Prende il via la XV edizione del Roma Festival Barocco con la direzione artistica di Michele Gasbarro in anteprima autunnale dal 23 al 30 settembre per poi proseguire fino a dicembre.
Il tema della sorellanza musicale tra Roma e Napoli, capitali del barocco, è declinato artisticamente come incontro di due realtà musicali in simbiosi grazie alla costante frequentazione tra gli artisti e per la integrazione dei principi stilistici legati alla tradizione con le necessità espressive della modernità . Il Concerto di apertura, proposto da Rebeca Ferri (violoncello) e Elisabetta Ferri(clavicembalo), il cui programma, ispirato dalle suggestioni che il pittore Pier Leone Ghezzi raccolse nel corso dei suoi viaggi tra Roma e Napoli e affidato alle sonorità di musicisti suoi contemporanei, evidenzia, infatti, l’unione di stile antico e moderno nella produzione cameristica a cavallo fra Seicento e Settecento.
Brave le due ‘sorelle in musica’, affiatate e stilose con un ampio afflato espressivo in particolare nelle Sonate in La minore di Bononcini e di Vivaldi. A fare da cornice la chiesa di Santa Maria Maddalena, uno degli esempi più belli dell’arte rococò nel cuore di Roma, la cui conformazione interna così complessa non ha però offerto una acustica ottimale rendendo problematico l’ascolto dalla quarta fila in poi, e penalizzando non poco la riuscita del concerto. Molto seguiti da un pubblico appassionato anche gli altri appuntamenti che hanno visto la partecipazione tra gli altri di Enrico Baiano e dell’Ensemble Festina Lente in una ricostruzione liturgico-musicale della Messa a 5 voci con violini e ripieni di Gaetano Veneziano.
Particolarmente interessante la proposta di Amaya Fernández Pozuelo, interessante clavicembalista nel panorama internazionale, che accosta alcune Sonate di Domenico Scarlatti con altre di compositori iberici contemporanei ed epigoni che hanno assorbito e rielaborato lo stile inaugurato dal compositore napoletano.