Perché è storica:
Palazzo Arconati è molto antico. Il primo nucleo della villa nacque nel 1588, su commissione di Guido Cusani, facoltoso banchiere ed esattore delle imposte nel Ducato di Milano sotto dominazione spagnola. Nel 1610 fu acquistata da Galeazzo Arconati, cugino del cardinale Federico Borromeo e assiduo frequentatore della corte papale. Fu proprio Galeazzo Arconati ad edificare la villa, tra il 1619 e il 1627, a partire dall’edificio originario. Il palazzo fu ristrutturato e ampliato più volte, fino ad assumere l’aspetto che ha oggi grazie ai lavori commissionati nel 1742 dal conte Giuseppe Antonio Arconati. La famiglia Arconati era una delle più antiche ed importanti famiglie della nobiltà milanese, con radici lontane nel tempo che affondano nel XI secolo.
Nel 1772 il palazzo fu ereditato dai Busca, imparentati con gli Arconati. Beatrice Crivelli, discendente dei Busca, fu l’ultima proprietaria della villa e la mantenne fino ai primi anni Novanta, quando fu venduta ad una società immobiliare.
A quali funzioni è adibita oggi:
Oggi Villa Arconati è sede della Fondazione Augusto Rancilio, che si occupa della conservazione della villa e del suo giardino. La fondazione vende biglietti per visitare il palazzo, organizza eventi culturali, formativi e teatrali, mostre e visite guidate e mette a disposizione la propria sede come location per eventi di privati e aziende. Inoltre il suo centro studi porta avanti attività di ricerca, anche in collaborazione con la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.
contatti:
Tel.: +39 023502217
Cell.: +39 393 8680934
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Sito internet: https://www.villaarconati-far.it/ita/info-utili/contatti.aspx