Il Vinitaly di Verona si conferma anche quest’anno la più grande vetrina internazionale del vino italiano, un crocevia di incontri, degustazioni e strategie per il futuro del settore. Tra gli stand affollati e le etichette d’eccellenza, la Campania porta la sua storia, i suoi territori e un patrimonio vitivinicolo sempre più apprezzato nel mondo. Ma al Vinitaly si parla anche di politica internazionale e dei suoi effetti sull’economia agricola italiana. In particolare, la decisione annunciata dal presidente statunitense Donald Trump di imporre nuovi dazi sui prodotti agroalimentari europei, tra cui i vini, sta destando forte preoccupazione tra le aziende campane presenti alla fiera di Verona.
A sottolinearlo è il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, presente oggi al salone internazionale del vino: «Siamo al Vinitaly per sostenere il comparto vitivinicolo della Campania, un settore cresciuto molto negli ultimi decenni, che esprime, soprattutto dal punto di vista qualitativo, tante eccellenze».
Un comparto in crescita, ma che oggi si trova a fronteggiare nuove sfide, legate al commercio internazionale e alla competitività globale. «Quest’anno, – spiega il presidente De Luca – la nostra presenza a Verona assume un significato ancora più importante: la decisione di Trump di imporre dazi sulle nostre esportazioni mette in difficoltà le nostre produzioni agricole, in particolare quelle legate alla produzione dei vini della Campania, che proprio verso gli Stati Uniti hanno conquistato importanti spazi di mercato».
Il governatore ha annunciato l’intenzione di confrontarsi direttamente con i produttori, presenti numerosi nei padiglioni della Campania, per trovare insieme soluzioni concrete: «Nei prossimi giorni incontreremo i nostri produttori e insieme vogliamo mettere a punto misure e proposte per ridurre i rischi a seguito della decisione della Casa Bianca».
I vini campani, sempre più apprezzati all’estero per la qualità e la varietà, trovano proprio negli Stati Uniti uno dei mercati di riferimento. Ma le nuove politiche protezionistiche minacciano l’equilibrio costruito negli ultimi anni.
La Campania si presenta a Verona con una folta rappresentanza di aziende, consorzi e istituzioni, determinata a difendere il valore delle proprie eccellenze e a garantire continuità e competitività all’intero comparto vitivinicolo.