Il 13 ottobre 2024, l’Orchestra Sinfonica Jinghui Guangxuan ha presentato un concerto di preghiera speciale presso il Teatro Arcimboldi di Milano. Utilizzando la musica come mezzo, l’orchestra ha guidato migliaia di spettatori presenti in un’esperienza di meditazione musicale incentrata sui temi della “pace” e del “grande amore”.
A settembre, l’Orchestra Sinfonica Jinghui Guangxuan è stata invitata a partecipare al concerto sinfonico a tema “La Casa della Terra” organizzato dall’UNESCO, iniziando così il suo tour in Europa. Durante questo tour di due mesi, l’orchestra si esibirà in dieci città europee iconiche, tra cui Parigi, Vienna, Milano, Roma, Barcellona, Marsiglia e Ginevra. Come la più grande orchestra sinfonica al mondo composta da monaci zen, l’Orchestra Jinghui Guangxuan offre agli spettatori una fusione unica di musica, danza e meditazione.
Zen orientale e sinfonia occidentale
L’Orchestra Sinfonica Jinghui Guangxuan unisce la filosofia musicale e l’immaginario naturale orientale alla maestosità della sinfonia occidentale, portando il pubblico in un viaggio spirituale che fonde musica, danza e meditazione sonora. Il concerto è diviso in due parti. La prima parte comprende brani classici selezionati da tutto il mondo, con l’orchestra che esegue celebri opere musicali cinesi come “Jasmine Flower”, “Blissful Moon”, “Honghu Lake”, insieme a brani occidentali tradizionali come “Carmen” e l’Overture di “Ruslan e Ludmilla”. Una serie di composizioni sinfoniche ispirate alla cultura tradizionale cinese ha permesso al pubblico di ascoltare opere innovative che combinano strumenti tradizionali cinesi con l’orchestra sinfonica occidentale, vivendo l’armonia e il contrasto tra le culture musicali orientali e occidentali, portando una sensazione di serenità e pace interiore.
La seconda parte dello spettacolo è una meditazione sonora e una danza di ispirazione zen, in cui i performer mostrano i rituali quotidiani buddhisti attraverso la danza. Il concerto si è svolto in un’atmosfera profondamente meditativa, permettendo agli spettatori di sperimentare la magia dell’arte. La scelta musicale e la performance dell’orchestra rappresentano un superamento dei confini nazionali e linguistici, promuovendo attivamente il dialogo interculturale e diffondendo il concetto di “grande amore”. Lo spettacolo trasmette un messaggio universale: “Il nostro pianeta non ha confini, e così non dovrebbero averne i nostri sforzi per proteggerlo.” Questo evento non è solo un momento di scambio culturale, ma anche una straordinaria fusione tra la tradizione cinese e la sinfonia moderna.
L’unica orchestra di monaci
Questa è l’unica orchestra al mondo composta da monaci zen. Fondata con l’obiettivo di diffondere la saggezza e la compassione dello zen attraverso il linguaggio universale della musica, tutti i membri dell’orchestra sono monaci zen con anni di pratica alle spalle. Questa orchestra unica combina l’esecuzione musicale con la meditazione zen, integrando la cultura tradizionale orientale con la pratica spirituale attraverso la musica. Il gruppo è impegnato a promuovere valori di sincerità, bontà e bellezza, con l’obiettivo di favorire la pace nel mondo. Ogni performance è considerata un rituale di meditazione e una cerimonia di preghiera buddhista.
L’orchestra è nota per la sua filosofia musicale unica e per il ricco significato culturale che trasmette. Le esibizioni dell’orchestra non si limitano alla forma sinfonica tradizionale, ma incorporano anche la cultura zen e il pensiero filosofico cinese per esprimere il concetto di “Jinghui”, che rappresenta la combinazione di purezza e saggezza. Questo stile musicale unico conserva l’essenza della cultura musicale cinese, intrecciandosi perfettamente con la grandiosità e la complessità della sinfonia occidentale.
Praticare la meditazione attraverso la musica
Le radici dell’Orchestra Sinfonica Jinghui Guangxuan affondano nel Monte Tiantai in Cina, noto per la sua antica cultura zen e sede della scuola buddhista Tiantai, una delle otto principali scuole del buddhismo cinese. Il maestro zen Shi Wule, fondatore e guida spirituale dell’orchestra, ha sviluppato l’idea di utilizzare la musica come pratica spirituale e strumento di divulgazione del buddhismo, un’importante evoluzione del tradizionale zen nell’era contemporanea. Dal 1997, il maestro Wule ha messo in pratica la sua visione della musica zen, cercando di costruire un ponte tra religione e società attraverso la musica. Durante questo percorso, l’orchestra ha seguito il maestro Wule fino al Madagascar, partecipando a numerosi concerti di beneficenza e spettacoli pubblici.
La fusione tra musica e meditazione mira a portare il pubblico a uno stato di pace interiore, stimolando una riflessione più profonda sul senso della vita e sulla bellezza del mondo. Questo concerto ha messo in luce l’immenso patrimonio culturale della Cina, contribuendo a rafforzare lo scambio e la comprensione tra le culture orientali e occidentali. In futuro, l’orchestra continuerà a dedicarsi alla diffusione della cultura cinese e alla promozione della musica zen.