23 luglio 1929 Nella provincia di Bolzano viene imposto l’uso della lingua italiana in ogni forma di comunicazione pubblica. Dopo l’avvento del fascismo, la popolazione di lingua tedesca fu sottoposta ad un intenso tentativo di snazionalizzazione e italianizzazione, le scuole di lingua tedesca vennero gradualmente soppresse, la stampa germanofona ampiamente censurata. L’uso dei toponimi tedeschi fu vietato e fu data la possibilità di ripristinare il cognome italiano – o italianizzare quello tedesco – a chi ne avesse fatto richiesta. Dal punto di vista amministrativo, l’Alto Adige fu in un primo momento accorpato con il Trentino nella Provincia di Trento, al fine di diluire l’influenza dell’elemento linguistico tedesco, ma questa esigenza venne meno quando il Regime abolì la democrazia locale e emerse la necessità di un controllo più particolareggiato del territorio. Nel 1927 fu istituita la Provincia di Bolzano e nel contempo venne promossa la modernizzazione dell’economia altoatesina con la realizzazione di infrastrutture e la costruzione di impianti idroelettrici per agevolare l’industria pesante installata nella provincia, la cui manovalanza fu reclutata in altre regioni italiane. In seguito all’avvicinamento alla Germania nazista, alla popolazione altoatesina di lingua tedesca fu chiesto di scegliere se diventare cittadini tedeschi e trasferirsi nel Terzo Reich, o rimanere cittadini italiani integrandosi nella cultura italiana, rinunciando quindi a essere riconosciuti come minoranza linguistica. La stragrande maggioranza optò per la Germania, ma solo una parte emigrò effettivamente e molti tornarono dopo la seconda guerra mondiale.
24 luglio 1654 Un grave terremoto, che registrò una magnitudo pari a 6.3 ed una intensità compresa tra il IX e X grado della scala Mercalli, colpì Sora in Lazio, con molti danni e circa 200 vittime. Il sisma colpì pesantemente anche tutto il Frusinate e la Marsica in Abruzzo, con effetti molto diversi a seconda delle caratteristiche geomorfologiche del territorio: furono completamente devastati i borghi di Casalattico, Civitavecchia di Arpino, Piedimonte San Germano, Posta Fibreno e Opi nell’Aquilano; danni molto gravi furono subiti da Alvito, Aquino, Arce, Arpino Atina, Balsorano, Casalvieri, Belmonte Castello, Boville Ernica, Castelliri, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Pescosolido, Pontecorvo, Roccasecca, Veroli, Fibreno e Santo Padre. Ad Arpino si contarono ben 115 vittime; a Casalattico vi furono 48 morti e 60 feriti; a Opi si registrarono 45 vittime e 50 feriti. Esso Il sisma venne distintamente avvertito anche a Roma e a Napoli.
25 luglio 864 Con l’Editto di Pistres Carlo il Calvo ordina misure difensive contro le invasioni vichinghe, ritenuto uno dei pochi, se non l’unico, esempio di buon governo da parte di Carlo, primo Re di Francia che promulgò l’Editto, come il nome lascia intendere, nella città di Pistres (l’odierna Pitres) nel dipartimento francese dell’Eure. In un’epoca in cui i vichinghi ripetutamente saccheggiavano le coste dell’Europa, risalendo i fiumi per spingersi poi nelle regioni interne (specialmente quelle francesi), un re che fosse stato capace di batterli in campo aperto e prevenire i loro futuri attacchi, sarebbe stato grandemente considerato e stimato dalla popolazione. Per questa ragione il principale, e più durevole, scopo dell’editto fu quello di proteggere le campagne dai loro attacchi, tanto che Carlo creò una grande forza di cavalleria che poteva esser richiamata e schierata in ogni momento e diede ordine che ogni uomo che possedeva un cavallo entrasse a far parte di queste formazioni: con quest’editto iniziò la lunga storia della cavalleria francese che tanta fama avrebbe ottenuto nei secoli successivi. L’intenzione del re era quella di poter disporre di una potente forza mobile, con la quale poter affrontare il nemico prima che potesse saccheggiare e fuggire indisturbato con il bottino. Inoltre, per prevenire anche la semplice possibilità che i vichinghi potessero compiere grandi razzie, Carlo ordinò che in ogni città che si affacciava su un fiume venissero eretti ponti fortificati in modo che le temute navi vichinghe non potessero risalire i fiumi francesi. Il primo di questi ponti fu costruito proprio a Pistres sulla Senna, mentre a Parigi furono costruiti ponti su entrambi i lati dell’Île de la Cité, ponti grazie ai quali Parigi riuscì a salvarsi durante l’Assedio del 885–886, sostenuto da Carlo il Grosso proprio contro i Vichinghi. Carlo, inoltre, proibì qualunque forma di commercio di armi con i Vichinghi, per evitare la possibilità di un loro stanziamento in Gallia.
