Che fare quando un figlio sembra in ritardo sulle classiche abilità che dovrebbe avere
Capita che osservando il proprio figlio ci si accorga che qualcosa non va. Ancora non sa leggere e ha abbondantemente l’età per poterlo fare, scrive male, non gli entra la matematica in testa, è completamente disorganizzato nello studio e si sono tentate tante strade: aumento del tempo dedicato ai compiti, ripetizioni, supporto scolastico, colloqui con i professori per capire cosa accade a scuola e cosa si dovrebbe fare a casa. Si comincia così a sospettare che vi sia qualcosa di serio, magari un vero problema di deficit cognitivo che necessita un’etichetta per tranquillizzare il genitore. Che nome ha il deficit cognitivo di mio figlio?
La ricerca di un’etichetta può diventare il focus su cui far convergere la preoccupazione e gestirla dentro un perimetro identificato. Per questo si ricorre a specialisti e test che la possono dare: neuropsichiatri, psicologi, neurologi, ecc… Una volta ottenuta (se si riesce) l’etichetta, come ad esempio dislessia, disturbi comportamentali, ADHD, depressione, discalculia, ecc.. si ottengono diverse informazioni sul disturbo dallo specialista su come intervenire e cosa fare. A volte queste informazioni sono molteplici e non sempre completamente utilizzabili del singolo genitore. Bisogna invece andare a fondo del disturbo e capire cosa lo causa e come si articola. Ad esempio: da dove proviene la dislessia di mio figlio?
Quali sono le cause della sua depressione, ansia e mancanza di motivazione? In quali contesti attiva il suo disturbo dell’attenzione? Non tutti i disturbi cognitivi, sebbene abbiano la stessa etichetta, mostrano le stesse caratteristiche. Ogni persona è unica e irripetibile ed esprime il disturbo di cui soffre in modi differenti da altri che pure hanno lo stesso disturbo.
Meglio capire cosa funziona su una specifica persona per contrastare un determinato disturbo, capire come rafforzare i suoi punti deboli, quale allenamento specifico li può gestire e farli superare. L’etichetta eventualmente ottenuta è solo l’inizio di un percorso, il come agire su quell’etichetta che ha una data persona è la strada su cui dirigerci.
Non esistono interventi universalmente validi per tutti, personalizzare un allenamento per generare modificabilità cognitiva è rispondere adeguatamente al disturbo. I genitori devono quindi cercare la via giusta per allenare le abilità cognitive con il training giusto.
Il Centro Sviluppo Cognitivo cuce su misura, personalizzandolo in tutti i dettagli, l’abito di rafforzamento cognitivo per vostro figlio, individuando il percorso idoneo per ciascuno, a partire dalla valutazione delle abilità cognitive: dinamica, sicura e certificata.
L’intervento che si progetta successivamente attinge quindi ai punti deboli dalla valutazione. E’ forgiato su attività one-to-one che coinvolgono le specifiche aree deboli da rafforzare, a beneficio di tutto lo sviluppo cognitivo della persona. Tutti si allenano nel modo più appropriato, tenendo conto di tutte le variabili messe in luce dalla valutazione.
La personalizzazione dell’intervento di potenziamento cognitivo fornisce garanzia di buona salute delle abilità cerebrali e facilità il recupero della persona agendo sul sostegno dei punti di fragilità originati dal disturbo cognitivo.
Per maggiori informazioni: www.sviluppocognitivo.it
Foto per gentile concessione dell’autrice