Il successo che il Presepio ha riscosso in questo 2024 non può che spronarci a fare ancora meglio nel 2025.
Nel 2024, questa rubrica ha accompagnato i lettori in un viaggio nel mondo del Presepe artistico, cercando di spiegare concetti, storie ed esperienze riguardanti una delle tradizioni natalizie più radicate e apprezzate a livello mondiale.
Con la fine dell’anno, siamo grati di poter ripercorrere quanto condiviso, ed è con grande entusiasmo che iniziamo il 2025 con un sincero ringraziamento a tutti coloro che, durante il periodo natalizio, hanno scelto di immergersi nelle varie mostre di presepi allestite in numerose località, grandi e piccole.
Questo fenomeno, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone, conferma ancora una volta la forza di una tradizione che, sebbene affondi le sue radici nei secoli, non smette di affascinare e unire diverse generazioni.
Se pensiamo ai numerosi visitatori delle mostre che ho avuto modo di visitare, possiamo facilmente constatare che parlare di “migliaia” potrebbe risultare anche riduttivo.
Solo per citare alcune esperienze personali, la somma dei visitatori in determinati eventi supera le centinaia di migliaia, segno inequivocabile dell’affetto e dell’interesse che questa tradizione suscita in un pubblico sempre più ampio.
Il Presepio, dunque, continua a essere un simbolo di unione e speranza, che resiste e si trasforma nel tempo, mantenendo vive la sua valenza artistica e la testimonianza di una tradizione che, oltre ad avere un forte significato religioso, rappresenta anche una straordinaria forma di espressione culturale e popolare.
Negli ultimi anni, infatti, il Presepio artistico ha acquisito una nuova dimensione, arricchendosi non solo di significati religiosi ma anche di nuove interpretazioni stilistiche che spaziano dal tradizionale al moderno. Artisti di ogni parte del mondo, con la loro creatività e sensibilità, hanno saputo reinterpretare la Natività attraverso materiali e tecniche innovative, dimostrando che questa tradizione non è staticamente legata al passato, ma continua a evolversi in modo dinamico e sorprendente.
L’arte del Presepe è oggi un fenomeno che coinvolge diverse discipline, dalla scultura alla pittura, dalla musica alla fotografia, senza dimenticare l’importanza del racconto e della narrazione che accompagna ogni allestimento.
Guardando al futuro, il successo che il Presepio ha riscosso in questo 2024 non può che spronarci a fare ancora meglio nel 2025.
Con il rinnovato impegno di esplorare e approfondire le tematiche che l’anno scorso sono state solo accennate, continueremo a celebrare questa tradizione in tutte le sue forme, convinti che la Bellezza, come scrisse Dostoevskij, è capace di “salvare il mondo”.
E in effetti, in un periodo storico complesso e talvolta travagliato, il Presepio rappresenta un luogo dove si intrecciano le emozioni più genuine: la speranza, la famiglia, la comunità, la fede. È uno spazio sacro e profano, che ci ricorda l’importanza di fermarci, riflettere e, soprattutto, di vivere con gratitudine e serenità i momenti di gioia e di condivisione.
Siamo dunque impazienti di intraprendere questo nuovo viaggio nel 2025, certi che il Presepe continuerà a sorprendere e a toccare i cuori di chi lo scopre o lo riscopre, arricchendo sempre più la nostra cultura collettiva.
Perché, come dimostra la sua secolare storia, il Presepio non è solo un’arte da ammirare, ma un linguaggio universale che parla direttamente all’anima di chi lo osserva, raccontando la storia di un Dio che si fa uomo per portare luce nel buio delle nostre vite.