Nel 1215, un evento di portata storica si verificò nella vasta terra della Cina: la caduta di Zhongdu (l’odierna Pechino) sotto l’assedio delle forze mongole guidate da Gengis Khan. Questo episodio non fu solo un momento di svolta nella campagna mongola contro la dinastia Jin, ma segnò anche un punto di non ritorno per il destino dell’intera regione.
L’inizio dell’Assedio
La guerra tra i Mongoli e la dinastia Jin aveva preso il via già nel 1211, con i Jin che controllavano la Cina settentrionale e riuscivano a stento a contenere le incursioni di Gengis Khan. Tuttavia, il grande Khan non si lasciò scoraggiare e continuò a rafforzare le sue truppe. Entro il 1213, aveva accumulato una forza tale da conquistare tutto il territorio settentrionale fino alla Grande Muraglia.
La strategia di Gengis Khan
Con l’intento di infrangere le difese Jin e invadere il loro territorio, Gengis Khan divise il suo esercito in tre armate: una sotto il comando del fratello Khasar verso la Manciuria, la seconda divisa tra i suoi figli maggiori verso Shanxi, e la terza, guidata da lui stesso e dal figlio Tolui, verso Shandong. Questa strategia si rivelò vincente, permettendo ai Mongoli di fare breccia nel muro in più punti.
La battaglia di Zhongdu
L’assedio di Zhongdu fu lungo ed estenuante. Secondo alcune fonti, gli assediati, a corto di metallo per le munizioni dei loro cannoni, furono costretti a fabbricarli con oro e argento. Alla fine, la città cadde il 1º giugno 1215, e i Mongoli massacrarono gli abitanti, costringendo l’imperatore Xuanzong a spostare la capitale a Kaifeng, più a sud.
Le conseguenze
La caduta di Zhongdu aprì la valle del Fiume Giallo a nuove incursioni mongole e segnò l’inizio di una serie di conquiste che avrebbero portato alla caduta di altre città e alla definitiva vittoria mongola nella regione. Kaifeng stessa cadde nel 1233, consolidando ulteriormente il dominio mongolo sulla Cina.
Riflessioni finali
La battaglia di Zhongdu è un esempio emblematico della potenza militare e della strategia di Gengis Khan. La sua capacità di mobilitare e coordinare un esercito su vasta scala ha permesso ai Mongoli di espandere il loro impero e di lasciare un’impronta indelebile nella storia della Cina e del mondo intero.