Nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale, la Lituania ha vissuto una serie di eventi tumultuosi che hanno cambiato il corso della sua storia. A seguito dell’invasione dell’Armata Rossa, si instaurò un governo comunista nel paese. Tuttavia, l’anno successivo, l’esercito della Germania nazista occupò la Lituania. Questo periodo di occupazione nazista durò fino al 1944, quando i sovietici invasero nuovamente il paese.
L’occupazione sovietica e nazista: un periodo di oppressione
L’occupazione sovietica del 1940 portò alla formazione di un governo comunista in Lituania. Questo periodo fu segnato da una serie di repressioni politiche, con molti lituani che furono deportati in Siberia.
Nel 1941, l’esercito della Germania nazista occupò la Lituania. Inizialmente, alcuni lituani accolsero i tedeschi come liberatori dal regime sovietico repressivo. Tuttavia, l’occupazione nazista portò alla persecuzione e all’uccisione di gran parte della popolazione ebraica lituana.
Nel 1944, i sovietici invasero nuovamente la Lituania, segnando l’inizio di un altro periodo di occupazione sovietica.
La Lituania oggi: un paese resiliente
Nonostante la sua storia turbolenta, la Lituania è riuscita a emergere come una nazione resiliente e progressista. Oggi, la Lituania è un membro attivo dell’Unione Europea e della NATO.
In risposta all’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, la Germania ha annunciato di schierare due battaglioni di combattimento in Lituania nel 2027. Questa mossa storica segnerà la prima presenza permanente di truppe tedesche in Lituania dal termine della Seconda Guerra Mondiale.
La storia della Lituania è un promemoria potente delle sfide che un paese può affrontare e superare. Nonostante le difficoltà del passato, la Lituania continua a guardare al futuro con speranza e determinazione.