La guerra è un fenomeno che, purtroppo e tra le altre cose, ha un impatto negativo anche sull’ambiente. Tuttavia, non è soltanto con l’avvio del conflitto che il danno ambientale fa il suo ingresso, bensì ben prima, durante la costruzione e la manutenzione delle forze armate. Le risorse necessarie per sostenere l’esercito, come i metalli comuni o gli idrocarburi, sono enormi e il loro consumo è in costante aumento. L’addestramento militare richiede anche notevoli quantità di energia e produce emissioni di CO2 superiori a quelle di molti paesi del mondo messi insieme. Inoltre, le aree necessarie per le basi e l’addestramento sono spesso ecologicamente importanti e il loro utilizzo può avere conseguenze negative per la biodiversità.
Durante i conflitti, l’impatto ambientale varia notevolmente a seconda della durata e dell’intensità del conflitto. I conflitti ad alta intensità richiedono grandi quantità di carburante, provocando massicce emissioni di CO2 e contribuendo al cambiamento climatico. L’utilizzo di armi esplosive in tempo di guerra provoca danni fisici di vasta portata e può generare inquinamento dell’aria e del suolo. Inoltre, gli attacchi deliberati a impianti petroliferi o industriali possono causare gravi incidenti provocando il deterioramento degli ecosistemi. Anche le armi e il materiale militare impiegati in tempo di guerra lasciano un’eredità negativa per l’ambiente, come la contaminazione di terreni e acque con metalli e sostanze nocive.
Così come le armi convenzionali possono danneggiare la fauna selvatica e le riserve, non più controllate per via della guerra in corso, creando le condizioni ideali per i crimini contro la fauna selvatica. Il danno ambientale causato dai conflitti può avere conseguenze durature per la salute pubblica e per l’ambiente e non solo degli stati coinvolti. In conclusione, è lampante che le guerre non siano mai portatrici di cose buone. Esse arrecano soltanto una smisurata quantità di decessi, di sogni spezzati, di città distrutte e natura devastata. Oltretutto, pesano sull’attuale crisi climatica planetaria, di cui molti oggigiorno s’interrogano. Ciò che urge, quindi, sarebbe considerare di porre fine alle guerre, poiché contribuiscono a condannare gli esseri umani e il loro habitat, alla distruzione.