“Ecco che cosa fa la Pasqua del Signore: ci spinge ad andare avanti, a uscire dal senso di sconfitta, a rotolare via la pietra dei sepolcri in cui spesso confiniamo la speranza, a guardare con fiducia al futuro, perché Cristo è risorto e ha cambiato la direzione della storia”.
C’è l’essenza stessa della Santa Pasqua nelle parole di Papa Francesco, le cui riflessioni sempre attuali ci invitano a considerare questa giornata come un simbolo di rinascita e di speranza che trova risonanza nei cuori e nelle menti di tutto il mondo. La Santa Pasqua è un momento sacro, un’opportunità per “rotolare via la pietra” delle nostre difficoltà e guardare con rinnovata fiducia verso il futuro. E in un mondo segnato da conflitti, queste parole assumono un significato ancor più pregnante, spronando tutti a cercare vie di pace e di riconciliazione.
L’orrore della guerra e la speranza di pace
La carneficina che prosegue ormai da più di due anni con il conflitto russo-ucraino e il fronte di guerra sulla striscia di Gaza, infatti, stanno mettendo a dura prova gli equilibri internazionali, generando turbamento e paura mentre tante, troppe vite, vengono spazzate via in un assurdo vortice di violenza e sangue. La guerra, con il suo carico di sofferenze e divisioni, somiglia ad un sepolcro in cui la speranza dell’umanità viene confinata. Le immagini che giungono dai luoghi del conflitto, le storie di famiglie divise e di vite spezzate ci ricordano la fragilità della nostra esistenza e della co-esistenza. Eppure, proprio in questo buio, l’essenza della Santa Pasqua ci esorta a non perdere la fede nella possibilità di un rinnovamento, nella capacità dell’uomo di superare l’odio con l’amore, il conflitto con il dialogo.
In questo contesto, il messaggio di pace della Pasqua è un potente richiamo alla comunità internazionale e ai leader mondiali: è imperativo “uscire dal senso di sconfitta” che la guerra impone, per “guardare con fiducia al futuro”. Ciò implica riconoscere l’umanità comune che ci unisce, superando le barriere ideologiche, etniche e religiose che troppo spesso ci dividono.
Costruire la pace traendo ispirazione dalla storia
Nella sua celebrazione della speranza, la Pasqua ci invita a riflettere sul nostro ruolo nella costruzione di un mondo più giusto e pacifico. Non si tratta solo di un imperativo morale, ma di una necessità geopolitica urgente. La storia ci insegna che la pace non è semplicemente l’assenza di guerra, ma una costruzione attiva che richiede impegno, comprensione e, soprattutto, coraggio: il coraggio di dialogare con l’altro e di credere, contro ogni evidenza, nella capacità dell’umanità di riscattarsi. In questo momento critico, mentre il mondo osserva con apprensione gli sviluppi in Ucraina e a Gaza, la pace può diventare una bussola per orientare le azioni dei leader mondiali e di ciascuno di noi. “Cristo è risorto e ha cambiato la direzione della storia”, ci ricorda Papa Francesco. È necessario permettere a questa speranza di ispirare i nostri passi, spingendoci a lavorare insieme per una pace duratura che possa cambiare la direzione della nostra storia. Per un’autentica rinascita dell’umanità, unita per far rotolare via le pietre dei conflitti che oscurano la nostra luce.