Il 19 agosto 1964, il mondo assistette a un evento che rivoluzionerà per sempre il modo di comunicare: il lancio del satellite Syncom III.
Cosa era il Syncom III?
Il Syncom III non era un semplice oggetto spaziale. Era un pioniere, il primo satellite in orbita geostazionaria. Questa particolare orbita, a circa 36.000 chilometri dalla Terra, permette a un satellite di mantenere sempre la stessa posizione rispetto al nostro pianeta. In pratica, il Syncom III “galleggiava” sopra un punto fisso della Terra, come un’isola celeste.
Perché era così importante?
L’importanza del Syncom III risiedeva nella sua capacità di trasmettere segnali radio e televisivi su lunghe distanze. Prima del Syncom III, le comunicazioni satellitari erano limitate da satelliti in orbita bassa, che si muovevano rapidamente rispetto alla Terra, rendendo le trasmissioni instabili e di breve durata.
Con il Syncom III, tutto cambiò. Le trasmissioni divennero stabili e continuative, aprendo le porte a una nuova era delle comunicazioni globali.
Un’impresa che ha fatto la storia
Il lancio del Syncom III fu un’impresa ingegneristica senza precedenti. Il razzo vettore Delta D, che portò in orbita il satellite, era all’avanguardia per l’epoca. L’operazione fu seguita con trepidazione da tutto il mondo, e il successo del lancio fu accolto con entusiasmo dalla comunità scientifica e dall’opinione pubblica.
L’impatto sulla nostra vita
Il Syncom III gettò le basi per la moderna rete satellitare, che oggi utilizziamo quotidianamente per la televisione, le telefonate internazionali e Internet. Grazie a questo satellite e ai suoi successori, possiamo comunicare istantaneamente con persone dall’altra parte del mondo, guardare eventi in diretta da qualsiasi angolo del pianeta e accedere a un’enorme quantità di informazioni.
Il Syncom III è stato un passo fondamentale verso un mondo sempre più connesso e interdipendente.
I satelliti oggi
Ad oggi molti passi in avanti sono stati fatti, basti pensare che SpaceX (l’azienda spaziale di Elon Musk) prevede di lanciare nei prossimi anni almeno 12.000 nuovi satelliti per la sua costellazione Starlink.
Il servizio Starlink offre internet satellitare ed è già disponibile in buona parte del globo, che tu sia nel deserto del Sahara o sulla punta dell’Everest, ti basterà puntare la tua parabola verso lo spazio e sarai connesso al resto del mondo.
Sessant’anni fa con il lancio in orbita del Syncom III, iniziava il percorso straordinario che avrebbe portato all’odierna rivoluzione nell’ambito delle Telecomunicazioni e di Internet.
Ma se da un lato la rivoluzione tecnologica ci ha portato ad essere tutti connessi e ad avere infinte comodità, rimane il nodo dell’inquinamento spaziale, causato dall’eccessiva quantità di detriti e di vecchi satelliti che orbitano intorno alla Terra.