L’autunno lericino del 2024 ospita un importante evento culturale inaugurato il 12 settembre alle ore 18.00 nel Castello di Lerici e rimarrà disponibile al pubblico fino al 31 ottobre. Si tratta della mostra “Lord Byron nel Golfo dei Poeti”, organizzata in occasione del bicentenario della morte del poeta inglese Lord George Gordon Byron (1824-2024).
L’evento è promosso dal Comune di Lerici, dove Byron soggiornò nel corso della sua vita, e dal Premio LericiPea, il più antico e prestigioso premio di poesia, che nel 2024 celebra il suo 70º anniversario dalla fondazione (1954). La mostra è curata dall’architetto Lucilla Del Santo, Presidente del Premio LericiPea.
I visitatori della mostra troveranno diverse sorprese: tra gli oggetti esposti, spiccano due busti del celebre scultore toscano Lorenzo Bartolini. Si tratta di un ritratto in marmo di Lord Byron e di un busto in gesso della contessa Teresa Gamba Guiccioli, entrambi provenienti dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze. “In questo modo,” afferma Lucilla Del Santo, “Byron e uno dei suoi grandi amori saranno idealmente riuniti nel Golfo dei Poeti.”
Teresa Gamba, meglio conosciuta come “Teresa Guiccioli” dopo il matrimonio con il conte Alessandro Guiccioli, ebbe una relazione intensa con Byron. Il poeta, affascinato dalla sua bellezza e personalità, la descrisse come “bella come l’aurora e calda come il mezzogiorno”. In varie lettere e scritti, Byron espresse la sua ammirazione per lei, segno del profondo legame che li univa. Teresa era una donna forte e indomita, capace di sfidare le convenzioni sociali del suo tempo per amore del poeta inglese.
A completare l’esposizione, preziosi oggetti legati alla vita del poeta, provenienti dalla collezione privata del Professor Vincenzo Patanè. Tra questi, una litografia della stanza del poeta a Palazzo Mocenigo, un busto vittoriano in porcellana Parian e rare edizioni delle sue opere, tra cui la prima di “Poems by Lord Byron” (London, John Murray, 1816).
In una delle sale del Castello sarà proiettato il “Manfred” nella versione del 1978 di Carmelo Bene, che rielaborò l’opera di Byron in chiave personale e sperimentale, trasformando il testo in un’esperienza teatrale astratta e sensoriale.
La mostra includerà anche un’incursione nella contemporaneità: gli studenti dei corsi di Illustrazione e Fumetto dell’Accademia di Belle Arti di Carrara hanno realizzato oltre trenta tavole ispirate alla vita e alle opere di Byron. Questo progetto potrebbe culminare con il primo fumetto italiano dedicato interamente al poeta, con una possibile presentazione in anteprima al prossimo Lucca Comics. Gli studenti sono stati seguiti dalla professoressa Agnese Leone (e dal fumettista Alessandro Tota (Corso di Arte del Fumetto).
L’inaugurazione della mostra, alle ore 18.00 di giovedì 12 settembre, sarà preceduta dai saluti istituzionali del sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, e del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Seguirà una conferenza sull’opera e sul mito di Byron, a cura dei professori Massimo Bacigalupo e Vincenzo Patanè, due studiosi che hanno approfondito il legame tra Byron e l’Italia, e in particolare il suo rapporto con il Golfo dei Poeti.
Il professor Bacigalupo, critico letterario e traduttore, ha dedicato numerosi studi alla letteratura anglofona, con particolare attenzione a Ezra Pound e T.S. Eliot, contribuendo alla diffusione della poesia moderna in Italia. Fa parte della giuria scientifica del Premio LericiPea. Il professor Vincenzo Patanè, siciliano di nascita e veneziano d’adozione, è uno dei maggiori studiosi di Byron in Italia, con importanti ricerche biografiche e letterarie sul poeta. Patanè ha investigato non solo l’opera letteraria di Byron, ma anche aspetti più personali e complessi del suo carattere, includendo nella sua analisi la sessualità e le relazioni sentimentali del poeta, cercando di offrire una visione più completa e sfaccettata della sua personalità. Il suo libro “Byron e l’Italia” esplora il profondo legame tra il poeta e il contesto politico e culturale italiano.
Durante la conferenza, potrebbe essere discusso un tema che ha suscitato molte perplessità: Byron è mai stato a Portovenere? Alcuni studiosi, tra cui lo storico spezzino Alberto Scaramuccia e la professoressa Adriana Beverini Presidente del Premio Montale Fuori di Casa, sostengono di no, sfidando la tradizione che vuole il poeta legato a questo luogo. Byron avrebbe infatti nuotato da Portovenere a Lerici, attraversando il Golfo dei Poeti, e una grotta è stata intitolata a lui in suo onore. Tuttavia, come afferma Beverini, “anche i sassi sanno che Byron a Portovenere non c’è mai stato”.