26 luglio 811 L’Impero Bizantino viene duramente sconfitto dai bulgari nella battaglia di Pliska Nonostante la sconfitta avesse causato perdite ingenti, l’Impero riuscì a sopravvivere alla minaccia bulgara e la guerra civile, che da tempo affliggeva il califfato arabo, permise ai bizantini di poter adoperare le truppe dell’Armenia e dell’Anatolia. Mentre i bulgari facevano i preparativi per una invasione in grande stile, a Costantinopoli veniva eletto un nuovo imperatore, Stauracio, figlio di Niceforo, che subito dopo essere stato eletto, per un peggioramento della sua salute, dovette abdicare a favore di Michele I: Questi, pressato dai Bulgari, si affrettò a concludere la pace con Carlo Magno, riconoscendogli la validità del titolo imperiale, ma non quello di re dei Romani. Dopo numerose vicissitudini, il successore di Michele, Leone V, riuscì a stabilire una tregua trentennale con Omurtag, nuovo re dei Bulgari, che consentì all’impero di potersi rafforzare.
27 luglio 1694 Uno Statuto Reale viene concesso alla Banca di Inghilterra, nota anche col nome di The Old Lady of Threadneedle Street. La bruciante sconfitta patita dai francesi nella battaglia di Beachy Head nel 1690, nel corso della Guerra della Lega di Augusta, era stata la premessa per la rifondazione dell’Inghilterra come una grande potenza, obbligandola a dotarsi di una flotta potente, ma le casse dello Stato erano vuote e il credito del governo di re Guglielmo III era così basso, che a Londra gli fu pressoché impossibile ottenere il prestito di 1.200.000 di sterline necessarie per la realizzazione del progetto. William Paterson presentò, così, nel 1693 al governo il progetto di una banca centrale che, tra l’altro, avrebbe potuto stampare cartamoneta e coprire in tal modo parte del prestito necessario allo Stato. Per convincerli a partecipare al prestito, i sottoscrittori dovettero associarsi sotto il nome di Governor and Company of the Bank of England. La Banca ricevette, inoltre, la gestione del bilancio dello stato e del debito pubblico. L’Istituto si trasferì in Threatneedle Street nel 1734 e progressivamente acquisì i terreni circostanti, sui quali venne costruito l’attuale edificio. In base alla concessione del 1781 la Banca d’Inghilterra avrebbe dovuto mantenere riserve auree sufficienti a pagare le banconote a vista, ma la convertibilità fu sospesa tra il 1797 ed il 1821 a causa delle guerre napoleoniche. Il Bank Charter Act del 1844, emanato sotto il governo di Robert Peel, collegò la quantità di cartamoneta stampate alle riserve auree conservate e conferì alla Banca d’Inghilterra poteri esclusivi riguardo alla emissione delle banconote. Le banche private che avevano ricevuto il diritto di stampare cartamoneta lo conservarono, a patto che avessero sede fuori Londra e che depositassero il controvalore delle banconote stampate. Solo poche banche quindi continuarono a stampare moneta, di esse l’ultima fu rilevata nel 1927 e le banconote da loro stampate, ebbero corso legale sino al 1964. Le banche private di emissione scozzesi e nordirlandesi conservano tuttora il diritto di emissione.
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28 luglio 1540 Una delle più importanti figure politiche del regno di Enrico VIII Tudor, Thomas Cromwell, viene giustiziato su ordine del re, con l’accusa di tradimento e, lo stesso giorno, Enrico sposa la sua quinta moglie, Catherine Howard. Nonostante la nomina a primo Conte di Essex, Cromwell cominciò a sospettare di essere in pericolo perché, nonostante lo avesse intrappolato in un matrimonio che non voleva, continuava a godere della grazia e benevolenza del re. Paure che si rivelarono giustificate quando, durante una seduta del consiglio della corona del 10 giugno, Cromwell venne arrestato e imprigionato nella Torre di Londra. Tutti gli onori gli furono confiscati e si proclamò pubblicamente che, da quel momento in poi, egli si sarebbe dovuto chiamare soltanto Thomas Cromwell cardatore di stoffa. Cromwell venne condannato a morte senza un regolare processo e decapitato sulla Tower Hill, di lui fu detto che seppe morire con dignità e che la sua esecuzione fu particolarmente raccapricciante. Secondo Edward Hall, cronista contemporaneo, Cromwell fece un discorso sul patibolo, professando di morire nella fede tradizionale e che seppe sopportare pazientemente il colpo d’ascia da parte di un rozzo e miserabile boia, che non fece affatto bene il suo lavoro. In seguito all’esecuzione la sua testa fu posta su una picca presso il ponte di Londra.
29 luglio 1958 Il Congresso degli Stati Uniti crea la National Aeronautics and Space Administration, più nota con l’acronimo di NASA, l’agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d’America. Nei suoi primi dieci anni di attività la NASA costruì nuovi centri per la ricerca, lo sviluppo e la gestione delle attività aerospaziali: il Goddard Space Flight Center, il Manned Spacecraft Center, il Kennedy Space Center e l’Electronic Research Center. Dopo il Programma Apollo per l’esplorazione della Luna, l’attività spaziale si è sviluppata attraverso il programma della stazione orbitale statunitense Skylab, il lancio di numerose missioni di esplorazione del sistema solare con sonde automatiche, lo sfruttamento dello spazio orbitale terrestre con le navette Space Shuttle e la partecipazione alla costruzione della ISS (stazione spaziale internazionale).