Sono migliaia gli amministratori del Mezzogiorno che hanno scelto di manifestare nella Capitale contro il ritardo nello sblocco del Fondo Sviluppo e Coesione e il disegno di legge del governo sull’autonomia differenziata. L’evento a Roma, che ha visto la partecipazione di amministratori locali provenienti da tutte le regioni meridionali, è stato caratterizzato da una forte determinazione nel difendere gli interessi delle comunità del Sud Italia.
L’iniziativa, promossa e guidata dal governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, è stata contraddistinta da una partecipazione massiccia di sindaci del Mezzogiorno, uniti nel denunciare il grave ritardo per lo sblocco dei fondi destinati allo sviluppo delle regioni del Sud. Il Fondo Sviluppo e Coesione è un’opportunità cruciale per ridurre il divario infrastrutturale ed economico tra il Nord e il Sud del paese, ma i continui ritardi nel suo sblocco minano seriamente le possibilità di crescita e sviluppo delle comunità meridionali.
Inoltre, i sindaci hanno espresso ferma opposizione al disegno di legge del governo sull’autonomia differenziata, sottolineando come tale misura possa ulteriormente accentuare le disuguaglianze territoriali e compromettere la coesione nazionale. L’autonomia differenziata rischia infatti di creare un divario normativo tra le regioni, favorendo le aree più ricche a discapito di quelle più svantaggiate.
Durante la manifestazione, i sindaci hanno rivolto un appello al governo affinché si impegni concretamente nel risolvere le criticità legate allo sviluppo del Sud e nel promuovere politiche di coesione territoriale che tengano conto delle specificità e delle esigenze delle diverse realtà regionali.
La partecipazione di tantissimi sindaci del Mezzogiorno a questa manifestazione rappresenta un chiaro segnale di unità e determinazione nel difendere gli interessi delle comunità meridionali. È ora che il governo ascolti le istanze provenienti dal Sud e agisca con tempestività e concretezza per garantire un futuro migliore per tutte le regioni italiane.