Fabio Tokito
Classe 2014, Garbagnatese di nascita (solo perché il giorno in cui è nato non c’erano sale parto libere a Rho), prossimo alla scuola secondaria di primo grado, karateka per tradizione famigliare.
Fabio, alias Tokito, timido, ma tenace, non molla mai anche quando chiunque mollerebbe, persino un adulto!
Appassionato di scienze, fumetti manga e mantidi religiose, anche se a ridosso di una gara lamenta sempre le farfalle nello stomaco!
Giovane karateka, nonché cintura nera, primo dan JKA World Federation.
Fabio è un’atleta della società Hiro Hito Karate Do di Lainate, diretta dal Maestro Cabiddu Assunta, 7° Dan, arbitro classe A ex atleta plurimedagliata.
Ciao Fabio, quanti anni hai?
“Dieci anni, classe 2014, quasi undici, frequento la quinta elementare”
A che età hai iniziato a praticare karate?
“La prima volta che ho indossato un karategi avevo circa cinque anni e mezzo e, ad essere sinceri all’inizio non volevo fare karate, avevo paura del giudizio degli altri, ma ad un certo punto sono riuscito a vincere questa paura.
Purtroppo, poco dopo che ho iniziato a praticare karate è scoppiata la pandemia, non si è più potuti andare in palestra e siamo stati costretti a fare lezione on line.”
Entrambi i tuoi genitori praticano Karate, sono istruttori anche se mamma non insegna più- e papà è un ex agonista.
“Agonista, quinto dan, arbitro classe A. Ad ottobre dello scorso anno è andato in Giappone ad arbitrare i mondiali. Si può dire che siamo una famiglia di Karateka!
Mamma “fa” l’allieva, ma quando ci sono le gare supporta me e i miei compagni di palestra, sta con noi sul tatami e cerca di aiutarci “
C’è qualcun altro in famiglia che pratica?
“Certo! Abbiamo il mio fratellino Andrea, alias Megaloman o Axl, cintura verde, ha sette anni, quasi otto “
È vero che hai iniziato a piacerti tanto il karate quando hai iniziato a fare le prime gare?
“Si, in più quando ho fatto la mia prima gara ho conosciuto il Maestro Naito.
Ricordo che quando mi vide per la prima volta, mi chiese come mi chiamavo, quanti anni avessi e ad un certo punto si abbassò alla mia altezza e questo suo gesto mi fece sentire a mio agio, quasi protetto “
Tornando alle gare…
“Mi piace molto farle! “
Cosa ci dici dei tuoi risultati? Hai avuto una brevissima parentesi di cintura marrone, nel senso che tu hai preso la cintura marrone più o meno a febbraio del 2024 e al 23 marzo del 2024 hai sostenuto l’esame di cintura nera
“Possiamo dire che non ho avuto il tempo di fare gare come cintura marrone.
Come cintura nera, ai campionati italiani di dicembre 2024 sono diventato campione italiano, per quanto riguarda la mia categoria, di kumite e vicecampione di kata
È una grande responsabilità perché ogni anno vorrei riuscire a conservare il titolo “
Tornando all’esame di primo dan, l’hai sostenuto il 24 marzo dello scorso anno
“Esatto! Il giorno dopo il mio decimo compleanno, il 24 marzo
Credo che il Maestro Naito abbia voluto darmi questa opportunità perché frequento da tempo il corso che tiene il lunedì a Carugo e perché, nel corso del tempo, mi ha visto crescere non solo come bambino, ma anche come karateka “
Come si svolge la tua giornata, per esempio quando hai gli allenamenti?
“Mi sveglio alla mattina alle sette meno dieci e mi preparo per la scuola. Il pomeriggio, dopo essere tornato da scuola svolgo i compiti mentre faccio merenda e a volte mi capita di portarmi i libri in palestra per studiare prima dell’inizio della lezione “
E quando si riposa un karateka?
“Praticamente quasi mai se non il mercoledì perché non ci sono allenamenti e nel week-end, se non c’è il corso del Maestro Naito. “
Qual è l’obiettivo per cui stai lavorando sodo?
“Fra i miei obiettivi ci sono i campionati europei e, ovviamente i mondiali in Giappone nel 2027 “
Ma secondo te è più importante vincere o gareggiare dando il massimo?
“Secondo me fare la gara dando il massimo, mostrare quello che ho dentro e che ho studiato
Se vinco, la successiva prova che devo sostenere è mantenere il risultato conquistato “