste nuove tecnologie, è necessario porre l’accento su alcune riflessioni.
Il monitoraggio costante, la raccolta di dati su larga e la ‘’delega’’ della pubblica sicurezza alla tecnologia necessitano certamente di un bilanciamento fra le esigenze securitarie e le fondamenta liberali su cui si poggia la nostra democrazia, perché se è vero che anche la Lega calcio di serie A ha già effettuato una mappatura degli stadi per l’installazione di software necessari al riconoscimento facciale per il 2025, è altrettanto vero che in termini di sicurezza è necessario un approccio ancora più sensibile, cauto, olistico, perché i droni armati con proiettili di gomma sono già una realtà nelle leggi del Nord Dakota, come i ‘’robot killer’’ nella polizia di San Francisco, autorizzati ad usare la forza letale.
La sicurezza ‘’Human free’’
Entro il 2030 il 25% delle forze sarà robotico e una caserma sarà interamente gestita dai robot, cosi si è espresso il Dipartimento di Polizia di Dubai.
Ma davvero in futuro l’ordine e la sicurezza pubblica potrà prescindere dalla componente umana? E’ immaginabile che ‘’l’equilibrio fra il disordine sopportabile e l’ordine indispensabile’’, possa essere demandato a degli algoritmi? Potrà mai un cyborg attagliare i dettami della legge al momento, alle esigenze e al contesto in cui applicarla? E dopo i poliziotti, saranno sostituiti i medici, gli infermieri, gli autisti, i netturbini, gli impiegati, gli operai, gli artigiani?
2001: Odissea nello spazio
Nel 1968 il regista Stanley Kubrick produsse un film di fantascienza che, con gli occhi di oggi, fantascienza quasi più non è. Un capolavoro cinematografico che viaggia, senza soluzione di continuità ,dalla preistoria fino al 2001 d.C, in quattro episodi che raccontano l’evoluzione umana con gli occhi e la fantasia del regista Newyorkese. Una missione spaziale alla volta di Giove , in cui 5 astronauti si accompagnano ad un computer, HAL 9000, che ha la responsabilità operativa della missione. A causa di un’avaria all’astronave, nasce un contrasto decisionale tra gli uomini e il computer, infatti gli astronauti cercano di escludere HAL 9000 dal governo della nave spaziale, ma il computer cercherà di uccidere l’intero equipaggio. Si salverà solo un uomo, che grazie ad un espediente riuscirà a cancellare la memoria del computer e prenderne il sopravvento.
E se accadesse la stessa cosa nella realtà?