La metropolitana può piacere o meno, ma è bella!
Certo per i pendolari a volte può piacere un po’ meno, ma per chi osserva, dentro e fuori le carrozze viaggianti, si apre sempre un nuovo mondo. Il bel mondo degli altri.
Gli altri che ci regalano un po’ di loro magari con i piccoli gesti della quotidianità, o che ci regalano un sorriso perché apprezziamo l’aspetto buffo che i piccoli incontri possono offrire.
In metropolitana si vede di tutto!
Chi osserva in giro per la metropolitana vede un mondo nuovo, trova motivi di gioia e di cuor contento.
C’è di tutto, donne e uomini di tutti colori, forme, usi e costumi… ogni persona può offrire uno spunto per confrontarsi, ragionare, imparare. Forse non sempre… ma guardandoci intorno troviamo di tutto.
Ci sono…
Quelli che si scaccolano, mostrano tatuaggi, bicipiti o gambe, sono da ammirare…
Quelli che si credono ancora ragazzini/ragazzine e si atteggiano fuori tempo, età e moda, sono deliziosi. Anche quelli che si immaginano osservati per qualità che non hanno più, sono divertenti.
Quelli e quelle che si portano appresso cani, gatti e persino altri animali non menzionabili, sono pieni di orgoglio e coraggio.
Cappelli e ombrelli: spettacolari… In mano o in testa: scenografici.
Invece gli zaini sulla schiena ingombrano, sono da egoisti nei confronti di chi è a stretto contatto, soprattutto quando la carrozza è affollata. A bordo sarebbe meglio evitare di tenerli sulle spalle, anche per motivi di propria “sicurezza economica”.
Le mamme con i bambini sono spettacolari. Ciucci, biberon e occhi gonfi dalla stanchezza infinita.
I cellulari
Ecco, su tutto ciò, però, i cellulari vincono e senza confronto alcuno.
Quelli che ascoltano musica e giocano con i cellulari, sono da studiare. Vivono nel loro mondo.
Le persone che parlano forte al cellulare con i loro interlocutori e informano tutto il mondo circostante di proprie gioie e dolori, sono monumentali. E disturbano pure…
I cellulari vincono su lettori di libri e periodici, che in metropolitana non si trovano quasi più.
I cellulari vincono su tutto e tutti, anche sulla capacità di vivere e capire dove ci si trova.
I cellulari vincono sulla capacità di vivere liberi per qualche minuto in metropolitana, di osservare, ragionare o immaginare e magari, perché no, conversare.
I cellulari fanno vivere fuori dal mondo reale, quello che ci circonda. E fanno pure sbagliare le fermate in cui scendere!
Grazie cellulari. Ci avete permesso di realizzare nuove relazioni e reti e infrastrutture per essere sempre connessi. Bene! Al contempo collegati e scollegati.
I distratti?
Quelli che non vedono e non osservano.
In metropolitana viaggiano nel loro mondo ristretto e ridotto, che dire? Peggio per loro, perdono occasioni per sorridere e rilassarsi nella frenesia cittadina.
Quelli che non guardano gli altri, non rispondono al saluto nemmeno con un cenno del capo e si accorgono della loro fermata all’ultimo secondo, non sappiamo che dire, non pervenuti.
Quelli con borse, borsette, biciclette, bagagli ingombranti che si muovono senza attenzione, cura e interesse alcuno, si possono catalogare come maleducati e incivili?
La metropolitana
Chi non usa la metropolitana, con una certa assiduità e passione, non sa cosa si perde. Spiace per loro e per i loro tristi e solitari viaggi in auto, oppure per il pericolosissimo e mortale zigzagare su pericolose moto e azzardati motorini.
La metropolitana è bella, quando non è surriscaldata, straripante, conseguentemente maleodorante e ci porta velocemente ovunque sotto la superficie di quella grande e bella città chiamata, per esempio Milano.
Noi
Ovviamente a nostra volta facciamo parte di questo zoo metropolitano.
Noi che scriviamo e leggiamo. Noi che viaggiamo con i mezzi pubblici per convinzione, costrizione oppure, perché tra traffico, biciclette, motorini e monopattini preferiamo lasciare ad altri lo stress della guida e goderci il giro del mondo su una carrozza sotterranea.
Noi che abbiamo ancora voglia di stupirci.
La nostra speranza è quella di far sorridere e non scuotere la testa in segno di sconforto.
Questo articolo non contiene tracce di Intelligenza Artificiale