360 milioni di cristiani perseguitati nel mondo.
Mons. Paul Richard Gallagher
Mons. Paul Richard Gallagher è arcivescovo della Chiesa cattolica e Segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali.
In pratica il Ministro degli Esteri Vaticano. È stato nominato da Papa Francesco nel 2024.
Nato a Liverpool il 23 gennaio 1954, oltre alla lingua inglese conosce l’italiano, il francese e lo spagnolo.
Nel 2015 è stato designato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Ancora Cristiani perseguitati nel mondo
Quello che può essere considerato “un record” negativo, riprovevole ed in crescita, è rappresentato da un dato sempre più preoccupante.
Cinque milioni di cristiani in più rispetto allo scorso anno sono perseguitati nel mondo.
Sono persone che “…subiscono un alto livello di persecuzione per la loro fede.
317 milioni, se si considerano solo i 50 Paesi nei quali il livello di persecuzione è estremo”.
Il dato emerge del rapporto World Watch List 2024.
Una persecuzione di cristiani “…mai così intensa in 30 anni”.
Il Parlamento Italiano e i 16 paesi
Il Parlamento italiano riporta il quadro che emerge dall’Index mondial de persécution pubblicato annualmente a cura dell’ONG, di matrice cristiano-evangelica, Portes Ouvertes (1).
Un blocco di 16 Paesi è connotato da un grado medio di severità della persecuzione, si tratta di “Mauritania, Buthan, Turkmenistan, Cina, Qatar, Vietnam, Egitto, Cecenia, Isole Comore, Algeria, Nigeria (nord), Arzerbaigian, Libia, Omani, Myanmar e Kuwait”.
Il massimo grado di persecuzione
Il quadro complessivo è disegnato dal Parlamento italiano in un tema riguardante proprio l’attività parlamentare, in merito alla persecuzione delle minoranze cristiane nel mondo.
Inoltre, ai paesi dal grado medio, si aggiungono Paesi con il massimo grado di severità della persecuzione.
Rappresentato in primis dalla “Corea del Nord, Iran, Afghanistan, Arabia Saudita, Somalia, Maldive, Yemen, Iraq, Uzbekistan, Laos, Pakistan ed Eritrea”.
Il peggior Paese
Index mondial de persécution sottolinea una conferma.
La Corea del Nord, per il quinto anno consecutivo, si classifica indisturbato come il peggior paese in fatto di persecuzione per gli “…oltre 400 mila cristiani su una popolazione totale di 24 milioni che sono sottoposti al divieto di trasmettere la propria fede all’interno della famiglia”.
Mons. Gallagher
Mons. Gallagher non si tira indietro nel denunciare la severità della persecuzione dei cristiani, ma soprattutto sul diritto alla libertà religiosa.
Il Diplomatico vaticano in un recente convegno sulla libertà religiosa organizzato presso l’Ordine di Malta ha sostenuto in lingua inglese come “…il diritto alla libertà religiosa occupa il primo posto fra i diritti di libertà”.
La violazione del diritto alla libertà religiosa
La violazione del diritto alla libertà religiosa mina l’intero complesso dei diritti umani e, prosegue il porporato, “…è motivo di preoccupazione…” perché “…quasi 5 miliardi di persone vivono in paesi dove si verificano violazioni gravi o molto gravi della libertà religiosa”.
Diritti impediti
Nel mondo, l’esercizio dei diritti in questioni di coscienza non è libero.
“…ad almeno 7 cittadini su 10 è impedito o leso.
Da questo punto di vista i cristiani sono i più vulnerabili.
Oltre 365 milioni di cristiani, cioè 1 su 7 subiscono alti livelli di persecuzione a causa della loro fede”.
Attacchi a chiese e cristiani
Mons. Gallagher, ripreso dall’Osservatore Romano, prosegue ricordando come nel 2023 gli attacchi a chiese ed a proprietà dei cristiani sono aumentati in modo significativo “…il numero dei cristiani che denunciano aggressioni e violenza non è mai stato così alto”.
Come si fa a parlare di libertà quando si violano i diritti fondamentali della libertà religiosa?
Soprattutto quando questo avviene in controtendenza rispetto ad altri diritti umani?
Fattori di intolleranza religiosa
Mons. Gallagher prosegue ed individua diversi fattori di intolleranza e discriminazione a causa delle personali credenze religiose. “…innanzitutto il fondamentalismo religioso che non è limitato solo all’Islam.
Spesso si mescola a forme di nazionalismo che stanno rendendo esplosive realtà un tempo immuni dall’intolleranza religiosa”.
La discriminazione religiosa può nascere anche “…per ragioni politiche ed economiche”.
La persecuzione dei cattolici
La persecuzione e la violenza per ragioni politiche ed economiche che “…i cattolici subiscono in diverse realtà è unica. Poiché la chiesa si oppone alla diffusione di un’economia del saccheggio che favorisce il crescente divario fra i popoli ricchi e la moltitudine dei poveri”.
Libertà religiosa e sviluppo umano integrale
È proprio la libertà religiosa a svolgere un ruolo determinante per lo sviluppo umano integrale, perché “…fondata sulla dignità della persona umana”, che la nostra società ha sempre difeso con forza ed energia.
Diritto naturale
Il rapporto fra religione e società sta vivendo un momento di grande trasformazione.
La libertà religiosa appartiene ad una questione “…di diritto naturale sulla quale si basa ogni riflessione teologica”.
La libertà religiosa dell’esperienza umana da un lato è stata “…messa ai margini, dall’altro stanno crescendo forme di fondamentalismo che promuovono il riaffioramento della religione nella sfera pubblica talvolta con elementi di fanatismo”.
La coscienza personale
Alla base della libertà religiosa c’è la capacità dell’essere umano di “…realizzarsi in rapporto con l’interiorità spirituale.
Occorre porre l’enfasi sulla coscienza che ogni persona ha il dovere di seguire.
Inversamente nessuno può costringere una persona ad agire contro la propria coscienza”.
Se le maglie della libertà religiosa diventano sempre più strette, quali altre libertà rimarranno impigliate nella rete delle persecuzioni?
- Portes Ouvertes. Fondata nel 1955 da Frère André e basata in Olanda, Portes Ouvertes si articola in 21 uffici siti in altrettanti paesi nei cinque continenti, ed opera in 60 paesi. Porte Aperte Italia ha sede a Isola della Scala, in provincia di Verona.
Grazie a Giuseppe di Leo
Fonti: www.agi.it, vaticannews, ansa; parlamentoitaliano; Osservatore Romano.
Questo articolo non contiene tracce di Intelligenza Artificiale