Prosegue la nostra rubrica i giovani del mondo. Qui ci occuperemo dei giovani svedesi e non solo.
I giovani svedesi oggi godono di un alto tenore di vita, di un diffuso benessere e di un welfare state tra i migliori al mondo e a prima vista si trovano nel paese perfetto in cui vivere. Ma tra violenza criminale, droga e depressione la loro vita potrebbe non essere così facile come appare.
Svezia
Il paese perfetto in cui nascere?
Il Regno di Svezia oggi sembra uno dei paesi migliori in cui vivere con un’economia florida e una popolazione che gode di piene libertà civili e politiche (Freedom House gli assegna un punteggio di 99 su 100) oltre che di ottimi servizi statali.
Accoglienza svedese
Inoltre a partire dagli anni 70, guidati dai governi socialdemocratici, gli svedesi hanno dato vita a uno dei più riusciti esempi d’accoglienza cosa che ha reso il paese una delle mete finali più gettonate dei flussi migratori. Sembrerebbe quindi che i giovani svedesi abbiano pochissimo di cui lamentarsi e forse è così, ma andiamo con ordine.
La leggenda svedese
Le origini dello stato svedese e del suo popolo si perdono nella leggenda ma furono uno di quei popoli norreni, conosciuti anche come vichinghi, che tra il IX e XI secolo razziarono e terrorizzarono l’intera Europa.
Ma l’avvento del cristianesimo tra XI e il XII secolo pose fine alle grandi scorrerie vichinghe e la Svezia rimase più o meno ai margini della Storia fino al 1397 quando la regina Margherita I di Danimarca riunì i troni di Danimarca, Norvegia e Svezia nell’Unione di Kalmar durata fino al 1523 anno in cui la Svezia riacquisì la propria indipendenza dando inizio a un periodo di espansione che culminerà nel 1611 con la creazione di un vero e proprio Impero svedese nel Baltico, perso poi tra sette e ottocento.
Da allora la Svezia ha avuto un ruolo da comprimario nei grandi avvenimenti della storia europea mantenendo una stretta neutralità nel corso delle due guerre mondiali e della Guerra Fredda e concentrandosi più che altro sul proprio sviluppo interno. Questo diede vita, a partire dagl’anni 30, al Modello svedese un welfare state tra i più avanzati al mondo.
Giovani svedesi
Oggi, in effetti, un giovane svedese ha molte più possibilità e agevolazioni rispetto a molti dei suoi coetanei più a sud. La Svezia attualmente occupa la settima posizione [1] nell’Indice di Sviluppo Umano una posizione ottenuta grazie al suo sistema di welfare per cui spende circa il 26% del PIL [2] di cui il 12.1% [3] viene impiegato nel il sistema scolastico, indicativo è il fatto che gli studenti preferiscano il sistema pubblico a quello privato [2].
Istruzione di qualità
Questo permette ai giovani svedesi di accedere a un’istruzione di qualità a prezzi relativamente contenuti. Tutto ciò contribuisce alla creazione di un mercato del lavoro dinamico e altamente competitivo. La crescita economica svedese ha infatti un che di sbalorditivo passando da essere uno dei paesi più poveri d’Europa ad esserne uno dei più ricchi nel giro di appena cent’anni; il suo sistema economico è fortemente orientato verso l’export e vanta marchi conosciuti e diffusi in tutto il mondo: Ikea e Spotify solo per citarne un paio.
Bassa demografia
Tuttavia visto lo scarso peso demografico del paese è necessario mantenere un alto livello di tassazione per sostenere il welfare e questo comporta che lo stato si impegna costantemente nel garantire dei lavori adeguatamente retribuiti e difatti sono presenti un cospicuo numero di organizzazioni che hanno come obbiettivo l’insegnamento dell’imprenditorialità alle fasce più giovani della popolazione. Ciò favorisce anche la creazione di un ambiente innovativo in cui giovani svedesi sono agevolati nella creazione di nuove imprese e prodotti per rispondere alle attuali sfide tecnologiche e ambientali, non a caso la Svezia continua a raggiungere nuovi record per la registrazione di brevetti e L’Ue continua a inserirla tra le prime posizioni in Europa nel ranking dei paesi più innovatori.
