Così come in ogni ambito della vita quotidiana, anche nel gioco del rugby, per valutare quello che meno conosciamo è necessario rivolgersi a chi ne capisce di più.
Qualcosa di tecnico
Serve acquisire “qualcosa di tecnico”, teorico o pratico in questo momento non è rilevante. Qui serve sapere che, per ottenere risultati, essere soddisfatti di se stessi e motivarsi per nuove sfide, dobbiamo sapere, conoscere e qualificarci al meglio come “professionisti“.
Questo significa non essere pigri ma essere curiosi e continuare ad esserlo, rimanere in allenamento e cercare nuove soluzioni.
“Non perdo mai, o vinco o imparo”
“Non perdo mai, o vinco o imparo” una delle frasi simbolo di questo approccio è attribuita a Nelson Mandela, indimenticabile presidente del Sudafrica.
Nato nel 1918 e deceduto nel 2013 all’età di 95 anni. Avvocato, rivoluzionario prima e uomo di riconciliazione poi, capace di scontare 27 anni di carcere, sposarsi tre volte e e ispirare un epico film autobiografico: “Lungo cammino verso la libertà” interpretato da Idris Elba e un indimenticabile, soprattutto per i rugbisti “Invictus” diretto da Clint Eastwood.
Il bicchiere
Nella vita ci sono ostacoli, errori e fallimenti, ma cosa potrebbe accadere se potessimo vedere il bicchiere mezzo pieno?
Mandela ci insegna a trovare sempre il lato positivo, infatti, anche una cattiva decisione può portare a vedere la luce in fondo al tunnel. E’ su quella che serve concentrarsi.
Ed è questo, transitando dal premio Nobel per la pace del 1933 di Mandela e dalla finale vinta dal Springbok nel 1995 a Johannesburg davanti a oltre 60.000 spettatori , che arriviamo al rugby.
Cosa serve imparare prima di giocare con l’Ovale
Anche nel rugby “serve imparare alcune cose” prima di iniziare a giocare, gustare ed apprezzare questo sport.
A chi rivolgersi allora? Nel rugby occorre studiare bene chi guarda le partite “da rugbista spettatore” (chi gioca e chi ha giocato, conosce perfettamente il significato); chiedere a chi gioca, ha giocato e ha stra-giocato.
Oppure, buona soluzione, serve domandare a chi va in campo adesso e padroneggia anche solo una parte del complesso panorama del mondo delle regole, di approcci all’ovale e di tutte le altre visioni d’insieme dell’Uovovale.
Altre volte invece serve ascoltare il Signor Tecnico, oppure il Signor Allenatore (tanto per non dire poi che non lo sapevi…), perché quando le squadre giocano in un certo modo, gli allenatori non sono secondari, lasciano la loro impronta e si vede il loro lavoro.