Dopo un trionfale concerto, i RED, il celebre quartetto alternative rock metal statunitense, farà ritorno in Italia per un imperdibile evento dal vivo.
Preparatevi a vivere un’esperienza unica domenica 16 giugno 2024 al Legend Club di Milano, dove si esibiranno in esclusiva per presentare il loro ultimo lavoro, “RATED R“. I biglietti saranno disponibili a partire dalle 11 di venerdì 19 gennaio, esclusivamente tramite il circuito ufficiale DICE.
Nati nel lontano 2002, i RED hanno accumulato nomination ai GRAMMY e ottenuto la certificazione oro dalla RIAA, grazie alla loro combinazione impeccabile di strumentazione sofisticata e testi incisivi. Con uno stile dinamico, eclettico e coinvolgente, il loro talento artistico raggiunge vette sempre più suggestive e irresistibili con l’uscita del loro nuovo, attesissimo, ottavo album in studio.
NDP ha avuto il piacere di intervistarli:
1. Congratulazioni per il vostro nuovo album “RATED R”! Come descrivereste l’evoluzione del vostro suono e della vostra visione artistica rispetto ai vostri lavori precedenti?
Penso che in ogni album gran parte dell’evoluzione del materiale dipenda da dove siamo nelle nostre vite e dallo stato del mondo. La musica di solito viene prima del testo, quindi ci piace esplorare diversi strumenti e paesaggi sonori in base all’atmosfera della canzone. Di solito entriamo con una mente piuttosto aperta su ciò che potrebbe essere e proviamo ad espanderci musicalmente da lì.
2. Il vostro nuovo album “RATED R” affronta temi molto profondi e attuali. Qual è stata l’ispirazione principale dietro questo lavoro e come avete affrontato la creazione di un’opera così intensa dal punto di vista emotivo?
Penso che ogni album abbia un tema centrale che si intreccia tra tutti gli album: cercare l’emancipazione di momenti piuttosto difficili o cose che noi o i nostri fan abbiamo affrontato. Rated R non è diverso nel porre domande profonde su come affrontiamo la perdita e le sensazioni di perdita di controllo.
3. Avete dichiarato che “RATED R” presenta due importanti cambiamenti: Anthony Armstrong alla produzione e l’ingresso del batterista Brian Medeiros. In che modo queste nuove dinamiche hanno influenzato il processo di registrazione e il risultato finale dell’album?
Anthony ha fatto molta strada come produttore e ha iniziato infatti con il quarto album Release the Panic. Questo è il primo album in cui Anthony è pienamente coinvolto in tutti gli aspetti del ruolo di produttore e si può dire che risplende davvero con la sua personalità che emerge da ogni nota e strimpellata di chitarra. Brian Medeiros apporta così tanto se parliamo della forza trainante di questo album, è evidente il grande contributo di Brian al disco perché è davvero il primo album in cui abbiamo realmente portato la batteria al livello di maggiore intensità.
4. “Surrogates” e “Cold World” sembrano essere singoli molto potenti e coinvolgenti. C’è una particolare storia dietro la creazione di uno di questi brani che vorreste condividere con i vostri fan?
Probabilmente due delle mie canzoni preferite dell’album. Adoro la spinta di Surrogates, questa canzone non si ferma e ti colpisce in faccia mentre evidenzia il messaggio dei bulli online che cercano di controllare le persone. Cold World, registrata in studio è stata una delle canzoni che è venuta in modo naturale. Abbiamo lavorato sul pezzo insieme a Keith Wallen. È stato fantastico lavorare con lui.
5. Dopo anni, tornerete finalmente in Italia per un concerto unico a Milano il 16 giugno 2024. Cosa possiamo aspettarci da questa esibizione e quali sono le vostre aspettative per questo evento?
Bene, amiamo il popolo italiano e la sua passione. Ogni volta che siamo stati nel vostro paese, gli spettacoli sono stati una delle parti più memorabili della nostra carriera. L’ultima volta che siamo stati lì i fan cantavano ogni parola. Mi aspetto la stessa cosa per quando torneremo e non vediamo l’ora che arrivi quel momento.
6. Avete avuto una carriera incredibilmente variegata, con successi che spaziano dalla musica alla televisione, al cinema e ai videogiochi. Qual è stata la vostra esperienza più memorabile fino ad oggi?
Una delle nostre esperienze preferite è stata quando ci siamo esibiti dal vivo davanti ai Dove Awards con Brian Head Welch e abbiamo suonato la canzone Death of Me. Ricordo che sono uscito dopo i Grammy e mi sono imbattuto in Weird Al Yankovic. Abbiamo tenuto degli spettacoli pazzeschi lungo il nostro percorso, siamo stati in alcuni posti meravigliosi nel mondo che la maggior parte delle persone non riusciranno a vedere nella loro vita. Siamo sicuramente benedetti e felici di aver sperimentato tutto ciò.
7. Come vedete il futuro dei RED? Ci sono nuovi progetti o collaborazioni che potete anticiparci?
Penso che i Red siano sempre creativi e la musica sarà sempre in prima linea. Spero che saremo in grado di continuare a fare dischi per i nostri fan affezionati e dar loro qualcosa che sia fresco e che rimanga fedele al nostro stile RED.
8. Infine, c’è un messaggio che vorreste condividere con i vostri fan italiani in vista del vostro concerto a Milano?
Siamo così entusiasti di vedere alcuni dei nostri fan preferiti al mondo e la gioia e la meraviglia che provano per la musica. Avete così tanta passione per la vita e non vediamo l’ora di condividerla presto con Voi!