I temi socio-ambientali
I giovani svedesi, insieme a buona parte della popolazione, inoltre sono particolarmente sensibili a temi sociali ed ambientali. Greta Thunberg è forse l’esempio più lampante di questa sensibilità quando a soli 16 anni divenne il volto di un movimento studentesco per la lotta al cambiamento climatico che travalicò persino i confini svedesi fino ad assumere una portata mondiale. Questo si riflette anche sulla politica con il monarca Carlo XVI Gustavo e il governo impegnati nel contrasto al cambiamento climatico tanto che il paese si classifica al decimo posto nel ranking del CCPI (Climate Change Performance Index) [4] grazie anche il suo piano di raggiungere un livello di zero emissioni entro il 2045.
Sesto posto fra i paesi più felici al mondo
Ma sebbene la Svezia si sia posizionata al sesto posto nella classifica dei paesi più felici al mondo [5] il paese presenta alcune problematiche che potrebbero compromettere, in futuro, la tenuta del Modello svedese.
La più evidente è l’aumento vertiginoso della violenza delle gang criminali, molte delle quali composte da giovani e giovanissimi. Secondo l’Economist un maschio svedese tra i 15 e i 29 anni ha una possibilità dieci volte più alta di essere colpito in uno scontro a fuoco rispetto a un suo coetaneo tedesco [6].
Tuttavia non deve far pensare che la violenza sta dilagando tra i giovani svedesi; anzi questo è sintomo di un altro problema ovvero quello dell’ingolfamento della macchina d’accoglienza del paese scandinavo.
Pur con un 15% [2] della popolazione nata al difuori del paese la Svezia non è stata in grado di integrare efficacemente una parte dei migranti giunti nello stato che invece sono andati a popolare alcune periferie delle grandi citta svedesi che di fatto sfuggono al controllo della polizia e dove è la criminalità organizzata a gestire effettivamente il quartiere.
La violenza ignorata dalla politica
La violenza tuttavia è stata a lungo ignorata dalla classe politica che preferì minimizzare se non addirittura ignorare i sempre più numerosi segnali della crescita della violenza. Solo di recente grazie soprattutto alle pressanti richieste dei giovani in Svezia si è iniziato a parlare di questo fenomeno definito dall’attuale primo ministro Kristersson come “una seconda pandemia”.
I suicidi e il consumo di droghe
Un’altra problematica piuttosto preoccupante è l’elevato tasso di suicidi, al di sopra della media europea, alimentato da una depressione in aumento specialmente tra i più giovani, secondo il report In the Shadow of Happiness condotto tra il 2012 e il 2016 il 19,5% [7] delle ragazze e il 13,8% [7] dei ragazzi è affetto da sofferenza psicologica. A questo si aggiunge un alto consumo tra i giovani di droghe sintetiche che contribuisce ad arricchire le organizzazioni criminali e che quindi aumenta la violenza degli scontri tra bande per il controllo del territorio e del traffico di droga e armi.
La leva obbligatoria per maschi e femmine
Inoltre la crescente insicurezza sulla scena mondale, in primis lo scoppio della guerra in Ucraina, ha spinto la Svezia a reintrodurre la leva obbligatoria per maschi e femmine a partire dai 18 anni e a riconsiderare la sua posizione sullo scacchiere internazionale entrando a far parte della NATO questo 7 marzo rinunciando a oltre 200 anni di neutralità. Tutto ciò aumenta l’insicurezza percepita dagli svedesi e favorisce l’emergere di partiti politici di estrema destra come il partito dei Democratici Svedesi che alle ultime elezioni legislative ha ottenuto il miglior risultato di sempre e che con i suoi 72 seggi oggi rappresenta la seconda forza politica all’interno del parlamento svedese.
Svezia, paese per giovani
Per ora la Svezia rimane ancora un ottimo paese dove un giovane può avere l’opportunità di realizzare i suoi progetti e di garantirsi quella stabilità necessaria per potersi costruire un futuro grazie al welfare svedese che garantisce pubblicamente tutti i servizi necessari ad avere delle condizioni di vita ottimali. Ma l’insicurezza sul piano internazionale, la violenza criminale crescente, l’aumento del consumo di droga e dei casi di depressione e suicidio fanno intravedere delle crepe nel Modello svedese su cui i giovani contano per il loro futuro.
Bibliografia e sitografia
- [1] hdr.undp.org
- [2] Atlante Geopolitico Treccani edizione 2020
- [3] www.oecd-ilibrary.org
- [4] www.ccpi.org
- [5] www.weforum.org
- [6] www.economist.com (Sweden is being shot up)
- [7] www.ilsole24ore.com (Perché nei paesi ricchi e felici ci si suicida di più che in Italia e in Grecia?)