Primo meeting mondiale della Fratellanza Umana
Dal 1901 Premio Nobel per la pace viene assegnato ogni anno il 10 dicembre a Oslo.
Tutto si deve ad un visionario imprenditore svedese: Alfred Nobel morto nel 1896, che, nelle sue volontà testamentali lasciò la sua ricchezza in eredità a coloro che ““durante l’anno precedente, avrebbero conferito il massimo beneficio all’umanità”.
A differenza degli altri premi Nobel, assegnati in Svezia, la consegna di quella per la Pace viene assegnato in Norvegia perché all’epoca era ancora unita alla Svezia.
I lasciti per i premi Nobel sono destinati alla Fisica, alla Chimica, alla Medicina, alla Letteratura e alla Pace per un importo di circa 10 milioni di corone svedesi (oltre 800.000 €) ed è pagato dalla banca centrale svedese, la Sverige riksbank (Riksbank).
A Roma, in piazza San Pietro, nel primo incontro mondiale della Fratellanza Umana si sono riuniti oltre trenta premi Nobel sottoscrivendo una comune dichiarazione ispirata all’Enciclica di Papa Francesco “Fratelli Tutti”.
Il documento è aperto con l’invito alla sottoscrizione e alla diffusione delle parole di pace e buona volontà.
Alla giornata, organizzata dalla Fondazione Fratelli Tutti, hanno partecipato associazioni, cantanti, artisti e otto città prevenienti da tutto il mondo.
Il momento più simbolico è stato forse quello del canto comune sulle note di “We are the world”
“Non più la guerra! È la pace, la giustizia, l’uguaglianza a guidare il destino di tutta l’umanità. No alla paura, alla violenza sessuale e domestica! Cessino i conflitti armati. Diciamo basta alle armi nucleari e alle mine antiuomo. Mai più migrazioni forzate, pulizia etnica, dittature, corruzione e schiavitù. Fermiamo l’uso manipolativo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale, anteponiamo e fecondiamo di fraternità lo sviluppo tecnologico”. Lo hanno letto alcuni Premi Nobel per la Pace provenienti dai diversi paesi del mondo e premiati in anni differenti.
La pace è un sogno, ma deve essere concretizzato in azioni quotidiane affinché il messaggio arrivi alle orecchie e alle azioni dei decisori di tutto il mondo.
Papa Francesco era ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico e il messaggio preparato per l’occasione è stato letto dal Cardinale Mauro Gambetti, Vicario del Papa per la Città del Vaticano.
“Not Alone” è un progetto organizzato in collaborazione con la Basilica di San Pietro, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Dicastero per la Comunicazione con l’obiettivo di promuovere la cultura della fraternità, del dialogo e della pace.
Il meeting mondiale si è svolto in due momenti. Al mattino si sono riuniti cinque gruppi di lavoro – Premi Nobel, ambiente, scuole, fragili, e associazioni – per affrontare il tema della fraternità e condividendo momenti di comunione. Nel pomeriggio, un momento di festa, condotto dal presentatore Carlo Conti.
Si ringraziano: Michele Raviart, Adriana Masotti, Amedeo Lomonaco, Eugenio Bonanata – Città del Vaticano