I protagonisti del Novecento si raccontano. Mursia editore.
Tradotto anche in braille…
Laura Bajardelli e Camillo De Milato hanno pubblicato con l’editore Mursia, una “visione del futuro” insieme ad alcuni importanti protagonisti del nostro Novecento.
Un libro tradotto in Braille dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi
Visioni e Artefici del Futuro. I protagonisti del Novecento raccontano
Quando una donna, manager, bocconiana e divulgatrice, unisce le forze con un Generale di Divisione, l’attenzione è massima…
E se poi mettono insieme veri e reali protagonisti del nostro Novecento italiano, il successo è garantito…
Il progetto
Ogni progetto efficace ed efficiente necessita di Muse ispiratrici e concreti soggetti stimolanti.
Laura Bajardelli è la Musa ispiratrice che, con il Generale De Milato, propongono visioni per il nostro futuro intervistando quattordici autorevoli personaggi.
Personalità qualificate del nostro passato.
Efficace ed efficiente
Il libro è una efficace raccolta di storie, idee e progetti realizzati.
È un’opera efficiente e fruibile per chi verrà dopo di noi. Un prezioso passaggio del “testimone” per le nuove generazioni.
Il futuro del nostro Paese deve essere immaginato in maniera equilibrata, realizzabile e ragionevole. Soprattutto osservando i dettagli del passato, e, senza volgere la testa all’indietro, conoscendo però cosa è stato realizzato prima di noi.
Futuro sostenibile
Un futuro sostenibile passa attraverso l’esempio concreto, immediato e la cura delle opere già realizzate.
La sostenibilità è un tema centrale e riguarda temi concreti e attività pratiche nei suoi vari aspetti tecnologici, sociali, economici e sanitari.
L’educazione e l’orientamento alla sostenibilità ci riguardano oggi. Non solo, dipenderanno da come ci atteggeremo già domani, subito dopo aver concluso la lettura del libro, e da come ci porremo di fronte all’Intelligenza Artificiale del futuro.
Idea fondante, il confronto
Gli autori hanno messo a confronto idee e prospettive di diverse generazioni italiane viventi e che oggi popolano il nostro Paese. Un lavoro impegnativo che probabilmente non si esaurirà un’unica pubblicazione, perché, il confronto fra generazioni vive nel tempo e si fortifica attraverso il passaggio di competenze, esperienze e sensazioni.
Il parallelo fra chi transita in questo mondo è sempre affascinante e ricomincia ogni volta da capo. Il libro fa intendere come questo accostamento sia solo l’inizio perché il viaggio delle esperienze ripartirà e si consoliderà.
Il confronto riguarda tutti noi, sempre.
Costruire la comunità
Coma fai ad avere un’idea diversa, originale e produttiva del futuro, se non hai contezza di chi hai intorno e di cosa è già stato realizzato?
La pigrizia di non essere curiosi e di non indagare non produce futuro, ma crea indifferenza e torpore, passivo adeguamento e blocchi nelle persone, nella collettività e nel nostro Paese.
Il confronto con il futuro è un modello a cui tendere sia per il bene personale e sia per quello della comunità da costruire e fortificare.
L’aspettativa
A questo proposito gli autori hanno le idee ben chiare: “Il futuro di cui stiamo parlando non è dunque quello che succederà, ma quello che crediamo possa succede, che desideriamo succeda, che stiamo lavorando per farlo accadere”.
Gli scrittori hanno indagato la prospettiva di un diverso futuro fra le generazioni, obiettivi differenti e “…aspettative su quello che succederà (o potrebbe succedere domani)”.
Ogni generazione vive il proprio periodo in maniera differente e percepisce il contesto in cui abita con una dimensione personale e collettiva particolare, non paragonabile alle altre.
Ogni presenza nel mondo possiede una profondità diversa da quella precedente, e, da chi è venuto prima.
Le generazioni
I Boomers e tutti gli altri
I Boomers sono quelli che oggi hanno sessanta-settanta anni. Quelli che sono appena andati in pensione oppure ci stanno andando.
Sono quelli che hanno avuto la vita più “…facile, sono quelli che non hanno conosciuto la guerra e sono cresciuti nel boom economico e hanno influenzato i consumi…”
Sono quelli di cui sappiamo già tutto, o quasi, e che il libro non indaga.
La generazione precedente
Il libro parla della generazione precedente ai Boomers.
Quella degli ottuagenari, “…quelli che hanno ricostruito questo Paese dopo la Seconda guerra mondiale, quelli del Sessantotto (quando i Boomers erano ancora sui banchi di scuola)”.
Generazione Z
Gli autori si domandano come gli ottuagenari vedano il futuro. “…E soprattutto come vedono il futuro dei loro nipoti della generazione Z che per la prima volta rischiano di vivere di nuovo in un mondo dilaniato da guerre e crisi…”
Ecco, questo è quello che gli autori hanno chiesto “…ad alcuni dei protagonisti della vita pubblica italiana della generazione della ricostruzione”.
Hanno cercato di capire e proporre quali siano le prospettive della società di oggi per gli adulti di domani.
Wikimilano e l’Osservatorio Metropolitano di Milano
Questo periodo, quello in cui esistiamo è eccezionale.
Viviamo in un momento in cui assistiamo alla contemporanea presenza di sei generazioni.
Noi tutti presenziamo e possiamo essere attori e protagonisti, come precisa il Direttore Generale dell’Osservatorio Metropolitano di Milano Bruno Dapei, di “…un dialogo che sia autentico e costruttivo tra mondi apparentemente così lontani”.
Il testo degli autori ha il merito di “…costruire ponti, rinsaldare le generazioni offrendo inattese Visioni e artefici del futuro a partire dal recente passato ancora tra noi”.
I proventi degli autori sono devoluti all’Osservatorio Metropolitano di Milano.
“Generazione della ricostruzione, detta che generazione silenziosa, nati nel periodo 1928 – 1945
Baby Boomers; 1946 – 1964
Generazione X; 1965 – 1980
Generazione Y o Millenials; 1981 – 1996
Generazione Z o Centennials o generazione delle reti; 1997 – 2011
Generazione Alpha; dal 2012 ad oggi“
Fonte: Laura Bajardelli e Camillo De Milato, Visioni e Artefici del Futuro. I protagonisti del Novecento, Ed. Mursia
https://www.osservatorio.milano.it/
Questa intervista non contiene tracce di Intelligenza Artificiale
In copertina foto Laura Bajardelli